venerdì 6 giugno 2008

aumenti degli alimentari

I costi degli aumenti.
La dieta mediterranea: così tramonta il mito italiano

da un articola di "repubblica" del 4 giugno, si evince che:

il 60% delle famiglie ha modificato le abitudini alimentari, il consumo di pasta è diminuito del 2,5%.
Il prezzo della pasta è aumentato del 20,4%, il prezzo al supermercato è di 1,18 euro, la pasta di marca costa 1,66 euro, 28 kg è il consumo pro capite annuo degli italiani.
nel 1975 la spesa alimenta era il 35% degli introiti familiari, oggi il 14%.

qualche calcolo: se la pasta è aumentata del 20%, si può presupporre che per una pasta di marca sia aumentata di circa 0,33 euro al chilo.
Se consumo 28 kg di pasta l'anno, significa che all'anno spendo 9,30 euro circa in più.


Per risparmiarli, invece di cambiare qualità degli acquisti alimentari e comprare pasta schifezza, non sarebbe meglio, oltre che mangiare meno, lasciare a a casa l'auto una giornata l'anno??? Visto che la spesa alimentare è una parte minima delle spese, perchè non risparmiare sul resto, e non sulla salute e la qualità?
Ovviamente, questo ragionamento non vale per i paesi dove la fame è il vero problema. Ma questa è un'altra storia....