mercoledì 29 dicembre 2010

martedì 28 dicembre 2010

Un simpatico gioco proposto dal sole 24 ore

Cari lettori, anche se non siete dei matematici, come il nostro Marco Buratti, che in ultima pagina compone il suo palindomo settimanale (ed è autore per Liberilibri di "E poi Martina lavava l'anitra miope"), ciò non vi impedisce di giocare con le parole. Basta intedersi sulle regole.

«Quando un topo appare sazio / noi diciamo che è un topazio. / Quando un bue porta il fardello / noi diciamo che è un budello / Quando un cane fa il maldestro / noi diciamo che è un canestro». Così su «Topolino», il 25 agosto 1955, si giocava con le «parole-valigia», dette anche portemanteau word in onore di Lewis Carroll che in Attraverso lo specchio (1871) chiamò così un baule in due parti staccate, una delle quali entrava nell'altra come una scatola entra in un coperchio che la racchiuda completamente.

Giulio Giorello: La ragionevolezza dell'ateo

Ragionare fuori dall'ipotesi di Dio è una saggia norma metodologica. Che permette anche di apprezzare ciò che di buono c'è nella religione

Diagora di Melo, filosofo della seconda metà del V secolo, recatosi in un tempio di Samotracia, stava osservando gli ex voto che i marinai vi avevano depositato quando un amico gli chiese: «Tu, che pensi che gli dei non si occupino degli affari umani, non vedi da questi dipinti quanti sono numerosi coloro che sono sfuggiti al furore della tempesta e sono giunti in porto sani e salvi?». La replica fu: «Da nessuna parte sono dipinti tutti quelli che hanno fatto naufragio e sono morti in mare».

domenica 26 dicembre 2010

piccioni e respingitori metallici

Il Manu è un Movimento  nato in seguito agli studi della Dott.ssa Fosca De Vita, Biologa che da un decennio studia i colombi di città e che ha dimostrato la mortalità dei Respingitori ad aghi metallici, quegli spuntoni di acciaio comunemente usati per impedire la posa dei piccioni.
E'costituito da  persone che non necessariamente amano i piccioni, ma che ritengono sia una inutile crudeltà ferirli e ucciderli per non farli posare sui propri  tetti, balconi e così via.
Considerato poi che ferire o uccidere animali senza necessità , costituisce reato per la legge italiana,gli aderenti al Manu si propongono di far togliere dal commercio i Respingitori ad aghi metallici, promuovendo l'uso dei Dissuasori sintetici, efficaci nell'impedire la posa, ma sicuramente innocui.

In collaborazione con Agire Ora network per gli animali, hanno pertanto promosso una campagna di sensibilizzazione e una raccolta di firme per vietare i Respingitori metallici .
 
Conosci un Sindaco? Digli di visitare il sito 
dove può anche scaricare un interessante dossier.

sabato 25 dicembre 2010

ducumentari

Se ti piacciono i documentari, o vuoi scoprirne di nuovi, ecco un sito a mio parere molto interessante:
http://www.mymovies.it/film/documentari/

venerdì 24 dicembre 2010

non rimandare a domani

Durante l'anno passato c'è sempre stata quella volta che ci si è detti: "le/gli telefono domani", "domani le/gli scrivo".... e poi magari queste cose sono state fatte  molto meno spesso di quanto si volesse, o forse mai.
Tra  buoni propositi per l'anno prossimo  quello più utile potrebbe essere questo: "non rimandare a domani quella telefonata o quella lettera che potresti fare oggi".

Buone feste!


mercoledì 22 dicembre 2010

solidarietà con gli studenti

Oggi ancora una volta gli studenti sono in piazza contro la riforma dell'università.
La mia solidarietà con loro si accompagna al fatto che sono passati ben 40 anni da questa foto (pubblicata su "il giorno".  Il vostro blogger è il primo da sinistra, sostiene in alto una cassetta della frutta, con una borsa a tracolla e tanti capelli.

lunedì 20 dicembre 2010

CRISI: C’E’ BISOGNO DI AIUTO



A Natale le nostre cassette della posta si riempiono di lettere con richieste di offerte. C’è di tutto: associazioni che curano bambini ciechi, denutriti, con la malaria, con la lebbra, per la prevenzione di vari tipi di tumori, missionari in vari Paesi, amici degli animali, orfani, tutelatori dell’ambiente, del paesaggio, croci bianche, rosse, verdi o di vari altri colori, ecc.
Talvolta, per farci sentire un po’ in colpa e invogliare alla donazione , nella busta ci sono cartoline strappalacrime, portachiavi, etichette o nastrini.
Nella maggior parte dei casi, queste buste, dopo una rapida occhiata, prendono la via del cestino della carta da riciclare, pensando: “mica si può sostenere tutti… e poi ci sarà pure un finanziamento statale o regionale, c’è anche il 5 per mille….”.
Quest’anno sarà invece il caso di fare uno sforzo, e sostenere chi ne ha bisogno.
Purtroppo, nei periodi di crisi chi ha pochi soldi cerca di tagliare le spese che considera superflue. Il problema è che in periodo di crisi le Associazioni ed Enti caritevoli rischiano di dover affrontare un maggior numero di problemi…con meno mezzi a disposizione! A questo si aggiunga il fatto che lo Stato e gli Enti Locali stanno tagliando tutto il possibile, e quindi anche da quel lato le speranze sono scarse. Si aggiunga inoltre che anche sul tema del 5 per mille negli ultimi giorni c’è stato molto dibattito, visto che sembra i fondi non arrivino a destinazione. Non ultimo un problema sconosciuto ai più: lo Stato ha abolito o ridotto le agevolazioni postali per la stampa. E quindi anche spedire lettere o bollettini incide molto di più sul bilancio delle Associazioni.
Nel giorno che stiamo scrivendo il paesaggio della Lombardia è bianco di ghiaccio. E c’è gente che ha dormito in strada, dentro un cartone e una coperta, perché, come affermava una volontaria il 15 dicembre scorso su “La Repubblica Milano” “..la strada è una malattia cronica. Più a lungo sono rimasti in quella situazione, più difficile sarà portarli via. Non hanno più fiducia in se stessi, non hanno più capacità di rimettersi in gioco…”.
C’è gente che rifiuta di entrare in un dormitorio per non abbandonare il proprio cane. Altri per non lasciare quel portico così faticosamente conquistato, magari un posto libero da chi non ce l’ha più fatta.

Quest’anno, più di altre volte, è opportuno che chi ha la fortuna di avere un lavoro, un reddito certo, sostenga qualcuna delle associazioni il cui appello avrebbe magari in altri tempi cestinato. Molti, lontani e vicini, ne hanno veramente bisogno.

santa lucia

Su carasantalucia.it qualche lettera arriva, ma robetta.
Dopo settimane di ininterrotte rivelazioni, il duecentocinquantunmiladuecentottanteseiesimo cable di Wikileaks cadde nel vuoto. Era il penultimo, ma eravamo tutti troppo stanchi per prestare attenzione. Sosteneva che nel novembre 2008 il pontefice e le più alte gerarchie vaticane avevano progettato una violenta offensiva mediatica contro il Natale. Mrs Olimpia O'Doll, l'addetta all'ambasciata Usa presso la Santa. Sede, riferiva: «Fonti interne vaticane rivelano che ogni mattina, al risveglio il Santo Padre si mette a urlare paonazzo: «È uno scandallo! La sacra festa difiene celeprazione di uno sfrenato relatifismo e dell'orda del consumo! Pisogna punire qvel vecchio cialtrone infingardo... Pabbo Natale...». Il legato vaticano in Norvegia ritiene pro-
babile che il più famoso cittadino di Dr0bak verrà presto scomunicato per blasfemia. Cordiali saluti, O.O'Doll». Sfiancati dalla messe di rivelazioni (e distratti dai regali ancora da fare), i mezzi di informazione ignorarono in massa la notizia. In Italia ne parlò soltanto una piccola radio privata della Val Trompia, innescando una catena di eventi che avrebbe cambiato per sempre il corso della storia e di cui presto tutti pagheremo le conseguenze.

la felicità pubblica

«L'uomo comprende di essere tale solo quando
è in movimento, e da questo scopre il piacere, puro,
dello stare insieme. La felicità pubblica.
Il resto è un colpevole silenzio e un inquieta sensazione
di noia. Quello che Lei non ha visto non era follia,
ma per l'appunto felicità. Felicità collettiva.
Ieri per la prima volta è tornata»
Dalla lettera indirizzata al presidente del consiglio Silvio Berlusconi da Elisa Albanesi,
studentessa dell'assemblea di Lettere occupata. Questo testo è stato letto
nel programma La7 Exit durante le manifestazioni studentesche di fine novembre.

domenica 19 dicembre 2010

BILL VIOLA C' è Caravaggio dietro quei video la pittura si mette in movimento

NAPOLI Bastano sei video per fare una grande mostra di pittura. Specialmente se l' artista si chiama Bill Viola (nato a New York nel 1951) e la cornice è il Museo di Capodimonte di Napoli che custodisce grandi capolavori dell' arte, tra cui la celebre Flagellazione di Caravaggio. In occasione delle manifestazioni per il IV centenario della morte di Michelangelo Merisi, l' artista americano è stato invitato ad un confronto tra la sua opera e l' iconografia del grande artista lombardo. Bill Viola si fa portatore del tempo che muove le figuree fa irruzione nello spazio della pittura animandolo con il linguaggio attivo del video. Spazio e tempo trovano un intreccio che potenzia la scena pittorica di Caravaggio, evidenziando attraverso un teatro di ombre e luci, un eterno conflitto, il turbamento dei personaggi ed una violenta spiritualità che buca anche la carne, le espressioni e la postura dei corpi. I sei video in mostra, Observance, The Quintet of the Astonished, Transfiguration, Union, The Raft e Three Women, sono tutti ispirati alla storia dell' arte, ad evidenziare la poetica dell' artista americano che vuole nobilitare il mezzo e portare la sua opera nell' alveo della pittura e della sua tradizione. Observance (2002, durata 10,15 minuti) riprende l' iconografia dei quattro apostoli di Dürer: sedici figure di diverse età sfilano davatntia qualcosa che non vediamo con intense espressioni di dolore. Qui la sofferenza trova il suo giusto movimento, scuote la fissità spaziale della pittura ed arriva ad articolarsi in una polifonica iconografia in cui il dolore detta tutte le sue dissonanze. Fino a creare una sorta di visione stereofonica della sofferenza umana che passa attraverso il corpo dell' intera umanità. Anche The Quintet of the Astonished (2000, 15.20 minuti) si ispira alla grande pittura del passato ed in particolare a Hieronymus Bosch che con la sua opera ci ha consegnato l' illustrazione presurreale della meraviglia e del terrore. Attraverso il video Viola riesce a coniugare i due temi fino all' esclamazionee fissarne così ogni esito possibile. Ancora una volta l' artista americano produce un' opera di rianimazione della pittura del grande artista tedesco, sottraendola alla sua grandiosa identità di natura morta, fissata cioè definitivamente nello spazio, e spostandola in un ambito di trasfigurazione cinetica, portata oltre ogni semplice apparizione verso le morbide sequenze del sogno. D' altronde è sempre il tempo a dominare la scena, tanto che in Transfiguration (2007, 7.00 minuti)e Three Women (2008, 9.06 minuti ), Bill Viola si cimenta con due sue possibili articolazioni: velocità e lentezza. Nel primo video c' è una precisa scelta di colore: bianco e nero, un sottotono cromatico che rende indeterminata la visione della figura protagonista. Questa emerge infine dall' oscurità di grafite attraversando una soglia d' acqua per affermare che il tempo non finisce mai di finire. Al contrario Three women è l' esaltazione del colore, il premio cromatico destinato dall' artista alle tre figure femminili. E' evidente che qui si voglia sottrarre il video da ogni schiavitù puramente documentale per nobilitarne l' uso, rendendolo capace di illustrare i grandi temi della vita e della morte, della felicità e della precarietà, del dolore e della commozione. Bill Viola, con l' ausilio dei muovi mezzi cerca di andare oltre l' affermazione di Leonardo da Vinci della "pittura come cosa mentale", il fermo-immagine puro e semplice. Egli vuole commuovere lo spettatore, letteralmente muoverlo nella mente e nel corpo e sospingerlo fisicamente in un movimento d' incontro con l' immagine. Ma l' opera che maggiormente si misura con l' iconografia caravaggesca è The Raft (2004, 10.33 minuti): la ripresa ben calibrata di una performance collettiva, un gruppo di 19 uomini e donne colpito da un forte getto d' acqua che si aggrappano tra loro. Un' azione - al ralenti - altamente drammatica che evidenzia il corpo come materia dolente e nello stesso tempo resistente, il conflitto per la sopravvivenza e un' indispensabile pietas solidale di fronte alle calamità della natura o al sopruso sociale. "L' arte di Caravaggio, così come la sua vita turbolenta, fu pervasa da un' energia frenetica e inappagabile, che sembrava emergere dalle profondità della terra. La sua più grande conquista può essere in ultimo la sua miracolosa unione di colore e carne. Caravaggio anelava all' incarnazione", afferma Bill Viola. In fondo i due artisti, seppur a distanza di 4 secoli e in diversa maniera per tecnica ed esiti formali, anelano entrambi ad incarnare ognuno per sé lo zeitgeist della propria epoca, spirituale quella di Caravaggio e tecnologica quella di Bill Viola. Entrambi vogliono letteralmente dar corpo allo Spazioe al Tempo, per affermare la condizione dell' uomo in perenne conflitto con la propria natura e comunque anelante ad una pacificazione che soltanto le forme dell' arte riescono a conquistare. Movimento della memoria a futura memoria. - ACHILLE BONITO OLIVA
Repubblica — 18 dicembre 2010   pagina 52   sezione: CULTURA 

sabato 18 dicembre 2010

venerdì 17 dicembre 2010

investimenti produttivi

Si dice - si dice - che per convertirsi nella notte giravano cifre intorno ai 500.000 euro, in varie forme. E che ci sarebbero già una ventina di deputati "delusi" pronti a convertirsi.
Facciamo due conti: 500.000 x 20 = 10 milioni. Che cosa sono 10 milioni di fronte alla possibilità di poter continuare a legiferare nell'interesse dei cittadini? Un investimento.  Poi bastano le leggine, per farli rientrare abbondantemente a casa....
Chissà perchè mi è venuto ora tra le manii un articolo di Repubblica del 19 agosto 2010, quando erano quasi tutti in ferie......

"Il colosso editoriale di Segrate - di cui il premier Berlusconi è "mero proprietario" e la figlia Marina è
presidente - doveva al Fisco la bellezza di 400 miliardi di vecchie lire, per una
controversia iniziata nel '91. Grazie al decreto numero 40, approvato dal governo il 25
marzo 2010 e convertito in legge il 22 maggio 2010, potrà chiudere la maxi-vertenza pagando un
mini-tributo: non i 350 milioni di euro previsti (tra mancati versamenti d'imposta, sanzioni
e interessi) ma solo 8,6."

Che ovviamente non ha nessuna relazione con quanto sopra e quanto sotto.


Hayao Mijazaki - il castello nel cielo

Una segnalazione per chi volesse, in un colpo solo, fare regali di Natale, conoscere la cultura giapponese e vedere un bel film.
In questi giorni, presso i Padri Saveriani, via Piamarta 9 a Brescia, alle pendici del castello, si svolge l'annuale mostra annuale, quest'anno dedicata al Giappone, con varie iniziative vedi su http://www.saverianibrescia.com/csam.php?centro_missionario=notizie&notizia=giappone_la_ricerca_dellarmonia&id_n=175

Tra le altre, segnalo la proiezione del bellissimo film di animazione di Hayao Mijazaki  "il castello nel cielo"  alle ore 16.00 di domenica 19 dicembre (ingresso libero). E' ovviamente adatto ai bambini, ma molto bello anche per adulti.

Presso i locali dei Padri Saveriani c'è anche una bella libreria, fornita di volumi che non trovano spazio nelle ormai solite librerie massificate dove trovi solo Vespa Grisham e Follett: qui si va dalla Bibbia all'economia domestica ai CD del manifesto.
Una buona occasione per fare eventuali regali di Natale!
Attenzione: per andare ai Saveriani la cosa migliore è ...fare una passeggiata di 5 minuti dal centro fino a Santa Giulia, è vicinissimo al Museo.
Chi invece volesse proprio arrivare in auto, sappia che deve obbligatoriamente seguire il percorso in allegato, pena beccarsi una multa per transito in zona vietata!

giovedì 16 dicembre 2010

gli ecomusei

Gli ecomusei mi piacciono molto. Il primo che abbiamo visitato è  quello vicino a Mulhouse in Alsazia, con moltissime cicogne sui tetti. Ma in Italia sono moltissimi, sia nelle campagne che nelle città. A Vigevano ce n'è uno in centro, pieno di oggetti consegnati dai cittadini...

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IL POST MUSEO NON SOLO ARTE COSÌ SI RACCONTA UN TERRITORIO

"Tutti sono capaci di fare un museo con le cose belle, è difficile farlo con le cose umili»: Ettore Guatelli, maestro elementare, antropologo senza laurea ma tanta scienza sul campo, ha allestito un museo a Ozzano Taro, comune di Collecchio, provincia di Parma, in cui ha conservato i materiali che aveva raccolto da robivecchi, rottamai e poi in cascine, botteghe artigiane e che ha riordinato, componendo sulle pareti fantastiche volute e giochi grafici. Da quando non c' è più - Ettore Guatelli è morto nel 2000 a ottant' anni - non è lui la guida che spalanca il portone del casolare e accompagna per le scale, fra fiaschi, barattoli e poi lame, martelli, vanghe, zappe e poi giocattoli, scarpe, giacche e pantaloni, e arriva fino a uno studiolo dove in una cassetta aveva sistemato uno schedario dei suoi oggetti. «Il museo con le cose belle è un museo di rappresentanza», diceva, «quello con le cose umili è di documentazione. Ho lottato una vita per non comprare le cose belle, ma qualche volta m' è scappato di trovarne qualcuna: se avessi fatto studi classici mi sarei fatto prendere dal bello». Guatelli non c' è più, ma il Museo Guatelli sì, è uno degli esemplari di quei musei che dal territorio in cui sorgono prendono tantissimo e a quel territorio altrettanto rilasciano. Non sono musei di conservazione, di opere d' arte, di cose belle. Li chiamano musei etnografici, musei diffusi, ecomusei. In Italia ne sono sorti molti, soprattutto negli ultimi anni e tanti se ne vanno formando, prevalentemente nel Centro-Nord. Ma sono una realtà poco nota. Su 4.500 musei presenti in Italia, il Touring Club contava nel 2006 495 musei etnografici e 579 specializzati, cioè dedicati a singoli temi, da un oggetto (i giocattoli, per esempio) a un fenomeno sociale o produttivo (la mezzadria).

L'Italia tra gas russo e nucleare

L'Italia tra gas russo e nucleare
Rischiamo di avere troppa energia
I contraddittori investimenti di Eni e Enel: da un lato rigassificatori e gasdotti, dall'altro le centrali nucleari programmate. Uno dei due contendenti, metano o atomo, potrebbe finire fuori mercato di MAURIZIO RICCI

L'Italia tra gas russo e nucleare Rischiamo di avere troppa energia
ROMA - Gas o nucleare? Le rivelazioni di WikiLeaks sulle inquietudini americane di fronte agli accordi Roma-Mosca per South Stream, il gasdotto che dovrebbe trasportare in Italia il gas russo, hanno rilanciato il dibattito sulle dipendenza energetica del nostro paese dall'estero e sui modi per contenerla. South Stream, si sostiene, è una leva cruciale per allentare, grazie al metano che mette a disposizione, la nostra dipendenza energetica. Se si fanno i conti, però, il risultato è paradossale: nell'ansia di assicurarsi risorse affidabili, l'Italia rischia di nuotare, presto, in un mare di energia superflua. A meno di non compiere, fin d'ora, quando gli investimenti vengono programmati, scelte delicate e difficili.

mercoledì 15 dicembre 2010

buona lombardia

Segnalo il sito della regione lombardia dedicato alle specialità regionali...ricette, passeggiate in bicicletta, e tanto altro!
http://www.buonalombardia.it/

la regione lombardia ha distribuito anche un giornalino "bontà di lombardia" , con ricette e specialità, ma non sono riuscito a trovare la versione web.

lunedì 13 dicembre 2010

Parco Ticino: sfrattato il più grande centro per le cicogne della Lombardia

Ho chiesto ulteriori informazioni al Comune di Zerbolò, aspetto risposta.
g
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L'amministrazione comunale sfratta le cicogne bianche. Con una decisione che non tiene conto degli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni, il comune ha deciso di scrivere la  parola 'fine' al progetto di reintroduzione dello splendido esemplare che si considerava quasi estinto dai cieli della Lombardia. Da oggi quindi le cicogne dovranno cercarsi una nuova casa perchè il Comune ha deciso di costruire una balera dove oggi si trova il centro cicogne.

domenica 12 dicembre 2010

appello kyoto club contro il nucleare

"Invece del nucleare". Appello del Kyoto Club al Governo
Un appello del Kyoto Club rivolto al Governo affinché riveda la scelta di un ritorno al nucleare per il nostro paese, anche alla luce dell’attuale crisi. Si impegni invece nel disegnare un nuovo quadro normativo che sostenga adeguatamente la green economy e le produzioni sostenibili che sono quelle che possono farci meglio competere nel mondo dell’economia globalizzata. Oltre 150 imprenditori, manager e professionisti hanno già firmato l'appello.
Firma anche tu per una strategia alternativa al nucleare!

New Nuclear: why the economics says no! Non è un manifesto ambientalista, ma il titolo dell’ultimo report pubblicato da Citigroup sui rischi connessi alla cosiddetta rinascita nucleare.

report rai3 domenica12 dicembre: il pil

Gentili telespettatori,
Vi comunichiamo che Report andrà in onda domenica 12 dicembre alle 21.30 su RAI TRE.
La puntata si intitola "CONSUMATORI DIFETTOSI" di Michele Buono.

Segue  Sinossi:
Un'automobile che viaggia. A bordo c'è solo il tachimetro che segna la velocità, e basta. Niente spie del carburante, dell'olio, nessun indicatore per segnalare una gomma bucata, un guasto del motore, uno sportello chiuso male.  I passeggeri a bordo sono soddisfatti quando la velocità aumenta ma nessuno saprà mai che il viaggio finirà perché il carburante sarà esaurito o il motore si sarà fuso senza più olio. La nostra società viaggia allo stesso modo. Il Pil, il prodotto  interno lordo, è l'unico indicatore che gli stati utilizzano per la contabilità nazionale. La ricchezza delle nazioni si misura calcolando solo tutte le attività dove c'è scambio di danaro. Tutto il resto non esiste: condivisione di saperi, volontariato, autoproduzione di beni. Se le persone si organizzano e condividono le proprie automobili, coltivano  orti,  fanno il pane a casa, o  utilizzano software liberi per far funzionare i computer che altre persone hanno sviluppato e messo  gratuitamente a disposizione,  il Pil tutto questo e altro ancora non lo vede.  

lunedì 6 dicembre 2010

nucleare: manifesto degli imprenditori

ROMA - Un salasso di risorse che drenerebbe gli investimenti fuori dall'Italia bloccando la ripresa di uno dei pochi settori in crescita: la green economy. E' questa la motivazione del manifesto «Invece del nucleare» con il quale imprenditori e manager chiedono al governo di cambiare rotta rinunciando all'atomo francese per lanciare un modello di crescita verde che in Germania ha già dato 350 mila posti di lavoro diretti e oltre 1 milione nell'indotto. «Lo scenario prospettato dal governo, 25 per cento di elettricità atomica e 25 per cento di rinnovabili al 2030 - si legge nell'appello - comporterebbe una enorme distrazione di risorse a discapito delle nuove energie (efficienza e rinnovabili).

domenica 5 dicembre 2010

Ecomafie 2010, ombre su Brescia

In Lombardia la provincia di Brescia è prima per illegalità legate al ciclo dei rifiuti. A dirlo è il rapporto "Ecomafia 2010" che Legambiente Brescia presenterà lunedì 6 dicembre alle 18 nella sala Piamarta di via San Faustino in città. 

Cooperativa Teatro Laboratorio di Brescia

Merita di essere conosciuta l'attività e la sede della Cooperativa Teatro Laboratorio di Brescia, della quale fui tra i fondatori del primo gruppo nel 1974 (come passa il tempo..!), collaborando per la cura delle musiche fino al 1982 circa.

http://www.cooperativateatrolaboratorio.it/ : qui trovi le informazioni e il calendario degli spettacoli.

Merita di essere conosciuta anche la sede, con il Piccolo Teatro Libero dalla capienza di 99 posti, nel nuovo quartiere di Sanpolino a Brescia.

La gente tende sempre più a chiudersi in casa, gli unici beni di consumo venduti quest'anno sono i televisori e lettori DVD. E questo fa in modo che, se la gente si chiude in casa, anche i quartieri e le città siano deserti, morti.
Invece, se si esce, si va ai concerti, al teatro, al cinema, ci si incontra, si fanno vivere le città e si sconfigge la paura che forse a "qualcuno" fa comodo che ci sia.
Quindi: dai un'occhiata ai programmi della compagnia, vieni a teatro e ai concerti.

a Natale non regalare animali



Qui un articolo sul traffico di animali, particolarmente fiorente a Natale:
http://torino.repubblica.it/cronaca/2010/12/04/news/natale_traffico_cuccioli-9827404/?ref=HREC2-6

mercoledì 1 dicembre 2010

Dio nel Terzo millennio: Blair sfida l´ ateo Hitchens sulla fede e il fanatismo

Un ex primo ministro convertito al cattolicesimo e uno scrittore che predica l´ ateismo. Tony Blair, premier britannico per un decennio, oggi impegnato tra le altre cose a dirigere una fondazione per il dialogo tra le fedi. E Cristopher Hitchens, giornalista, intellettuale. Autore del recente bestseller God is not great: how religion poisons everything (Dio non è grande: come la religione avvelena ogni cosa). Due formidabili oratori inglesi si affrontano in un teatro di Toronto su uno dei temi più discussi del nostro tempo: «La religione è una forza per il bene o per il male?»

api brescia 2010

Bellissimo il mondo della api! questa estate in Bretagna siamo stati ospiti di un ecomuseo dedicato alle api. Einstein diceva che se si estinguessero le api il genere umano avrebbe tre anni di sopravvivenza. E anche in Bretagna l'inquinamdento si faceva sintire.....

Dal 21 Novembre al 8 Dicembre: mostra di apicoltura a Brescia presso l’ex Camera del Lavoro (Piazza Repubblica 1), aperta dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16.
vai su www.apibrescia.it per il programma e i dettagli

PERCHÉ NON POSSIAMO NON DIRCI KEYNESIANI

Siamo il Paese della politica invisibile: tra la bancarotta conclamata del centrodestra berlusconiano e l' amministrazione controllata del centrosinistra bersaniano. Siamo il Paese dell' etica flebile: tra vajasse da Transatlanticoe Ruby Rubacuori. Siamo il Paese del pensiero debole: tra intellettuali in disarmo e «filosofi di corte». A caccia famelica di «modelli», e a corto di riferimenti per il futuro, non facciamo che rivolgere lo sguardo al passato,e cercare «lumi» nei pantheon del bel tempo che fu. Cosa penserebbero del nostro quotidiano tragicomico socio-politico Antonio Gramsci o Piero Gobetti? Cosa scriverebbero del patetico real-trash televisivo Gadda e Pasolini? E se guardiamo all' economia, e al suo rapporto con la politica, cosa direbbero Friedman e Keynes? Almeno per il grande Sir John Maynard, ora abbiamo la risposta. Non sta nella previsione di ciò che direbbe, ma nell' interpretazione di ciò che ha già detto.

Perché è impossibile uscire dall' euro

Nel dibattito suscitato dalle crisi di questi giorni nei Paesi periferici della confederazione della moneta unica si ritiene da alcuni che un Paese possa uscire dall' euro per propria volontà, o esserne cacciato. E che comunque, in caso di uscita, il problema consista solo nella stampa di nuove banconote.
Ecco tre buone ragioni che rendono difficili, o impossibili, gli esiti di cui si favoleggia. Anzitutto ragioni legali.
Il trattato di Lisbona apre la possibilità di un' uscita dall' Unione europea, ma non ammette l' uscita solo dall' Unione monetaria. Chi voglia uscire dall' euro deve abbandonare la Ue, e con essa il mercato unico dei beni e dei fattori, esponendosi, per la circolazione delle merci, dei capitali e del lavoro, a un trattamento diverso, certo meno favorevole, da quello goduto dai membri dell' Unione; e rinunciando fra l' altro alla politica agricola comune nonché ai sussidi per le aree meno sviluppate di cui godono i quattro periferici sotto attacco. I trattati saranno pure pezzi di carta, che la politica a volte può stracciare: ma, per disattenderli senza gravi conseguenze, occorre una unanimità di consensi che pare difficile rinvenire.