In democrazia, "purtroppo" il voto di un analfabeta ha valore uguale a quello di Umberto Eco.
Certa sinistra ha ancora il vizio di pensare che se in una riunione con 10 intellettuali 9 hanno la stessa idea, per estrapolazione il 90% dei cittadini sarà d'accordo con quelle 9.
Peccato che le cose non stanno proprio così, anche perchè in Italia siamo governati da chi è molto più vispo. Quando si parla di "conflitto di interessi" tra chi è al governo e chi domina l'informazione, si dimentica di andarne a verificare l'applicazione pratica verso il popolino. C'è chi dice che le elezioni siano lontane, chi dice siano vicine. . Io propendo per le elezioni vicine, stando all'accelerazione dello spiegamento sul campo di battaglia di tutte le armi disponibili. Vedi ad esempio questo articolo.
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Silvio da Signorini un'idea pop-politica
Una sortita calcolata per il premier per un certo pubblico "impolitico"
Per molti è stato il segnale di un probabile inizio di campagna elettorale: la sortita telefonica del premier a «Kalispera!», il late show di Alfonso Signorini nella seconda serata di Canale 5, ha senz'altro le caratteristiche di una calcolata sortita in perfetto stile pop-politico, con chiacchiere «leggere» ma dai pesanti effetti (la demolizione degli avversari, D'Alema e i «comunisti in cachemire»).
Calcolata perché «Kalispera!» si presenta come la migliore tribuna per raggiungere un certo pubblico «impolitico» (ovvero piuttosto refrattario ai dibattiti politici «seri» o «seriosi»). La vigilia della Befana erano attaccati al video tutti gli spettatori della sempre fortunata edizione di «Paperissima», oltre sei milioni di persone. Di queste 2.330.000 si sono fermate a seguire il duetto Signorini-Berlusconi, e il proseguo più d'intrattenimento.
Berlusconi sa bene che l'audience di «Kalispera!» è più interessante di quella di «Matrix» e di quella di Chiambretti. Anche per ragioni numeriche, dal momento che Signorini (19,3% di share in quattro puntate) pare funzionare meglio di Vinci (attestato quest'anno sul 15%) e di Pierino (anche lui fermo a una media del 15%). E poi perché Signorini è seguitissimo proprio da quel pubblico più desiderabile, perché più difficilmente raggiungibile con i canali tradizionali della politica: un'audience fatta di donne (quasi il 23% di share, contro il 15% fra i maschi), abbastanza giovani (quasi 25% fra 15 e 24 anni), con un'istruzione medio-bassa, più consistente al Centro-Sud. Dove naturalmente il «contenuto» (Berlusconi, nello specifico) s'adatta perfettamente - per la sua capacità di comunicare in maniera diretta e semplice - al «contenitore» (è immaginabile un duetto Signorini-D'Alema?).
da: www.corriere.it
Aldo Grasso
(In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia su dati Auditel)
10 gennaio 2011