sabato 8 maggio 2010

Camera semivuota sulla crisi greca

Gli assenti, li dovremmo mandare tutti a casa a pedate nel culo!
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Roma sbadiglia mentre Atene brucia
Camera semivuota sulla crisi greca
Poche decine di deputati al dibattito. Il Pd attacca: «C'erano solo due esponenti della Lega e 5-6 del Pdl»

ROMA - La crisi greca e le possibili ripercussioni sugli altri Paesi europei non appassionano più di tanto i deputati italiani. Mentre Atene brucia, insomma, Roma sbadiglia. Erano infatti poche decine i parlamentari presenti al dibattito alla Camera e durante l'intervento del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Un confronto iniziato con meno di venti deputati in aula e culminato con circa 70. A «brillare» sono le assenze soprattutto della maggioranza. Due soli deputati della Lega, ben pochi del Pdl, qualcuno in più sui banchi del Pd.

LE REAZIONI - Il deputato democratico Francesco Boccia,coordinatore delle commissioni economiche del gruppo, non ci sta a far passare come generalizzata l'assenza dei parlamentari al dibattito. «Chiunque ha osservato l'aula ha potuto notare la presenza di soli 2 deputati della Lega, 5-6 del Pdl per quanto riguarda la maggioranza. Non è possibile alcun paragone con le presenze dell'opposizione, in particolare il Pd che era presente con oltre 70 deputati». «Sono choccato dalle presenze, anzi dalle assenze in aula durante le comunicazioni di Tremonti sulla crisi della Grecia» dice Matteo Colaninno, responsabile Finanzia internazionale del Pd, parlando in Transatlantico con i cronisti subito dopo il dibattito. «Ho contato al massimo 11 deputati del Pdl - racconta l'esponente del Pd - due della Lega, undici dell'Udc, tre dell'Idv e 38 del Pd. E in aula c'era il ministro dell'Economia che riferiva della crisi greca, cioè una cosa gravissima che riguarda noi. E pensare che si parla di centralità del Parlamento! Vuol dire che non c'è consapevolezza di quello che accade». Nel corso dell'informativa del ministro Tremonti sulla crisi in Grecia e nella successiva replica affidata per l'Udc all'onorevole Ferdinando Adornato,«erano nove gli esponenti del gruppo dell'Unione di Centro presenti nell'Aula di Montecitorio, tra cui il leader Pier Ferdinando Casini, il segretario Lorenzo Cesa, il presidente Rocco Buttiglione e il coordinatore della Costituente Savino Pezzotta»: è la puntualizzazione dell'ufficio stampa dell'Udc che fa chiarezza sulle cifre del gruppo di centro. «A fronte di una consistenza numerica di 39 deputati, l'Udc risultava quindi non certo al completo ma comunque uno dei partiti più presenti in un'Aula che vedeva gruppi rappresentati anche da due soli esponenti».

da repubblica, 6 maggio 2010