In questi giorni c'è a Brescia un grosso dibattito relativo ai costi del metrobus. tanto tempo fa, ci fu qualcuno che mise seri dubbi sull'economicità dell'opera.
Ma il sottoscritto fu anche protagonista di una pre-indagine sul metrobus: alcuni cittadini, agruppi di otto/dieci furono convocati dal Comune per una indagine sulle "esigenze del traffico". Dopo averci fatto sfogare per un'oretta sui problemi, l'intervistatrice tirò fuori una fotografie e ci disse: "la soluzione potrebbe essere questa...? una metropolitana leggera...?".
Il gruppo rispose "no grazie, non ci interessa"......
Dai miei archivi traggo un illuminante carteggio apparso sulla stampa nel 1999, tra
Paolo Mori consigliere comunale per la lista VERDI CITTA' FUTURA e il vicesindaco Giuseppe Onofri.
Signor direttore,
Le chiedo di pubblicare questa mia lettera quale comunicazione di dubbi, alcuni pesantissimi altri forse un po' meno, sul progetto di "metrobus" che aleggia su Brescia.
Si tratta di punti poco chiari - o addirittura contraddittori - che ho ravvisato durante l'incontro per "addetti ai lavori" sulla metropolitana leggera automatica, tenutosi Mercoledì 14 Luglio al Museo della Scienza di via Ozanam.
Tanta era la preoccupazione istituzionale che qualcuno uscisse dalle righe del civile confronto, tanto ben organizzato, che alcuni aspiranti spettatori sono stati letteralmente buttati fuori dalla sala. Tra questi, ad esempio, 3 membri dell' ufficio di presidenza della Consulta comunale dell'ambiente: un organismo che, raggruppando i rappresentanti delle associazioni che a Brescia s'occupano di tutela ambientale in ogni senso, dovrebbe rappresentare uno dei primi consulenti del Comune per le questioni che toccano profondamente il territorio, ma che ad esempio non pare troppo d'accordo sulla scelta di fare una metropolitana in città.
D'altra parte, allo stesso "seminario" non erano stati invitati ne' alcuno degli estensori (Secchi, Viganò, Mastromarino) del nuovo PRG della città ne' l'attuale consulente (Della Lucia) del Comune per il piano urbano del traffico e la mobilità, ne' esponenti del "gruppo per il PRG" dell'assessorato all'urbanistica.
E' toccato al solo, peraltro puntuale ma poco ascoltato e per nulla ripreso dagli altri rappresentanti istituzionali, assessore Venturini spiegare che la prevista linea di metropolitana (S.Polo-Stocchetta) stravolgerebbe il PRG appena adottato, gerarchizzandp fortemente la città e addirittura esigendo una forte densificazione (speculazione? - nota dello scrivente) lungo il tragitto, a scapito di tutto il resto di Brescia.
Nel mio intervento non ho voluto dilungarmi in analisi politico-urbanistiche, che riservo alle apposite sedute del Consiglio comunale, preferendo esprimere i miei dubbi specifici con 10 ("un decalogo", ha commentato con arguzia Tolotti dei DS) domande specifiche: proprio le questioni che voglio qui riproporre all'attenzione dei Suoi lettori.