domenica 15 gennaio 2012

Puzza, basta la segnalazione on line e il «fiuto» del pc stanerà chi inquina

Che bello, in teoria, lo strumento avveniristico. Sarà curioso vedere in pratica cosa succederà: sono disponibile ad una segnalazione quotidiana nasometrica sugli odori talvolta nauseabondi che ci sono a San Polo. Colpa dell'Alfa Acciai? Della Ecoservizi? Di qualche altra ditta sconosciuta? Io so solo che c'è la puzza. E chi la provoca o smette o se ne deve andare in luoghi meno popolati.
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II sistema è stato messo a punto dall'Amministrazione provinciale per un monitoraggio costante e diffuso

Vita breve per aziende in­quinanti della provincia. Ba­sta senso di impotenza del cit­tadino che di fronte ad un'azienda dai fumi sospetti e maleodoranti non sa a chi rivolgersi. A fine gennaio un si­stema innovativo messo a punto dalla Provincia di Brescia permetterà a tutti i cittadini di segnalare via internet miasmi tossici, percepiti nell'aria. Grazie alla piattaforma google maps e ad appositi logaritmi, Provincia e Arpa risaliranno in tempo reale alla fonte dell'inquinamento, intervenendo per tempo. A spiegare il pionieristico «grande fratello» degli inquinatori è l'ingegnere Giuseppe Magro, consulente dell'assessorato all'Ambiente del Broletto:
«È uno strumento avveniristico a livello mondiale — spiega Magro — e verrà utilizzato per la prima volta proprio a Montichiari, dove ci sono tan­ti problemi ambientali. I cittadini dovranno registrarsi a questa piattaforma (il nome esatto del link verrà diffuso a fine gennaio, ndr) e segnalare gli episodi di inquinamento. Ogni segnalazione entrerà in un enorme database che elaborerà delle mappe di pro­babilità: tenendo conto della direzione del vento e di tanti altri fattori stabilirà la causa della provenienza degli odori».
Uno strumento «2.0» messo a punto dopo 8 anni di ricerche (Magro è ricercatore all'università di Bologna), che già vede la partecipazione dell'università di Cambridge e dell'associazione internazionale di impatto ambientale l'associazione ambientale (www.iaiaitalia.org): presentato al convegno mondiale sull'ambiente tenutosi a Praga in settembre è già stato richiesto da sette nazioni europee. «Nel sistema sono già caricati 25 milioni di dati — conclude Magro — e 6 mila aziende lombarde; grazie al programma Mbca (monitoring base corrective actions) che ha adottato sia Regione Lombardia che l'Arpa si riuscirà a risalire alle aziende che non lavorano in regola».
Il programma verrà sperimentato da febbraio a Montichiari e «poi andremo a replicarlo sull'intero territorio -aggiunge l'assessore all'Ambiente della Provincia, Stefano Dotti -. Iniziamo da Montichiari perché c'è una forte sovrapposizione di attività di discarica (una di rifiuti tossico nocivi, una di speciali, una di inerti e una di non pericolosi).
Con un programma come questo dovremmo individuare con certezza la causa dei malesseri verificatisi lunedì a Vighizzolo. Ci saranno prove incontrovertibili che l'odore proviene da un determinato sito». E una volta scoperto l'inquinatore? «Convocheremo l'azienda che ha problemi — conclude Dotti — imponendo il rispetto delle norme e dei parametri gestionali. Chi lavora in regola logicamente non dovrà temere nulla. Credo che sia un meccanismo di tutela degli operatori onesti».
Per completare l'opera e disincentivare il mancato rispetto delle leggi servirebbero sanzioni amministrative e penali più severe.

Pietro Gorlani Corriere della Sera – cronaca di Brescia – venerdi 13 gennaio 2012