lunedì 29 novembre 2010

Fazio/Saviano e i contraddittorii

In merito al bel programma di Saviano, riporto un mio sintetico intervento in un altro blog

Non sono d'accordo al fatto che si debbano permettere contraddittori. La visione di un programma (né tantomeno della TV) non è obbligatoria, quindi ognuno può scegliersi il programma che gli pare, che deve avere autonomia di scaletta. Se il programma è fatto bene, i cittadini lo guarderanno e apprezzeranno. In caso contrario, vedranno altro. Vespa farà una trasmissione per dare spazio ai "pro mantenimento in simil vita"? Se avrò voglia di guardarla, bene; altrimenti, farò altro. Il problema è per chi, anche televisivamente, non ha diritto di scelta. Ad esempio, nelle case di riposo, dove il canale lo decide spesso la suora di turno. Ma alle 21.00, sono già tutti a nanna. Vivere è un diritto, non un dovere. Soffrire, per chi sente ciò come un valore religioso, può essere un diritto. Ma soffrire non può essere un dovere.

greg