mercoledì 2 settembre 2009

Data base europeo per le buone pratiche eco

C'è un altro modo di combattere i problemi climatici a prezzi più bassi e più velocemente: puntare sulle microenergie e l'uso efficiente dell'energia. (Amory Levins, fisico ed esperto energetico) Città da ripensare.
Soprattutto in chiave ambientale. L'ultimo rapporto dell'Agenzia Europea dell'Ambiente è pieno di spunti positivi. Certo in un panorama indubbiamente difficile come quello dettato dai cambiamenti climatici e dagli effetti che possono avere soprattutto sulle aree prospicienti la costa, con incremento delle alluvioni e innalzamento del livello dei mari.
L'Agenzia ha così lanciato una piattaforma per lo scambio delle buone pratiche: entro l'autunno vedrà la luce l'European Union Clearing House Mechanism dove le autorità locali si scambieranno le informazioni sulle soluzioni messe in atto per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, particolarmente dannose anche dal punto di vista economico.
Tra le buone pratiche finiranno quasi sicuramente le attività di audit energetico effettuate dai comuni lombardi con il sostegno della Fondazione Cariplo. Grazie a questo importante lavoro di analisi dei consumi energetici degli edifici pubblici oggi esiste un sito Internet {www.webgis.fondazionecariplo.it) dove sono consultabili le informazioni sui consumi relativi a circa 2.400 edifici e un approfondimento sugli interventi (oltre 2.300} di efficienza energetica suggeriti per 700 edifici.
La banca dati utilizza un applicativo che consente dì localizzare e visualizzare gli edifici sul territorio: se si intervenisse sarebbe possibile ridurre del 30-35% la bolletta energetica e tagliare le emissioni di oltre 25mila tonnellate di C02. In autunno troveremo quindi diversi comuni impegnati a fare il cappotto alle scuole invece che a realizzare nuove rotatorie mentre l'Associazione dei comuni italiani si è impegnata a diffondere le procedure per poter acquisire i dati indispensabili a valutare e decidere gli investimenti per ridurre la bolletta energetica e quella ambientale.

di Andrea Di Stefano REPUBBLICA DELLE DONNE 29 agosto 2009