E' ufficiale, in Cina nei prossimi due anni verrà messo al bando il neon.
Si rimpiazzeranno decine di miliardi di lampadine con «luci ecologiche», decisione dettata da esigenze ambientali, non strettamente industriali, che genererà un notevole risparmio energetico. I cinesi sono allo stesso tempo i maggioriproduttori di lampade al neon al mondo (3,85 miliardi pari al 70 per cento della produzione mondiale) e di illuminazione ecologica, grazie a una serie di generose e lungimiranti sovvenzioni statali introdotte negli ultimi 10 anni.
L'illuminazione rappresenta il 20 per cento del consumo globale di elettricità e inquina tanto quanto metà delle autovetture in circolazione nel Pianeta, ce lo dice l'Agenzia internazionale dell'energia. Se tutti seguissimo l'esempio della Cina, la percentuale di consumo globale di elettricità prodotta dall'illuminazione scenderebbe al 7per cento, un risparmio, quindi, del 13 per cento. L'Australia, l'Unione Europea, il Brasile e una manciata di altre nazioni hanno già varato legislazioni analoghe a quella cinese. Grandi assenti, gli Usa, dove l'inquinamento prò capite è il più alto al mondo. La scorsa estate i repubblicani sono perfino riusciti a far sospendere tutti i finanziamenti statali per l'illuminazione a basso consumo.
I cinesi sono più sensibili all'ambiente degli americani? Certo sono più lungimiranti: in futuro, quando sette miliardi, di persone potranno accedere all'illuminazione il costo energetico sarà proibitivo. ■■
di LORETTA NAPOLEONI da venerdi di repubblica 18 novembre 2001