Una mia lettera al Direttore, pubblicata su "il girnale di Brescia" del 3 novembre 2011
Abbiamo recentemente visitato l'acquario “Oceanografic” di Valencia e dopo questa esperienza, unita alle visite precedenti agli acquari di Genova e Lisbona, abbiamo deciso di non entrare più in strutture di questo genere, almeno fino a quando non sarà assolutamente vietato fare fotografie.
Da quando hanno avuto enorme diffusione
le macchinette digitali, la visita ad un acquario invece di essere
occasione di vedere da vicino creature da ammirare e rispettare, si
risolve in una arrabbiatura derivata dal fatto che torme di esseri
umani, incuranti del divieto, passano la visita sparando flash negli
occhi dei pesci, ottenendo ovviamente foto di pessima qualità, causa
il riflesso del flash medesimo.
La demenziale visita di questa massa di
barbari digital camera muniti, si risolve quindi nell'abbagliare le
loro vittime, (che già peraltro sono costrette in spazi ristretti a
una galera a vita disegnata dall'archistar di turno) , guardare
immediatamente solo le foto (e non i pesci), e ricominciare da capo.
Visto che le fotocamere sono tutte
diverse, diventa anche inutile spiegare ad ogni visitatore come fare
a togliere la funzione di flash automatico, o inserire il programma
“acquario”.
A questo
punto l’unica soluzione è quella di vietare di fare foto.