C'è la notizia che la BCE & compagnia si stanno dando da fare per salvare le banche in difficoltà, quelle che si sono imbottite di titoli a rischio. Benissimo.
Ma dopo che le banche avranno incassato la (nostra) pecunia e magari provveduto a licenziare i bancari (cioè i dipendenti), oppure a non far loro rinnovare i contratti di lavoro, cosa succederà ai BANCHIERI, quelli che hanno dato gli ordini incauti di acuisto di titoli spazzatura? In America si sono trovati, passata la paura, ad incassare bonus milionari.
Succederà così anche da noi? Non sarebbe il caso invece di fagli fare il giro dell'universo a calci in c-u-l-o? Ah già, magari avranno fatto un contratto che prevede, in caso di licenziamento anticipato per scarso "rendimento", una superliquidazione.....
Ci si rende conto che mentre ci sono questi pseudo-manager che intascano milioni, c'è gente che muore sepolta in uno scantinato mentre lavora - in nero - a 4 euro l'ora? Che tradotto significa che per mangiarsi una pizza dovevano lavorare due ore, un'ora poi per una birra, mezz'ora per il coperto.....
g.
BlueTG.it - venerdì, 8 aprile 2011 - 10:15
Tornano i bonus per i signori del
denaro a Wall Street e che bonus: Jamie Dimon, numero uno di Jp Morgan
& Chase, ha portato a casa un pacchetto retributivo di 23 milioni di
dollari per il 2010, in crescita del 51% rispetto all'anno precedente,
superando ampiamente il suo collega a capo di Goldman Sachs Group (TLO:
GS-U.TI -
notizie) , Lloyd Blankfein, che si è dovuto “accontentare” di 19 milioni di dollari e John Stumpf, Ceo di Wells Fargo (Dusseldorf:
NWT.DU -
notizie) , che ha guadagnato “appena” 17,5 milioni di dollari.
In tutti i casi il ritorno ai bonus ha fatto lievitare i compensi dei
banchieri, mentre sembra che non sarà così per il numero uno di Morgan
Stanley (EUREX:
DWDF.EX -
notizie)
, James Gorman, che secondo l'agenzia Bloomberg non dovrebbe riuscire a
spuntare più dei 15,1 milioni di dollari ricevuti per il 2009. (l.s.)