lunedì 16 gennaio 2012

i taxisti e le licenze

Ma qual è l'opinione degli italiani rispetto ai taxisti? Il taxi l'ho preso pochissime volte in vita mia, e solo quando avevo la macchina dal meccanico e/o dovevo tornare a casa di notte dopo un viaggio.
Eppure, se ci fossero dei trasporti pubblici efficienti e dei taxi disponibili a prezzi convenienti, probabilmente eviterei addirittura di possedere un'auto, come accade spesso nelle grandi metropoli (New York, Parigi, Londra).
Sarebbe così bello considerare il taxi come mezzo di trasporto naturale, non solo per i casi di emergenza. Quante volte ci siamo sentiti dire da qualche parente anziano :"Domani devo andare a fare una visita, mi accompagni?". Certo, se il parente ha bisogno anche della nostra assistenza per comprendere il medico, va bene. Ma se deve solo spostarsi in un luogo non servito agevolmente dai mezzi pubblici e poi tornare a casa, perchè dobbiamo essere noi a chiedere il permesso dal  lavoro e scarrozzarlo, quando altri lo dovrebbero fare di mestiere? Se avessimo l'abitudine di prendere naturalmente il taxi e questo fosse un servizio economico ed efficiente, sarebbe un vantaggio per tutti.

Ho raccolto alcuni post apparsi su www.ilcorriere.it, tra i quali questa idea relativa al costo della licenza.
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Il costo della licenza? Si risolve cosi’: il tassista dice quanto l’ha pagata (e lo dimostra). Poi si attualizza il costo e il tassista puo’ detrarlo dall’irpef, spalmato su 10 anni, o 15, o 20, a seconda dell’eta’. Un taxista anziano detrae piu’ rapidamente di uno giovane, perche’ ha meno anni di attivita’ di fronte. Poi licenze a costo. Postato da capitan_haddock | 14/01/2012

I taxisti italiani sono sul piede di guerra. Hanno ragione? Hanno torto? Vediamo qual è lo stato delle cose in una grande città come Londra.
Cominciamo dal principio generale che viene enunciato chiaramente nel sito del Transport for London: chiunque, purché abbia compiuto i 21 anni, può ottenere la licenza per condurre il famoso "cab" (a proposito, la parola deriva dal francese cabriolet, comoda carrozza a due ruote introdotta nel 1823).
Dunque, non vi sono sbarramenti in ingresso, basta un modulo scaricabile da internet. Ottenere il via libera all'autorità amministrativa non è facile. Mediamente sono necessari tre anni per superare gli esami, per altro estremamente selettivi (il "Knowledge of London"), le verifiche penali, i test medici, i corsi di "bon ton" (ad esempio come si aiutano i ciechi, i sordi, gli invalidi). I costi per il conducente sono dettagliati in una tabella pubblica (sempre nel sito Transport for London): all'incirca 500 sterline  (600 euro) alla presentazione della domanda, 200 sterline per gli anni successivi. La licenza ha una durata triennale e può essere rinnovata per 199 sterline dopo altri esami. L'auto costa dalle 15 mila alle 30 mila sterline, dipende dal modello
La liberalizzazione ha "ucciso" i taxisti londinesi? Pare proprio di no, anche grazie alla revisione annuale delle tariffe, previa consultazione (sempre via internet) della categoria da parte del dipartimento trasporti della Municipalità (la tariffa base passerà quest'anno da 2,20 sterline a 2,40). Oggi a Londra circolano 25 mila taxi, ogni giorno vengono garantiti 200 mila "tragitti" (calcoli del Comune di Londra, pubblici su internet), il viaggio medio è lungo 3 miglia e costa 12 sterline. il reddito si aggira sulle 30 mila sterline. Insomma, la liberalizzazione non ha mandato in malora i conducenti. Più cab, servizio migliore per i clienti, più guadagni.
Sono immaginabili proteste non annunciate come quelle in Italia? Assolutamente no. Pure i taxisti londinesi hanno scioperato, preannunciando però la protesta. Ad esempio lo scorso anno. Ma per due nobili ragioni: 1) contro i falsi "cab driver" (ne sono stati arrestati 6 mila dal 2004) e 2) per potersi fermare in caso di bisogno fisiologico (proprio così, altrimenti per regolamento non sarebbe consentito interrompere il servizio). Protestare è legittimo. I taxisti italiani ne avranno le loro buone ragioni (forse) ma colpire a tradimento i cittadini non è bello. E neppure utile alla loro causa.

twitter @fcavalera

HO VISSUTO 5 anni a Londra,l'auto non era necessaria(oltre alla difficoltà di guida dalla ...parte sbagliata della strada!)Giravo con i mezzi pubblici e, per andare da Tesco a fare la spesa,finito le compere chiamavo un CAB,(attesa 10=15 minuti)caricavo la spesa e via!,costo 5/6 pounds,Avevo un cane da 45 kgs,chiamavo il Cab, e via dal Veterinario....A primavera piantavo i bulbi?giusto un po' fuori acquistavo di tutto,CAB e via!e per tutto ciò per cui c'era una certa fretta o pacchi da portare, c'era il CAB!Il Taxi solo se ero in centro e per caso una caviglia....ma il costo era abbordabile anche per i taxi,In Italy, o sei del ceto Superiore o il taxi è un lusso o per ragioni di vita o morte...(quasi)Lì gli anziani usavano sempre il Cab, c'era unqa tariffa particolare per la quale se attendevi 30 minuti dalla chiamata,praticamente era poco più del biglietto dell'underground...bastava chiamare 30 minuti prima......Sveglia Italia,quì non si tratta solo di far risparmiare gli utenti ma di AMPLIARE l'utenza e di creare tanti posti di lavoro.....


Ho letto il Suo articolo e ci sono da dire due cose. La prima e' che il reddito medio dei tassisti con licenza (i cab neri che vediamo in giro per Londra)e' 80.000 Sterline l'anno NON 30.000. La fonte e' il giornale dei Chartered Accountant di un paio di anni fa.
La seconda e' che oltre ai 25.000 Cab con licenza ci sono moltissime societa' private dove basta telefonare ed i taxi arrivano sotto casa ad un prezzo sensibilmente inferiore (che possono essere chiamati per telefono o internet ma non possono prendere passeggeri per strada). Queste ultima catergoria di persone invece lavora con la propria auto, spesso part time e non guadagnano piu' di 15-20.000 sterline l'anno, per lavorare per queste societa' non occorre superare alcun esame. Le persone che lavorano come taxi driver a Londra quindi sono sicuramente oltre le 80.000. A Londra quindi su un totale di 10 milioni di abitanti ci sono oltre 100.000 tassisti. Uno ogni 100 persone residenti.

Per altro, i black cab (quelli dell'articolo) non hanno o cmq non usano il TOM TOM e l'esame consiste nel conoscere a menadito 10,000 strade di Londra piu' eventuali posti di interesse turistico o semplicemente ristoranti, discoteche, hotel. All'esame non ti chiedono la strada piu' breve per arrivare da punto A a punto B...ma la strada piu' veloce...se non la sai...esame fallito...parlato innumerevoli volte con i mini-cab che sono sotto una licenza diversa e proprio per la difficolta' dell'esame rispettano il black cabbista...infine...la differenza tra mini-cab (che hanno licenza, quindi regolari) e black-cabbisti e' che i primi possono solo prendere a chiamata (chiami per telefono e sono obbligati a dirti il prezzo da A a B) o se in stazionamento anche in un parcheggio...non possono prendere persone "on the fly" come i back-cabbisti...il sistema dei black cabbisti e mini-cab funziona 24 ore al giorno...10 anni che vivo a Londra e non mi ricordo di una volta che ho dovuto fare un numero per prendere un Black Cab...massimo 5 min ne trovi sembre uno che gira...a tutte le ore del giorno e della notte...anche in zone non necessariamente cosi' centrali...


uno dei ..problemi evidenziati da tassisti è la territorialità.
un altro è la titolarità della licenza (1 licenza 1 taxi)
la proposta circolata sui giornali fatta dall antitrust prevede la possibilità del cumulo delle licenze e l abolizione dei vincoli teritoriali.
questo porta inevitabilmente all apertura del mercato a società di capitali o cooperative(cumulo delle licenze)
un taxi è un servizio...locale; un tassista di milano non lavora a bologna ...e viceversa.
(anche perchè sfido chiunque a conoscere la toponomastica di parecchie città)
ma, se una società o una coop di milano , avvalendosi dell abolizione dei vincoli territoriali,tiene una parte delle sue vetture
a roma,bologna, firenze etc .. avvalendosi di dipendenti locali, ...il problema è risolto.
risultato: i piccoli tassisti cosi come sono ora ,sarebbero fagocitati dai grandi gruppi e inevitabilmente distrutti.(modello ny)
a ny le licenze taxi(medaglioni) sono stati venduti a 1 milione di dollari....i taxi sono quotati in borsa, i tassisti sono ..schiavi.
il problema non è così semplice come viene talvolta posto.

Londra, 10 milioni di abitanti, 25.000 taxi, da non confondersi con l'equivalente del nostro NCC (noleggio con conducente). Milano, 1,4 milioni di abitanti, 4855 taxi: il rapporto mi sembra a nostro favore!
3 anni di corso da loro, 3 mesi da noi... come sbarramento non mi sembra male! Poi delle tariffe possiamo sempre parlare, ma da loro per entrare nella City si paga molto di piu' dei 5 euro dell'Area C, cosi' in centro si gira meglio, e non ci sono auto in doppia fila ovunque! Quello che fa lievitare il costo del taxi in Italia e' il traffico: investendo su corsie preferenziali e ZTL si e' migliorato il servizio ovunque, ma quelle misure costano alle amministrazioni locali, in termini economici e... di voti!

se avete problemi con tassisti scorretti prendete nota della licenza e scrivete all'ufficio auto pubbliche della città!!!!!

 Postato da Aberton | 13/01/2012 Anche io vivo a Londra, anche se in una zona non centrale dove di taxi ’veri’ (black cab)non ce ne sono. Gli altri, i minicab, sono tantissimi solo che vanno prenotati via telefono... e sia io che mia moglie abbiamo una serie di numeri telefonici registrati da chiamare in caso di bisogno (si fa presto a sapere di quali societa’ ci si puo’ fidare...il che e’ un meccanismo di ’mercato’)Inoltre, spesso ci sono gli uffici per i minicab subito fuori dalle stazioni, dove puoi aspettare con comodo i 10-15 minuti medi prima che arrivi l’auto. In generale i minicab sono molto piu’ economici dei black cab e decisamente piu’ economici dei taxi italiani. Hanno inoltre il beneficio di una tariffa bloccata e definitva in anticipo, anche per le tratte brevi. Cioe’ tu chiami e dici: ] Postato da Aberton | 13/01/2012

Anche io vivo a Londra, anche se in una zona non centrale dove di taxi 'veri' (black cab)non ce ne sono. Gli altri, i minicab, sono tantissimi solo che vanno prenotati via telefono... e sia io che mia moglie abbiamo una serie di numeri telefonici registrati da chiamare in caso di bisogno (si fa presto a sapere di quali societa' ci si puo' fidare...il che e' un meccanismo di 'mercato')Inoltre, spesso ci sono gli uffici per i minicab subito fuori dalle stazioni, dove puoi aspettare con comodo i 10-15 minuti medi prima che arrivi l'auto. In generale i minicab sono molto piu' economici dei black cab e decisamente piu' economici dei taxi italiani. Hanno inoltre il beneficio di una tariffa bloccata e definitva in anticipo, anche per le tratte brevi. Cioe' tu chiami e dici: "voglio andare da li' a la', quant'e'?" E quello che ti dicono e' il costo, punto, anche se poi spesso, sulle tratte piu' lunghe come quando vado all'aeroporto di Stansted, lascio un 5-10% di mancia aggiuntiva. (Peraltro... da dove abito io a Stansted ci vuole circa 1.15 ore per circa 80km... e costa 60 pound...l'ultima volta che ho preso un taxi in Italia ho speso 30 euro per circa 10km...). Visto che il servizio minicab e' piu' che diffuso ed e' normalmente usato come servizio taxi (e non solo a Londra ma piu' o meno ovunque in UK), sarebbe bene contarli quando si fanno i raffornti numerici. Concordo con chi ha scritto che probabilmente se si aggiungo i minicab siamo vicini almeno agli 80,000 solo a Londra, e non 25,000, il che fa decisamente una media piu' alta per densita' di abitanti di quelle riportate da qualcuno degli altri commenti, anche tenendo conto dell'alto numero di turisti (che comunque sono un buon numero per abitante anche a Roma e Milano...).

Postato da Pedro1975 | 14/01/2012

Io a Londra ci vivo, esco il sabato sera e con una applicazione su Iphone (Addison Lee) mi arriva in 5 secondi un sms che mi dice quanto spendo per il tragitto da x a y.Attesa mai più di 5 minuti anche il sabato sera. I black cabs sono più cari, ma li fermi per strada...l'ultima volta che ci ho provato a Milano CENTRO ho camminato per ore poi si è fermato un tassista per pietà.

[Esplora il significato del termine: Io sono un autonoleggiatore, da tre anni faccio i conti con una legge incostituzionale e la situazione la può approfondire qui http://nuvola.corriere.it/2012/01/04/lettere-alla-nuvola-io-autonoleggiatore-e-la-lobby-dei-taxisti/ Siamo numericamente il triplo dei tassisti ma siamo invisibili. I tassisti sono su tutti i giornali proprio perchè fermano tutto. E’ successo nel 2006 e sta succedendo ora. HAnno vinto nel 2006 e vinceranno ancora. Le nostre associazioni da tre anni hanno incontrato tutti gli schieramenti (mica figure di primo piano, uno come Cicchitto non si scomoda se non si va in prima) ricevendo pacche sulle spalle e rassicurazioni. Ma nessuno ha mai abrogato una norma incostituzionale (lo dicono loro, mica noi). Nessun giornale ha mai dato alcun risalto alla nostra situazione. Veda, noleggiatori, pensionati, lavoratori non hanno alcuna voce. Sono destinati a scrivere lettere civili che si perdono come messaggi nella bottiglia. Noi, in tre anni, attraverso proteste civili, a palazzo chigi non ci siamo mai stati. Due giorni di blocchi selvaggi e via e quando ci vanno i tassisti decidono anche per noi visto che siamo nella stessa legge. Loro vengono convocati, a noi nemmeno rispondono alle lettere. L’italia è questa. Forte coi deboli e deboli coi forti anche quando questa forza è solo quella di apparire sui giornali. Bell’articolo comunque. Tre anni di specializzazione li metterei anche qui. Saluti] Io sono un autonoleggiatore, da tre anni faccio i conti con una legge incostituzionale e la situazione la può approfondire qui http://nuvola.corriere.it/2012/01/04/lettere-alla-nuvola-io-autonoleggiatore-e-la-lobby-dei-taxisti/
Siamo numericamente il triplo dei tassisti ma siamo invisibili. I tassisti sono su tutti i giornali proprio perchè fermano tutto. E' successo nel 2006 e sta succedendo ora. HAnno vinto nel 2006 e vinceranno ancora. Le nostre associazioni da tre anni hanno incontrato tutti gli schieramenti (mica figure di primo piano, uno come Cicchitto non si scomoda se non si va in prima) ricevendo pacche sulle spalle e rassicurazioni. Ma nessuno ha mai abrogato una norma incostituzionale (lo dicono loro, mica noi). Nessun giornale ha mai dato alcun risalto alla nostra situazione. Veda, noleggiatori, pensionati, lavoratori non hanno alcuna voce. Sono destinati a scrivere lettere civili che si perdono come messaggi nella bottiglia. Noi, in tre anni, attraverso proteste civili, a palazzo chigi non ci siamo mai stati. Due giorni di blocchi selvaggi e via e quando ci vanno i tassisti decidono anche per noi visto che siamo nella stessa legge. Loro vengono convocati, a noi nemmeno rispondono alle lettere. L'italia è questa. Forte coi deboli e deboli coi forti anche quando questa forza è solo quella di apparire sui giornali.
Bell'articolo comunque. Tre anni di specializzazione li metterei anche qui.
Saluti

Postato da spazzafive | 14/01/2012

Io vivo a Londra, uso spesso i Cab per i tragitti più brevi, ma i Cab non fotografano tutti i servizi privati con conducente in città. Ci sono una miriade di radio taxi che puoi solo chiamare all'indirizzo a cui ti servono, e la stragrande maggioranza di questi costa meno di un Cab. Il più famoso è una società: Addison Lee con 2400 auto, tutte pulite e perfette, li chiami anche usando una applicazione da uno smartphone che ti aiuta con il GPS a comunicargli dove ti trovi, a prezzi a fasce e costa meno di un cab sui tragitti medi. Per gli aereoporti, se ce ne fosse bisogno, molti radiotaxi applicano tariffe 50% inferiori a quelle di un CAB che nessuno o quasi utilizza. Aggiungo i prezzi dei Cab sono la metà di quelli di un Taxi a Milano e siamo in una città carissima.