Paulo Cohelo - Il cerchio della felicità in un grappolo d'uva
BRUNO Ferrero racconta che un giorno un agricoltore bussò vigorosamente alla porta del convento.
Q uando il fratello custode la aprì, l'agricoltore gli allungò uno splendido grappolo d'uva.
aro fratello custode, questa è l'uva più bella del mio vigneto. E sono venuto qui per dartela in dono".
"Grazie! La porterò immediatamente all'abate, che sarà contento della tua offerta". "No! L'ho portata per te".
"Per me?". Il fratello arrossì perché pensava di non meritare un dono così bello della natura.
"Sì!" Insistette l'agricoltore, "perché ogni volta che busso a questa porta, tu la apri. Quando avevo bisogno d'aiuto perché il raccolto era stato rovinato dalla siccità, tu mi hai dato un pezzo di pane e un bicchiere di vino tutti i giorni. Voglio che quel grappolo d'uva ti porti un po' dell'amore del sole, della bellezza della pioggia e del miracolo di Dio, perché Egli l'ha fatto crescere in modo meraviglioso".
Il fratello custode sistemò il grappolo d'uva davanti a sé e trascorse la mattinata ad ammirarlo, era veramente uno splendido grappolo d'uva. Per questo motivo, decise di offrirlo in dono all'abate, il quale lo aveva sempre esortato con parole di saggezza.
L'abate fu molto contento dell'uva, ricordandosi però che nel convento c'era un fratello malato, e pensò, "Gli darò il grappolo d'uva.
Chissà, forse porterà un po' di gioia nella sua vita".
E così fece. Tuttavia, l'uva non restò a lungo con il fratello malato, perché questi pensò, "Il fratello Cook si è preso cura di me per tanto tempo, nutrendomi con il cibo migliore. Sono certo che lo apprezzerà". Quando il fratello Cook gli portò il pasto all'ora di pranzo, lui gli diede il grappolo.
"È tuo", disse il fratello malato, "poiché sei sempre in contatto con i prodotti che la natura ci offre, saprai cosa farne di questa opera d'arte di Dio".
Il fratello Cook rimase affascinato dalla bellezza del grappolo e fece notare al suo assistente la perfezione di quell'uva. Talmente perfetta, pensò, che nessuno migliore del fratello sagrestano poteva apprezzarla; poiché era responsabile della custodia del Sacramento Benedetto ed era considerato un santo da molte persone nel monastero, sarebbe stato in grado di attribuire molto valore alla meraviglia della natura.
Il fratello, a sua volta, offrì l'uva a un giovane novizio, di modo che potesse capire che l'opera di Dio si trova nei dettagli più piccoli della Creazione. Quando il novizio lo ricevette, il suo cuore si riempì della Gloria del Signore, poiché non aveva mai visto un grappolo d'uva così bello. Nello stesso momento si ricordò della prima volta in cui arrivò al monastero e della persona che gli aveva aperto la porta; fu quel gesto che gli permise di accostarsi a quella comunità di persone che sapeva come giudicare i miracoli oggi.Poco prima del crepuscolo, portò il grappolo d'uva al fratello custode.
"Mangiala e gustala," disse. "Perché passi la maggior parte del tempo qui da solo e quest'uva ti renderà molto felice".
Il fratello custode capì che quel dono era destinato a rimanere con lui, così assaggiò ogni chicco d'uva di quel grappolo e dormì felicemente. Il cerchio si era chiuso - il cerchio della felicità e della gioia, che si estende sempre intorno alle persone generose. (traduzione di Licia Vighi) ©Paulo Coelho. Published by arrangements with Sant Jordi Asociados Agencia Literaria S. L. U., Barcelona. L'ultimo libro di Coelho è "Il manoscritto ritrovato ad Accra".
La Repubblica 24 dicembre 2012