giovedì 26 gennaio 2012

cosa fare in caso di terremoto

 Ieri mattina alle 9.00 c'è stata una piccola scossa di terremoto, mi sembrava che nella cucina qualcuno avesse fatto partire la centrifuga di una inesistente lavatrice.
Meglio fare un ripasso di come ci si dovrebbe comportare in caso di terremoto, non si sa mai... 
Riporto un estratto di un manuale sulla sicurerezza di una azienda bancaria.
  • premesso che non è possibile prevedere preliminarmente la durata di un terremoto ma, di norma, l'evento è seguito da una serie di scosse successive, quando viene percepito un sisma il personale non deve seguire l'impulso di fuggire immediatamente dall'edificio durante le scosse;
  • il personale deve invece allontanarsi sì tempestivamente, ma solo nel momento più adatto, che non è quello delle scosse più forti durante le quali l'edificio potrebbe crollare;
  • al primo manifestarsi di un evento sismico occorre prima di tutto ripararsi adeguatamente per allontanarsi poi subito dopo; quindi, se la scossa viene subita nel posto di lavoro, bisogna con prontezza disporsi sotto la scrivania cercando di riparare il capo e le gambe;
  • il personale deve allontanarsi da finestre, specchi, vetrine, lampadari, scaffalature, apparati elettrici;
  • il personale non deve fumare nemmeno nei luoghi dove ciò è consentito (potrebbero esserci fughe di gas);
  • se la scossa viene invece subita durante il percorso lungo un corridoio o in un locale dove non è possibile ripararsi sotto la scrivania, occorre cercare di porsi con le spalle a contatto con un elemento strutturale portante (pilastri, muri portanti), evitando di sostare al centro di una stanza;
  • nel ricordare che l’evacuazione del luogo di lavoro deve venire ordinata dal Responsabile di Piano o di Palazzo, si consiglia di attendere in ogni caso almeno tre minuti prima di allontanarsi dall'edificio; l'intervallo sismico è infatti generalmente basato su un intervallo di decine di secondi;
  • come in ogni emergenza, anche durante un terremoto i secondi sono preziosi ma questo non deve significare correre durante l'evacuazione; si ricorda che, come per tutte le emergenze, non devono essere assolutamente utilizzati gli ascensori, sia per il rischio di interruzione dell’energia elettrica che per il rischio di crolli o deformazioni delle strutture portanti;  
  • abbandonando lo stabile, aprire le porte con molta prudenza, saggiare il pavimento, le scale ed i pianerottoli prima di percorrerli;
  • allontanarsi immediatamente dall’edificio e raggiungere il luogo di raccolta esterno secondo le procedure descritte in precedenza utilizzando le scale, essendo queste le aree strutturalmente più robuste;
  • controllare la presenza di crepe tenendo presente che quelle orizzontali sono più pericolose di quelle verticali poiché indicano che le mura sono sollecitate verso l’esterno;
  • non contribuire a diffondere informazioni non verificate;
  • non spostare eventuali persone traumatizzate, a meno che non siano in evidente ed immediato pericolo di vita. Chiamare i soccorsi segnalando accuratamente la posizione della persona infortunata;
  • una volta raggiunti gli spazi aperti, va mantenuta una distanza di sicurezza dagli edifici che potrebbero crollare, senza per questo precipitarsi verso le strade, causa il rischio di essere investiti;
  • è opportuno limitare, per quanto possibile, l’uso dei telefoni (anche quelli cellulari) al fine di evitare il sovraccarico delle reti telefoniche, con le conseguenti negative ripercussioni anche sulle comunicazioni di emergenza;
  • attenersi scrupolosamente alle indicazioni/istruzioni impartite dal Responsabile dell'Emergenza o anche dagli Addetti all'Antincendio.