Qualcuno vorrebbe salutare con un botto catartico il 2011 e la nera crisi che lo ha caratterizzato. Non si può. Non a Brescia. Botti vietati da un'ordinanza comunale. Accendere una miccia
per strada o sui balconi può costare caro: 130 euro. E ci saranno pure vigili urbani che a mezzanotte scorrazzeranno per il centro e la periferia a caccia dei trasgressori. Il Comune di Brescia e la Polizia locale ricordano che, a salvaguardia della sicurezza e del decoro del territorio comunale, «E' vietato accendere polveri, liquidi infiammabili o fuochi o mortaretti, petardi e simili nelle strade, giardini pubblici, zone boschive o in qualsiasi luogo pubblico; è altresì vietato lanciare gli stessi nei raccoglitori di rifiuti del servizio di nettezza urbana». Il divieto è contenuto nell’articolo 7 del Regolamento di Polizia urbana, approvato dal Consiglio comunale nel giugno del 2009. Se in altre città italiane stanno quindi arrivando in questi giorni ordinanze anti-mortaretti, a Brescia l'ordinanza è presente già da due anni.
venerdì 30 dicembre 2011
Nessun futuro per questo modello economico
domenica 25 dicembre 2011
bici rubata? ecco il sito per te
un database delle bici rubate, i mercatini dei ricettatori....e altro
http://www.rubbici.it
http://www.rubbici.it
Il Mistero Del Natale - Paulo Coelho
Un uomo, chiamato Mogo, credeva che il Natale non avesse alcun senso. Secondo lui, la sera del 24 dicembre era la più triste dell'anno.
Molte persone realizzavano quanto erano sole o ricordavano una persona cara morta nei mesi precedenti.
Molte persone realizzavano quanto erano sole o ricordavano una persona cara morta nei mesi precedenti.
Il senso della vita nelle parole di Gesù
Eugenio Scalfari e il cardinale Martini ragionano sui nodi che stringono fede ed esistenza terrena. Due punti di vista partiti da premesse diverse cercano nella giustizia nella carità e nel perdono una prospettiva comune
In fondo ad un lungo corridoio una porta a vetri si apre su una piccola stanza dove scorre il tempo di Carlo Maria Martini, già arcivescovo di Milano, biblista, pastore di anime e di coscienze, cardinale di Santa Romana Chiesa. Siede su una poltrona accanto ad una finestra dalla quale si vedono un pezzo di cielo e un cipresso.
In fondo ad un lungo corridoio una porta a vetri si apre su una piccola stanza dove scorre il tempo di Carlo Maria Martini, già arcivescovo di Milano, biblista, pastore di anime e di coscienze, cardinale di Santa Romana Chiesa. Siede su una poltrona accanto ad una finestra dalla quale si vedono un pezzo di cielo e un cipresso.
venerdì 23 dicembre 2011
collezione d'arte Intesa San Paolo e Fondazione Cariplo
E' stata aperta al pubblico la collezione della fondazione cariplo - intesa san paolo, a Milano in Piazza Scala, ospitata nei palazzi anguissola antona traversi e palazzo brentani.
Il sole 24 di domenica 13 novembre le aveva dedicato un ampio servizio.
(nota: qualcuno si domanderà perchè spesso le segnalazioni sul blog tratte dal sole 24 ore le faccio con un pò di ritardo: è perchè ogni paio di mesi vado a rovistare nei vecchi numeri del sole che in ufficio probabilmente nessuno legge e, prima che vengano messi nel cassonetto carta, mi porto via gli inserti del sabato e della domenica).
Prima della visita alla mostra, è meglio dare un'occhiata al bel sito:
http://www.artgate-cariplo.it
mercoledì 21 dicembre 2011
Ecco la rivoluzione delle Grandi Opere
Dalla Salerno-Reggio alle rotaie del Nord: "Ecco la rivoluzione delle Grandi Opere"
Il decalogo del Wwf: poche regole e molto buon senso contro gli sprechi e il malgoverno dle territorio.
Non più Grandi Opere, progetti faraonici come il mitico Ponte sullo Stretto, ma piuttosto opere buone e giuste. Cioè necessarie, utili per i cittadini, sostenibili sul piano ambientale e finanziario.
A dieci anni dalla Legge Obiettivo, introdotta dal secondo governo Berlusconi a partire dal 2001, il bilancio è decisamente fallimentare. E perciò ora, mentre il governo Monti annuncia lo sblocco di 12,5 miliardi di euro (disponibili solo sulla carta) per le infrastrutture strategiche, il Wwf presenta un dettagliato dossier sullo stato dei lavori pubblici in Italia, compilando anche un decalogo e indicando le priorità: dalla difesa del suolo ai servizi ferroviari, in particolare nelle aree metropolitane e negli scali portuali.
Il decalogo del Wwf: poche regole e molto buon senso contro gli sprechi e il malgoverno dle territorio.
Non più Grandi Opere, progetti faraonici come il mitico Ponte sullo Stretto, ma piuttosto opere buone e giuste. Cioè necessarie, utili per i cittadini, sostenibili sul piano ambientale e finanziario.
A dieci anni dalla Legge Obiettivo, introdotta dal secondo governo Berlusconi a partire dal 2001, il bilancio è decisamente fallimentare. E perciò ora, mentre il governo Monti annuncia lo sblocco di 12,5 miliardi di euro (disponibili solo sulla carta) per le infrastrutture strategiche, il Wwf presenta un dettagliato dossier sullo stato dei lavori pubblici in Italia, compilando anche un decalogo e indicando le priorità: dalla difesa del suolo ai servizi ferroviari, in particolare nelle aree metropolitane e negli scali portuali.
lunedì 19 dicembre 2011
Regali di Natale..ai saveriani?
Come ogni anno, in questi giorni è aperta a Brescia presso i Saveriani una mostra dedicata ad un Paese straniero in difficoltà. Quest'anno si tratta del Bangla Desh.
Per finanziare l'attività dei missionari sono in vendita vari prodotti di artigianato di quel paese, tra i quali segnalo le "nocksi kanta" (che descrivo più sotto). Sempre presso i Saveriani c'è una bella libreria!
I Saveriani si trovano in Via Piamarta, vicino al Museo di santa Giulia, salendo verso il Castello.
Per finanziare l'attività dei missionari sono in vendita vari prodotti di artigianato di quel paese, tra i quali segnalo le "nocksi kanta" (che descrivo più sotto). Sempre presso i Saveriani c'è una bella libreria!
I Saveriani si trovano in Via Piamarta, vicino al Museo di santa Giulia, salendo verso il Castello.
domenica 18 dicembre 2011
Ian Stephenson & Co -irish music a Tesserete
Ho avuto l'occasione di partecipare la
settimana scorsa a Tesserete, paesino vicino a Lugano, ad una tre
giorni di stages di musica irlandese organizzata da una associazione
locale. Simpatica l'atmosfera, molto bravi i docenti, belle e
coinvolgenti le session che si svolgevano in un vero pub
irlandese nel paese.
E' stato per me bello ma impegnativo
perchè mi ero iscritto al corso avanzato di chitarra con Ian
Stephenson, e avevo scoperto solo la settimana prima che lui
insegnava con l'accordatura DADGAD, (la chitarra diventa un altro
strumento). Inoltre il corso era rigidamente in inglese.
Molto bravo e simpatico Ian, che suona
anche il melodeon. Molto belle le armonizzazioni dei pezzi, quando ha
detto, per un brano tradizionale irlandese, “qui ci mettiamo
qualche accordo jazzato stile Steely Dan” la mia ammirazione è
cresciuta di 1000 punti!! Ho acquistato da lui due cd, di cui segnalo
il recentissimo e bellissimo “Line Up”. Molto interessante anche
l'altro, con il gruppo Baltic Crossing “Firetour”.
Il suo sito è www.ianstephenson.me
ecco un video da una delle serate:
di seguito la lista dei docenti al
corso.
che bello il periodo 1971-1973
Ieri sera mi sono riascoltato, dopo
qualche decennio, “Aquiring the Taste”, secondo album dei Gentle
Giant, del 1971 (quaranta anni fa!). Che meraviglia, ancora.
E mi sono detto: quanto sono stato
fortunato, ad avere vissuto con intensità quel periodo musicale che
ha avuto il suo periodo d'oro del 1971 al 1973, un anno incredibile.
Certo, a quell'epoca si era giovani
(nel 1971 avevo18 anni), ma in quel tempo per chi era appassionato di
musica era una vera gioia per le orecchie.
Basti ricordare alcune delle meraviglie
uscite in quegli anni:
sabato 17 dicembre 2011
mercoledì 14 dicembre 2011
NIL28 e lab creativi a Milano
Sempre da "La repubblica delle donne", interessante questa iniziativa...vedi soprattutto in coda la sintesi "cosa vuole il NIL28?"
giorgio gregori
---
La città siamo noi
LAB CREATIVI/2 Hanno messo la loro competenza al servizio del quartiere milanese dove abitano. Intorno a via Tertulliano molti si stanno impegnando per la qualità nella vita. E per provare a realizzare sogni: low cost e sostenibili
di Laura Traldi
I loro diciotto anni
Ho scoperto che alla pagina http://d.repubblica.it/dmemory si può trovare l'archivio degli articoli de "la repubblica delle donne". Utilissimo (almeno per me).
e così posso fare il copia-incolla di questo articolino pubblicato sul numero del 10 dicembre 2011, interviste ai ragazzi d'oggi (le più veramente deprimenti).
g
--
I loro diciotto anni di Dario Cresto-Dina
I miei 18 anni sono il rapimento Moro, Cabrini ai mondiali d'Argentina, Fausto e Iaio, Ufo Robot.
I loro saranno la primavera araba, lo tsunami giapponese, la morte di Bin Laden, Amy Winehouse e Steve Jobs, The Walking Dead piratato sul Web.
e così posso fare il copia-incolla di questo articolino pubblicato sul numero del 10 dicembre 2011, interviste ai ragazzi d'oggi (le più veramente deprimenti).
g
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I loro diciotto anni di Dario Cresto-Dina
I miei 18 anni sono il rapimento Moro, Cabrini ai mondiali d'Argentina, Fausto e Iaio, Ufo Robot.
I loro saranno la primavera araba, lo tsunami giapponese, la morte di Bin Laden, Amy Winehouse e Steve Jobs, The Walking Dead piratato sul Web.
Mangiare o non mangiare il cane
Mangiare o non mangiare il cane: la Cina si divide, tra residui di colonialismo dietetico e voglia di sicurezza culturale
Piccole storie (non solo) cinesi solo
di GIAMPAOLO VISETTI
I cinesi hanno un dubbio: i cani si possono continuare a mangiare, oppure è meglio rassegnarsi a tenerseli vivi, per non sentirsi soli? In Cina, quando si parla di carne, non si scherza. Qui poi entra in gioco la tradizione, perfino la cultura, e la questione diventa di stato. Inutile fare gli impressionabili: in Asia i cani sono sempre stati cibo, e una cucina ritmata dalle carestie ha appreso il rispetto delle proteine. Per i turisti prigionieri delle fotografie, l'attrazione è irresistibile.
Piccole storie (non solo) cinesi solo
di GIAMPAOLO VISETTI
I cinesi hanno un dubbio: i cani si possono continuare a mangiare, oppure è meglio rassegnarsi a tenerseli vivi, per non sentirsi soli? In Cina, quando si parla di carne, non si scherza. Qui poi entra in gioco la tradizione, perfino la cultura, e la questione diventa di stato. Inutile fare gli impressionabili: in Asia i cani sono sempre stati cibo, e una cucina ritmata dalle carestie ha appreso il rispetto delle proteine. Per i turisti prigionieri delle fotografie, l'attrazione è irresistibile.
mercoledì 7 dicembre 2011
Il part time prima della pensione
di Giorgio Gregori
IL PART TIME PRIMA DELLA PENSIONE
La
manovra sulle pensioni comporta da un lato l'aumento dell'età di
pensionamento, dall'altro l'omogeneizzazione del sistema di calcolo ,
che sarà per tutti in base ai contributi versati.
Il
primo commento che si sente dire è:”Mi tocca lavorare fino alla
morte: come si fa a godersi poi la pensione a 67-70 anni?”.
È
vero che l'età di sopravvivenza si è allungata. Ma vivere non è la
stessa cosa che sopravvivere: a 70 anni non si hanno le stesse
energie di quando se ne avevano 57/60, e vegetare dagli 80 in su,
magari in una casa di riposo, non è certo vita.
intoccabili evasori
di Vincenzo Visco 06.12.2011 da www.lavoce.info
La lotta all'evasione
fiscale sembrava essere un punto centrale del programma del nuovo
governo. Invece, dalle misure varate emerge continuità con il recente
passato. Perché si continua a ritenere che il fenomeno si combatte con
gli accertamenti, non con la deterrenza e la promozione sistematica
dell'adempimento spontaneo. Si è rinunciato alla creazione di una rete
di informazioni, generalizzata e onnicomprensiva, per conoscere la
situazione patrimoniale complessiva di ciascun contribuente.
Nel programma del nuovo governo la lotta all'evasione fiscale
sembrava essere un punto centrale, caratterizzante. Guardando i
provvedimenti effettivamente varati, così non sembra, così non è.
lunedì 5 dicembre 2011
indipendenza della padania
di Giorgio Gregori
Uno vede una bella tedeschina e le dice: "mi sono stufato di stare con mia moglie che mi svuota il portafoglio, ho deciso di venire con te".
Ma la tedeschina gli potrebbe dire: " ma chi ti vuole? sei mezzo rimbambito, puzzi scatarri e scoreggi, hai un mucchio di debiti e dovrei mantenere pure tuo figlio che è un pò ritardato. Per non parlare dei tuoi amici e parenti, buoni solo per farti compagnia nelle serate vino e spiedo".
"E pure quella che dici di essere casa tua (tua si fa per dire..) non esiste nelle mappe catastali e non si sa dove comincia, dove finisce e con chi confina".
Si potrebbe commentare così, messa così sul ridere - ma non troppo - la notizia della volontà leghista di entrare a fare parte, come "Padania", della Svizzera e dell'Austria.
Ma diventa veramente infame se si pensa a quanti sacrifici e quanti morti, dal risorgimento alla prima guerra mondiale, è costata l'unità d'Italia, la difesa dei nostri confini, l'affrancarsi dai vari domini stranieri.
Che ne pensano gli alpini delle valli bresciane e bergamasche?
Uno vede una bella tedeschina e le dice: "mi sono stufato di stare con mia moglie che mi svuota il portafoglio, ho deciso di venire con te".
Ma la tedeschina gli potrebbe dire: " ma chi ti vuole? sei mezzo rimbambito, puzzi scatarri e scoreggi, hai un mucchio di debiti e dovrei mantenere pure tuo figlio che è un pò ritardato. Per non parlare dei tuoi amici e parenti, buoni solo per farti compagnia nelle serate vino e spiedo".
"E pure quella che dici di essere casa tua (tua si fa per dire..) non esiste nelle mappe catastali e non si sa dove comincia, dove finisce e con chi confina".
Si potrebbe commentare così, messa così sul ridere - ma non troppo - la notizia della volontà leghista di entrare a fare parte, come "Padania", della Svizzera e dell'Austria.
Ma diventa veramente infame se si pensa a quanti sacrifici e quanti morti, dal risorgimento alla prima guerra mondiale, è costata l'unità d'Italia, la difesa dei nostri confini, l'affrancarsi dai vari domini stranieri.
Che ne pensano gli alpini delle valli bresciane e bergamasche?
domenica 4 dicembre 2011
Auto q.b. - Crepuscolo di un mito
di
Laura Piccinini
Repubblica
delle donne 3 dicembre 2011
1
Mettiamola così, l'auto, o come la chiamiamo in genere, la macchina,
non sarà più la prima cosa che ti viene in mente per spostarti da A
a B. Prendere la patente per un diciottenne non è più quel
pensiero unico (rito di iniziazione) che era una volta. Ma non è
mica la fine dell'automobile, solo quella del suo mito per come lo
conosciamo, "the world/as we know it", cantavano i R.E.M.
Del resto anche l'inglese Guardian ha
citato i Talking Heads per dire che guidare, tra i costi, l'ambiente,
il traffico, è in declino pure da loro: "On the Road to
Nowhere". E un newyorchese spatentato come Lorin Stein,
direttore della Paris Review, dice
che per capire come si muove il mondo bisogna ascoltare le
canzoni country: «All'inizio erano tutte sui treni, negli anni 60 e
70 i camion, poi gli aerei e adesso, con la disoccupazione che c'è
in giro, difficile che il protagonista sia automunito». È la crisi,
certo, ma se è arrivata è perché stavamo andando in folle guidati
da qualche furbo al volante.
Una modesta proposta per la caccia agli evasori
L'EX MOGLIE LO SA
Una modesta proposta per la caccia agli evasori: il fisco, come negli. Usa, butti un occhio sui divorzi.
Enrico Rampini, la repubblica delle donne, 3 dicembre 2011
Caro presidente, affidi la lotta all'evasione alle signore. È un modesto consiglio a Mario Monti, dagli Stati Uniti. Il nuovo premier italiano ha un gran bisogno di recuperare risorse per lo Stato. Ha promesso di farlo con equità. I suoi predecessori hanno fallito quasi sempre, nella lotta contro l'orrenda evasione fiscale italiana, un segno di inciviltà oltre che un crimine contro la società. Non hanno fallito solo quelli che probabilmente "volevano fallire", nel senso che pur senza dirlo proteggevano gli interessi di evasori grandi e piccoli. Hanno spesso deluso anche i governi di centro-sinistra, ottenendo risultati abbastanza modesti in questo campo. Sarebbe ora di guardare con più attenzione alle ricette usate nei paesi dove l'evasione fiscale è minima, rispetto agli standard italiani. Ecco perciò una modesta proposta americana: mettete in comunicazione fra loro gii uffici del fisco e i tribunali che si occupano dei divorzi.
Una modesta proposta per la caccia agli evasori: il fisco, come negli. Usa, butti un occhio sui divorzi.
Enrico Rampini, la repubblica delle donne, 3 dicembre 2011
Caro presidente, affidi la lotta all'evasione alle signore. È un modesto consiglio a Mario Monti, dagli Stati Uniti. Il nuovo premier italiano ha un gran bisogno di recuperare risorse per lo Stato. Ha promesso di farlo con equità. I suoi predecessori hanno fallito quasi sempre, nella lotta contro l'orrenda evasione fiscale italiana, un segno di inciviltà oltre che un crimine contro la società. Non hanno fallito solo quelli che probabilmente "volevano fallire", nel senso che pur senza dirlo proteggevano gli interessi di evasori grandi e piccoli. Hanno spesso deluso anche i governi di centro-sinistra, ottenendo risultati abbastanza modesti in questo campo. Sarebbe ora di guardare con più attenzione alle ricette usate nei paesi dove l'evasione fiscale è minima, rispetto agli standard italiani. Ecco perciò una modesta proposta americana: mettete in comunicazione fra loro gii uffici del fisco e i tribunali che si occupano dei divorzi.
sabato 3 dicembre 2011
Filosofi e mercato: registrazione degli incontri
Molto belli gli incontri che sis tanno svolgendo a Brescia su "filosofi e mercato".
Bello assistere di persona ed intervenire. Comunque, puoi ascoltare e scaricare l'audio da:
http://www.aclibresciane.it/eventi_scheda.asp?id=137
IL prossimo e ultimo appuntamento il giovedi 15 dicembre alle ore 18.00.
Bello assistere di persona ed intervenire. Comunque, puoi ascoltare e scaricare l'audio da:
http://www.aclibresciane.it/eventi_scheda.asp?id=137
IL prossimo e ultimo appuntamento il giovedi 15 dicembre alle ore 18.00.
venerdì 2 dicembre 2011
le liquidazioni d'oro
Il governo dovrebbe abolire le clausole relative alle indennità dei dirigenti statali licenziati prima di fine mandato per incapacità o altro. Questi personaggi sono spesso piazzati da qualche partito, indipendentemente dalle loro capacità, e oltre a prendere sostanziosissime prebende se li licenziano sono ancora più contenti! Abbiamo fulgidi esempi di gente che ha mandato in rovina ferrovie e altro, ed ha preso liquidazioni milionarie invece di essere preso a pedate con la richiesta di rifondere i danni.
Se uno viene lautamente pagato perchè ha delle "responsabilità", se manca al suo dovere deve assumersi l'onere di pagare i danni. Invece, cosa succede? Che dicono: "sono stato un incapace o un ladro? mi assumo le mie responsabilità, ossia mi dimetto (basta che mi paghiate una grossa liquidazione".
Praticamente, è come se un ladro venisse scoperto alla cassa del supermercato con il cappotto imbottito di refurtiva e allora la mettesse tutta nel cestello e dicesse alla cassiera "mi scusi, mi darebbe i soldi per il tram, che così vado subito a casa??"
La differenza tra Profumo e Guarguaglini è che uno dirigente privato (pagato dagli azionisti Unicredit) , l'altro è pubblico (pagato anche coi soldi miei!)
Se uno viene lautamente pagato perchè ha delle "responsabilità", se manca al suo dovere deve assumersi l'onere di pagare i danni. Invece, cosa succede? Che dicono: "sono stato un incapace o un ladro? mi assumo le mie responsabilità, ossia mi dimetto (basta che mi paghiate una grossa liquidazione".
Praticamente, è come se un ladro venisse scoperto alla cassa del supermercato con il cappotto imbottito di refurtiva e allora la mettesse tutta nel cestello e dicesse alla cassiera "mi scusi, mi darebbe i soldi per il tram, che così vado subito a casa??"
La differenza tra Profumo e Guarguaglini è che uno dirigente privato (pagato dagli azionisti Unicredit) , l'altro è pubblico (pagato anche coi soldi miei!)
Il maxidebito di Berlusconi
Che cosa resterà di Silvio Berlusconi? Qual è l’eredità che i suoi governi lasciano nei conti dello Stato e nell’economia italiana? Al di là dei giudizi di parte, sia negativi che positivi, che per lungo tempo (ora un po’ meno) hanno diviso l’opinione pubblica, i suoi esecutivi possono essere valutati anche in termini puramente numerici. E, si sa, almeno la matematica non è un’opinione.
Il numero più importante da tenere in mente è 546. Miliardi di euro. Ovvero l’incremento del debito pubblico causato dagli esecutivi del Cavaliere.
La favola del premier la "colpa" di Prodi nel concambio tra lira ed Euro
La favola del premier la "colpa" di Prodi nel concambio tra lira ed Euro
Prima di abbandonare Palazzo Chigi il 12 novembre, Berlusconi, alla conferenza stampa dopo il G20 di Cannes, oltre a dire che l’Italia non era in crisi, aveva attribuito la colpa delle difficoltà italiane anche al tasso di cambio euro/lira, e quindi al governo Prodi che lo gestì. Ancora una volta il Cavaliere dice bugie, in quanto il nostro expremier non sa o non vuole ricordare che il tasso di cambio euro/lira, pari a 1936,27, non era frutto di una decisione politica, bensì la soluzione di un’equazione matematica, richiesta dal fatto che i tassi di cambio tra le varie valute sostituite dall’euro (es. euro/lire, euro/marchi tedeschi), messi in rapporto tra loro (es. euro/lire : euro/marchi tedeschi), dovessero mantenere i rapporti esistenti tra loro prima dell’avvento della nuova moneta, che, è bene sottolinearlo, erano decisi dal mercato e non dagli Stati. Infatti, se si mette a rapporto 1936,27 (tasso euro/lira) con 1,95583 (tasso euro/marco tedesco) il risultato è 990, ovvero il tasso di cambio marco/lire. Allo stesso modo, se si divide 1936,27 con 6,55957 (tasso euro/franco francese), viene 295, ossia il tasso franco/lire. In altre parole non poteva succedere che gli italiani, dando indietro le lire, prendessero in cambio molti euro, mentre i tedeschi, consegnando i loro beneamati marchi, ottenessero pochi euro. Dunque il tasso di cambio euro/lire non poteva essere diverso, con buona pace di Berlusconi. (m.d.p.)
Repubblica affari e Finanza, 28 Novembre 2011
Prima di abbandonare Palazzo Chigi il 12 novembre, Berlusconi, alla conferenza stampa dopo il G20 di Cannes, oltre a dire che l’Italia non era in crisi, aveva attribuito la colpa delle difficoltà italiane anche al tasso di cambio euro/lira, e quindi al governo Prodi che lo gestì. Ancora una volta il Cavaliere dice bugie, in quanto il nostro expremier non sa o non vuole ricordare che il tasso di cambio euro/lira, pari a 1936,27, non era frutto di una decisione politica, bensì la soluzione di un’equazione matematica, richiesta dal fatto che i tassi di cambio tra le varie valute sostituite dall’euro (es. euro/lire, euro/marchi tedeschi), messi in rapporto tra loro (es. euro/lire : euro/marchi tedeschi), dovessero mantenere i rapporti esistenti tra loro prima dell’avvento della nuova moneta, che, è bene sottolinearlo, erano decisi dal mercato e non dagli Stati. Infatti, se si mette a rapporto 1936,27 (tasso euro/lira) con 1,95583 (tasso euro/marco tedesco) il risultato è 990, ovvero il tasso di cambio marco/lire. Allo stesso modo, se si divide 1936,27 con 6,55957 (tasso euro/franco francese), viene 295, ossia il tasso franco/lire. In altre parole non poteva succedere che gli italiani, dando indietro le lire, prendessero in cambio molti euro, mentre i tedeschi, consegnando i loro beneamati marchi, ottenessero pochi euro. Dunque il tasso di cambio euro/lire non poteva essere diverso, con buona pace di Berlusconi. (m.d.p.)
Repubblica affari e Finanza, 28 Novembre 2011
L'oleodotto xl di extra large ci sono solo le polemiche
La definisce "uno spartiacque nella politica americana", il columnist del Wall Street Journal Daniel Henninger. Si tratta della decisione di Barack Obama di rinviare la costruzione del Keystone XL Pipeline, il maxioleodotto (XL sta proprio per "extralarge") che doveva trasportare negli Stati Uniti il nuovo petrolio estratto dalle "sabbie bituminose" del Canada.
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