"...in tutto il Sud c’ è un’ economia sommersa di natura criminale, mafiosa, che non solo fattura cifre pazzesche, ma che poi va a reinvestirle, appunto, proprio al Nord".
Battiato: Sud, un vulcano che esploderà
Qui è la mafia a dare posti di lavoro
ROMA - «D’istinto, di pancia, mi verrebbe da dire che non esiste alcuna differenza tra Nord e Sud. Perché quando salgo a Milano trovo gli stessi poveri di Palermo, e poi anche la stessa arroganza di tutti gli altri, la stessa deriva tribale, violenta, la voglia di sopraffare, di sfoggiare muscoli e ignoranza, trovo l’ identica insofferenza al giusto, al bene comune…».
Lei è un intellettuale, provi a non rispondere di pancia. «Allora le dico che il Sud è seduto su un vulcano, un vulcano non di natura geologica, ma sociale. E sebbene questo vulcano stia per esplodere, i politici fanno finta di nulla, anzi si appassionano in discussioni sostanzialmente inutili, come è in fondo anche quella scatenata dagli ultimi dati forniti da Bankitalia».
(Questa intervista a Franco Battiato - geniale autore sempre in bilico tra sperimentazione e leggendari album da milioni di copie, e poi regista, scrittore, studioso di meditazione orientale e persino capace, nonostante l’ aspetto austero, di slanci di purissima ironia - era cominciata con lui che, gentilmente, chiedeva di non essere chiamato maestro. «Sa, fossimo in Francia, il termine avrebbe un senso: ma qui…»).
Lei è siciliano e vive a Milo, tra il mare e l’ Etna. I politici che… «Che commentano pomposi lo studio della nostra Banca centrale secondo cui al Sud la vita costa il 16,5% in meno? Ah! Ma non uno che dica quanto qui conti una certa solidarietà familiare, dove il padre aiuta il figlio disoccupato, e soprattutto zitti, tutti zitti sull’ aspetto più eclatante della faccenda: e cioè che in tutto il Sud c’ è un’ economia sommersa di natura criminale, mafiosa, che non solo fattura cifre pazzesche, ma che poi va a reinvestirle, appunto, proprio al Nord».
Scenario complesso. «Complesso? Colluso».
Questa è un’ affermazione pesante. «Questa è la verità».
Battiato, la spieghi. «Chi è che governa il Sud? Loro. Chi è che incassa le tasse? Loro. Chi è che poi i soldi delle tasse non li tramuta in beni pubblici, tipo autostrade, ospedali, scuole? Loro… e allora io le chiedo: questi politici sono credibili?».
Intanto esponenti del Pdl e del Mpa di Lombardo pensano di fondare un partito del Sud. «Pensano a una Lega del Sud. No, l’ idea mi fa orrore».
Promettono di interessarsi concretamente ai problemi del Meridione… «Sono centocinquanta anni, è dal giorno in cui l’ Italia fu unita su un pezzo di carta che il Sud o viene dimenticato, oppure usato. Sa perché sono a favore del Ponte sullo Stretto? Solo perché darebbe la sensazione materiale di unire».
Lei è pessimista. «No. Sono realista. Per capirci: leggo che il ministro Tremonti starebbe pensando a una Banca per il Mezzogiorno…»
Tremonti pensa potrebbe aiutare lo sviluppo delle imprese meridionali… «Senta, possono fondare tutte le banche che vogliono. Prima però devono riuscire a far vincere gli appalti agli imprenditori onesti, e non alle cosche. Prima devono garantirci che le case, in Abruzzo, non verranno ricostruite dalle stesse ditte che, nei pilastri, invece del cemento, misero la sabbia».
Lei è assolutamente pessimista. «Io la sera accendo la televisione e ascolto i tigì. Poi, al mattino, acquisto i giornali. E cosa trovo? Trovo questi signori che non parlano mai del Paese reale, che soffre, che non arriva alla fine del mese… non gli sento mai dire che al Sud il numero dei disoccupati è diventato enorme e che se non ci pensassero mafia, camorra e ‘ ndrangheta a fornire posti di lavoro, sarebbe un guaio».
Come ne usciamo? «Io credo che l’ intero Paese vada rieducato». Rieducato? «Senta, è del tutto evidente che qui non è più un problema di destra e sinistra. Il punto politico è recuperare etica, morale, dignità, senso dello Stato».
Gli studenti più bravi sembra siano al Sud. Si sospetta però aiutati da insegnanti indulgenti nei giudizi. «Lei cita statistiche, inutili statistiche. Come si fa a capire se un professore è largo di manica? L’ unica certezza è il lessico usato dai leghisti: ecco, quello testimonia, detto tra noi, che al Sud, probabilmente, si studia meglio».
Fabrizio Roncone
Corriere della Sera, 6 agosto 2009