giovedì 17 novembre 2011

il cane

A chi è solo, Dio dona un cane. Il cane è la virtù che, non potendo farsi  uomo, si è fatta animale. Passeggio di domenica lungo i viali del Pincio: è un rincorrersi di cani che ritornano ciascuno dal proprio padrone rivolgendogli il loro muso umido, segno di dedizione. Mi attraversa la mente la frase che ricordo di aver letto in uno scritto di Victor Hugo. In verità io amo i gatti e, quando visito le mie sorelle, sento la stessa emozione che confessava Montaigne nel suo castello solitario: «Quando gioco con la mia gatta, non so se è lei a divertirsi di più con me o io a divertirmi di più con lei». «Solo come un cane», si dice. In realtà,   solitari sono gli uomini e le donne, nell'anonimato dei condomini, nelle domeniche vuote, nelle folle indifferenti. Per molti non c'è nessun amico accanto. C'è però, forse, un cane che è l'amicizia fatta animale. È pur sempre un dono divino, come per il Lazzaro della parabola evangelica del ricco epulone: «Èrano i cani che venivano a leccare le sue piaghe».

BREVIARIO
di Gianfranco Ravasi , domenica sole 24 ore, 2 ottobre 2011