giovedì 8 aprile 2010

auto elettriche: esordio pubblico a Brescia

L'esordio pubblico delle auto elettriche 60 in prova a Milano e Brescia da giugno.
Auto che si ricaricano alla centralina elettrica e tariffa flat sul modello della telefonia. Partirà a giugno e durerà un anno il progetto E-Moving promosso da Renault-Nissan e dalla multiutility A2A. L' iniziativa pilota si svolgerà a Milano e Brescia coinvolgendo 60 veicoli a zero emissioni, pronti per essere ricaricati nelle 270 centraline, di cui 150 in luoghi pubblici come strade e parcheggi e il resto nei parcheggi condominiali e aziendali, che verranno rese disponibili nei prossimi mesi.

Due i modelli a disposizione delle aziende e degli enti pubblici che parteciperanno alla sperimentazione: il Kangoo Express Z. E., furgonetta destinata ad un uso professionale, e la Fluence Z. E., berlina familiare per un utilizzo sia privato che professionale. 

L' obiettivo della casa automobilistica è di testare il funzionamento dei veicoli elettrici nel capoluogo lombardo per poi estendere l' iniziativa ad altri grandi centri italiani alle prese con il dramma dell' inquinamento. Del resto, lo stesso presidente di Renault Italia Jacques Bousquet, presentando l' iniziativa, ha spiegato: «Il nostro obiettivo è di promuovere una mobilità sostenibile per tutti, rendendo l' auto elettrica disponibile e accessibile alla più ampia clientela possibile. Non, quindi, un prodotto di nicchia, ma un prodotto destinato a una larga diffusione sul mercato». 
Al di là della rete di ricarica, infatti, la novità dovrà fare i conti con altri elementi decisivi: i processi e le soluzioni commerciali connessi alla vendita o al leasing dei veicoli elettrici, la reazione degli utenti di fronte a una soluzione che non ha precedenti nel nostro paese, la fornitura di energia elettrica per l' alimentazione dei veicoli e i sistemi di fatturazione ad essa collegata, la gestione delle batterie e la manutenzione dei veicoli elettrici. Due le modalità di rifornimento previste: una standard su una presa da 220 V 10A o 16A, che consentirà di ricaricare la batteria in un tempo compreso tra sei e otto ore; l' altra rapida con una presa da 400 V, da 32A a 63A per una ricarica in tempi brevi, tra i 20 e i 30 minuti, in funzione dell' amperaggio erogato. In linea con lo spirito ecologico dell' iniziativa, l' energia arriverà in buona parte da fonti rinnovabili. Prevista una tariffa flat per tutta la durata della sperimentazione, con la possibilità di effettuare il pieno di elettricità senza limiti e la previsione, nell' ipotesi di una percorrenza media annua di 15mila chilometri, di dimezzare la spesa rispetto al gasolio. 
La scarsa diffusione di centraline per la ricarica e la mancanza di incentivi pubblici al settore sono stati fin qui i principali freni alla diffusione delle automobili elettriche nella Penisola. 
A metà gennaio la Camera ha approvato una mozione che impegna il governo a cofinanziare fino al 50% lo sviluppo di reti di ricarica per i veicoli elettrici con l' obiettivo di realizzare un sistema di ricarica, a partire dalle aree urbane, applicabile estensivamente sia nell' ambito del trasporto privato, sia in quello pubblico. 
Resta da capire quanto sia percorribile questa strada, considerato che ogni colonnina di ricarica costa intorno ai 1.200-1.500 euro. Prezzi che, comunque, potranno scendere con i progressi della tecnologia e una diffusione di massa di questi strumenti. 
Per i prossimi mesi sono attesi passi in avanti anche tra gli altri progetti avviati in Italia. Come a Roma, dove il Comune ha siglato un protocollo con l' Enel per la realizzazione e l' installazione di 150 nuove colonnine di ricarica, 100 pubbliche e 50 private. Mentre a Pisa, gli uffici tecnici del Comune e l' Enel progettano di avviare una rete di 100 centraline entro settembre. (l.d.o.)
Repubblica — 22 marzo 2010 pagina 42 sezione: AFFARI FINANZA