lunedì 9 gennaio 2012

I russi a Cortina - pecunia non olet

Simpatica l'intervista al direttore del Grand Hotel di Cortina...che ha tutti ospiti russi.....i quali  in pratica "svaligiano" i negozi.
Tradotto: a Cortina arrivano dei russi arricchiti non si sa come che comprano senza discutere troppo sui prezzi e ai quali ovviamente non gliene importa nulla dello scontrino fiscale.
In altri Paesi è possibile, per un cittadino straniero, farsi scontare in negozio l'iva sui prodotti acquistati, presentando un documento. In questo modo per loro acquistare diventa ancora più conveniente.
Ma allora, perchè in Italia e in particolare in posti come Cortina, questo non è possibile? Forse perchè in questo caso bisognerebbe emettere lo scontrino fiscale e soprattutto identificare il facoltoso turista.....

D'altronde, il Partito dei Ladri aveva ed ha un occhio di riguardo per i mafiosi russi e le loro accompagnatrici.....chissà che larghezza hanno i lettoni del Grand Hotel.....
gg
L' intervista Parla Galbiati, il gestore storico del Savoia di Cortina
«I blitz fanno scappare i turisti Qui all' hotel 253 ospiti, tutti russi»

CORTINA D' AMPEZZO (Belluno) - Proviamo a chiedere al commendatore, che sa tutto e ha informatori ovunque. Siccome il dottor Attilio Befera, direttore dell' Agenzia delle entrate, in questi giorni, proprio mentre i suoi ispettori seminavano il terrore fra bar, negozi e ristoranti ha villeggiato a Cortina, magari è stato da lui. Direttamente dal commendator settantenne Santino Galbiati, che gestisce lo storico Grand Hotel Savoia.
Non faccia come tanti colleghi albergatori che negano addirittura la presenza di Befera in paese.
«No, non l' ho visto qui nelle mie camere e ignoro dove abbia riposato. Lo sa cosa potrebbe esser successo? Ho una vaga idea che mi frulla nel cervello. Naturalmente non scriva niente se no mi fa passare guai atroci».
Cosa sarà successo? «Gli hanno fatto pagare». In che senso? «Come in che senso? Il dottor Befera non l' avranno trattato come un ospite vip, gli avranno presentato ugualmente il conto della stanza, e senza sconto. Perché altrimenti proprio non capisco questa cattiveria, questo accanimento contro la nostra Cortina».
Siete degli evasori, dei furbetti, beffate il Fisco e offendete i poveretti che regalano metà dello stipendio alle tasse.
«Per piacereeee! Siamo signori perbene. Onestissimi».
Lei di dov' è originario? «Milanese. In carriera ho avviato discoteche, ristoranti, società. Negli anni 70 iniziai a venirci in villeggiatura, a Cortina. Fu amore immediato. Far soltanto l' ospite non mi bastava, ho cominciato anche a lavorare. E adesso eccomi al Grand Hotel Savoia, che ha visto passare i più grandi».
Nomi? «Mah, nomi. Quanti ne vuole. Le faccio quello di Andreotti». Altri? «Al Grand Hotel hanno soggiornato Sofia Loren, Italo Balbo. E Churchill, Charlton Heston...».
Adesso chi ha lì? «Conto per l' esattezza 253 persone presenti. Nazionalità russa».
E i rimanenti ospiti? Da quali Paesi arrivano? «Non ha capito: sono tutti 253 russi.
E i commercianti di Cortina dovrebbero costruirmi una statua: ' sti russi si chiudono dentro i negozi, comprano l' inverosimile. In pratica li svaligiano, fanno girare l' economia di Cortina da soli».
Chiedono gli scontrini? «Mi scusi, cosa gliene frega agli stranieri?
È a noi, che interessa, la questione degli scontrini, dell' evasione. Ci han trattati da criminali. Gli ispettori fermavano i passanti domandando dove avessero preso i Rolex e se guadagnavano abbastanza per permetterseli. Diamo i numeri? Ci saranno, non lo nego, evasori. Però la maggioranza a Cortina sgobba. Io l' ho trovata una pagliacciata. Ancora ieri c' erano quattro macchine dell' Agenzia delle entrate, lì, dietro la curva, e c' erano gli ispettori, sempre loro, che bloccavano la gente per i controlli. Già è una stagione difficile, di calo dei guadagni. In più perderemo un sacco di clienti che il prossimo Capodanno andranno altrove».
E dove? A Courmayeur? «Non confonda la lana con la seta. Cortina in Italia è chilometri avanti. Intendevo St. Moritz. Bene, i turisti mandiamoli tutti in Svizzera, cari governanti. Tanto loro hanno dato l' esempio».
Cioè commendatore? «Quelli che sono andati in ferie per Natale alle Maldive. Sarà un caso che quest' inverno a Cortina di politici ne ho visti quasi nessuno. L' operazione dell' Agenzia delle entrate, immagino, sarà stata programmata per tempo. I politici lo sapevano da prima; per evitare noie di vario tipo hanno girato al largo, volando all' estero, lontano dalle ispezioni, dal putiferio. Complimenti».
Galli Andrea

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(7 gennaio 2012) - Corriere della Sera