venerdì 18 novembre 2011

Io, bancaria spedita in pensione

 La "Repubblica" pubblica questa lettera. Mah.. Bisognerebbe conoscere i dettagli, ma la signora è stata assunta a 17 anni, 37 anni fa, ed ora piange miseria affermando che starà tre anni senza stipendio...

Chissà in che banca lavora. Se fosse una banca con il cosiddetto "fondo esuberi", sarebbe la banca che le paga i contributi e pure lo stipendio fino ai 40 anni...senza pesare sullo stato.E magari le darebbe pure anche una buonuscita in omaggio, pur di svecchiare. Se invece il caso è diverso, non è per caso che la signora sta tirando sul prezzo per farsi dare una signora buonauscita, più di quanto già le offrono? O forse si è accorta che durante la sua vita lavorativa non ha coltivato nessun interesse al di fuori dell'ufficio, e in pensione non saprebbe cosa fare? O forse si è affidata fino ad ora all'azienda, non ha mai sostenuto il sindacato, ed ora la stessa azienda la scarica dopo averla spremuta ?.E che c'entra il vitalizio dei politici? Comunque, signora, se non ha problemi economici o di carichi di famiglia, colga l'occasione e si goda la vita!

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Io, bancaria spedita in pensione

 Sono una dipendente bancaria, 54enne. L' azienda mi comunica che non sono più indispensabile, e mi "suggerisce" una buonuscita per completare il periodo assicurativo dei 40 anni di contribuzione. Se mi dimetto entro la fine dell' anno starò tre anni senza percepire redditi, versando all' Inps circa 33.000 euro per completare il periodo mancante di 22 mesi al traguardo dei 40 anni; starò in "finestra" per 15 mesi e finalmente a gennaio 2015 percepirò il trattamento pensionistico. Per tutti, sarò una "giovincella" di 57 anni, che pesa sullo Stato. Che colpa ne ho se il sistema produttivo mi trova "obsoleta"? E come camperò fino al 2015 in attesa della pensione? Il vitalizio dei politici per noi non esiste. Un po' di equità in questo Paese, prego.  Maria Pia Pizzelli Roma
Repubblica 16 novembre 2011 —   pagina 32   sezione: COMMENTI