domenica 9 agosto 2009

Berlusconi incarna i vizi del maschio italiano

FA IL RE E ANCHE IL GIULLARE
Berlusconi incarna i vizi del maschio italiano. E usa il suo carisma per far dimenticare i suoi errori
COLLOQUIO CON UMBERTO GALIMBERTI DI ENRICO AROSIO
Berlusconi si difende confondendo le acque. « Gli italiani mi vogliono così», ruggisce. Così come? Che cosa hanno capito gli italiani del Papigate? I nudi fatti indicano un uomo anziano prigioniero di un vitalismo innaturale, che si circonda di un harem di donne, ripagandole a volte con la carriera televisiva o politica. Ricattabile, costretto a mentire, mal protetto dai servizi di sicurezza. Umberto Galimberti, tra i più noti filosofi e psicoanalisti italiani, offre a "L'espresso" una sua lettura originale.

Professore, con una figura cara alla psicologia junghiana Berlusconi appare in piena confusione tra il Senex e il Puer. Nel Puer troviamo: il volare alto, l'estetismo, l'amoralità, il fallicismo, il sentirsi invulnerabili al passare del tempo... «L'interpretazione può essere suggestiva.
Il Puer invecchia mantenendo le cifre dell'adolescente: irruenza, pulsionalità, sessualità, senza mai giungere al pieno controllo di sé. Ma la civiltà matura attraverso il governo delle pulsioni.
Il problema è che, se il leader Berlusconi non ha raggiunto la maturità psicologica, poiché al governo di sé si aggiunge il governo della nazione, questo ci inquieta, e non poco».
Berlusconi dice: gli italiani mi vogliono così come sono. È un'autoassoluzione?
«Sì. Qui si parla di un leader carismatico. E l'essenza del carisma consiste nella capacità di coinvolgere una folla su basi erotiche. È una capacità di fascinazione pre-razionale. Non tutti ce l'hanno». In politica può contare molto. «Certo. Ma è molto pericolosa. Tutti, a scuola, abbiamo incontrato professori affascinanti. Ma il fascino, che funziona bene nei processi educativi, funziona male nei processi di gestione di uno Stato. Un consenso incondizionato di tipo erotico autorizza a un esercizio del libero arbitrio sempre più spinto».
Berlusconi reagisce agli scandali negandoli e, insieme, scherzandoci sopra. Come quando dice agli operai di un cantiere: domani vi porto le veline. È una tecnica di rimozione?
«Berlusconi ha capito che il discorso razionale non appartiene più al politico ma all'economico; se non al tecnologico. La razionalità non è più essenziale. Gli antichi re, per farsi narrare i propri difetti, chiamavano il giullare. Lui interpreta il doppio ruolo di re e giullare, neutralizzando la satira».
Giovanni Sartori parla di sultanato. Stride la contraddizione tra harem e pretesi valori famigliari. «Ai leader le contraddizioni non interessano. Il circondarsi di un numero abnorme di donne mi fa pensare a un disturbo psicologico cui uno psichiatra di Boston, Peter Sifneos, ha dato il nome di alessitimia». Alessitimia? Che significa? «In due parole: il non riuscire a godere di una relazione su base sentimentale. Per goderne ho bisogno di compiere azioni, azioni su donne, perché il mio sentimento è sostanzialmente atrofico. Alessitimia, dal greco: meno sentimento. Berlusconi ama con le azioni, per provare qualcosa».
Nei giorni in cui si indaga sulle escort a Palazzo Grazioli lui si fa ritrarre col nipotino in braccio. «Non escludo che Berlusconi ami, insieme, la famiglia e le ragazze. Certo si pone il problema politico. Il libertinismo stride col family day. Ma stride ancor più il silenzio della Chiesa per convenienza politica. Se il governo può aiutare la scuola privata, o la sanità privata di un certo colore, è sicura l'approvazione della destra cattolica».
Un bel po' di ipocrisia. Non è uno scoop... «Cattolici all'italiana. Perché non paghiamo le tasse, trascuriamo il bene pubblico, abbiamo un basso senso civico, il favore prevale sul merito? Perché siamo padri di famiglia e andiamo a puttane? Berlusconi conosce bene la comodità del perdono». Mentre le escort raccontano, Berlusconi dichiara: «Mai pagato una donna».
Il suo avvocato parla di «utilizzatore finale» e il governo rivede la legge sulla prostituzione inasprendo le misure contro il cliente. Sembra uno scherzo... «Da buon pubblicitario, lui lavora sulla velocizzazione del tempo e la cancellazione della memoria. Sa bene che un fatto incide solo nel momento in cui lo mostro; poi si dilegua. La contraddizione è presente agli spiriti riflessivi, ma quanti sono oggi in Italia? Non accuso gli italiani di ignoranza, dico che non hanno il tempo di riflettere. Sono stati abituati a essere colpiti dalle immagini: potenza sul momento, e subito l'oblio».
Promuovere per ragioni private una ragazza sottoqualificata a cariche elettive dovrebbe indignare anche chi gli vuol bene. «Dovrebbe. Perché così facendo disprezza la cosa pubblica. Ma se lui disprezza il Parlamento, la magistratura, i media, può vendere le istituzioni come remunerazione delle sue passioni. Perché no?».
Eppure il consenso dura tenacemente. «E durerà, perché Berlusconi incarna bene molti vizi, impersona un'antropologia del maschio italiano. Se imploderà non sarà per azione del popolo, ma perché saranno entrati in crisi i big della sua alleanza politica».

espresso, 30 luglio 2009