lunedì 8 novembre 2010

il salto di motivazione

A una domanda (Repubblica di ieri) sulla inspiegabile presenza dell'igienista mentale Nicole Minetti nelle sue liste in Regione, il governatore Formigoni dà questa sensazionale risposta: «In questa fase complicata per il Paese bisogna fare un salto di motivazione». Leggendola ho avuto un moto di ammirazione: credo di avere anche fatto "ooooh!" con la bocca.
Diciamo la verità: uno normale—volevo dire, uno qualunque —non sarebbe mai in grado. Di fronte a una domanda imbarazzante, di quelle che nella vita capitano, ognuno di noi si difende come può .Nega, glissa, finge di avere un impegno improvviso, simula un malore,dà la colpa alla suocera,ammette e si scusa, scoppia in lacrime, contrattacca furibondo, mente, tenta di corrompere l'interlocutore con una bottiglia di barolo pur di farlo tacere. Qualunque cosa, insomma, perché la natura umana è vulnerabile, e ribelle alle responsabilità. Formigoni no. Formigoni rimanda alla necessità di un " salto di motivazione", schiudendo così a ciascuno di noi inedite possibilità nell'arte dell'auto-assoluzione.Di qui in poi,qualunque cazzata abbiate fatto,rispondete che, effettivamente, ci vorrebbe un salto di motivazione. Vedrete che il vostro accusatore, disorientato, non saprà più cosa aggiungere.

Michele Serra, repubblica, 7 novembre 2010