giovedì 16 agosto 2012

Stop alle Avemarie, perché non si possono cantare in chiesa.



Demenziale questa faccenda del divieto di cantare le AveMarie: quella di Gounod perché l’editore era ebreo, quella di Schubert perché bisogna cercare il peccato anche dove non c’è.

Vabbé, le chiese sono territorio di uno Stato Estero che oltre a non pagare l'IMU può mettere le regole che vuole al proprio interno, però questa faccenda del TESTO delle Ave Marie diventa ridicola quando si pensa che un bellissimo pezzo come Imagine di John Lennon è stato tranquillamente cantato davanti a Papa Wojtyla e che la Cisl di Brescia lo usa come musichetta per le attese telefoniche, dimostrando che l'inglese proprio l'hanno studiato pochino.......
Ecco la traduzione di Imagine, (vogliamo definirlo pezzo pacifista, socialista e ateo? Oppure un messaggio di pace, niente per cui uccidere o morire?) con in coda un articolino sulle avemaria tratto da www.corriere.it
 GG



Immagina non ci sia il paradiso
è facile se provi
nessun inferno sotto di noi
sopra solo il cielo
immagina che la gente
viva solo per l’oggi

Immagina non ci siano nazioni
non è difficile da fare
niente per cui uccidere e morire
e nessuna religione.
Immagina che tutti
vivano la loro vita in pace..

Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
spero che ti aggregherai anche tu un giorno
e il mondo vivrà in unità

Immagina un mondo senza la proprietà
mi chiedo se ci riesci
senza necessità di avidità o rabbia
una fratellanza tra gli uomini
immagina tutta le gente
condividere il mondo intero…

Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
spero che ti aggregherai anche tu un giorno
e il mondo vivrà in unità”.

John Lennon, Imagine - 3:01
Album: Imagine (1971)

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AVEMARIE PROIBITE - Al Bano è un testardo: aveva deciso di cantare l'Ave Maria di Gounod al matrimonio del suo amico Michele Placido e l'ha fatto, nonostante il divieto del parroco.
Il punto però non è Al Bano, ma il paradosso: è proibito cantare l'Ave Maria in chiesa!

LE VERSIONI - Certo, non tutte le avemarie, solo le due più belle e famose, cioè quella di Gounod e quella di Schubert. Leggiamo la motivazione in una circolare intitolata “Celebrare il Vangelo della Famiglia nelle Chiese di Puglia”, del 1994, a firma Luigi Papa, allora presidente della Conferenza episcopale pugliese e oggi Arcivescovo emerito a Taranto. L’Ave Maria di Schubert «…parla di due innamorati che convivono nel peccato…»; quella di Gounod «…rielabora un preludio di J.S. Bach sfruttato poi da un editore ebreo…».

AVE MARIA DI SCHUBERT - Ora, la musica dell’Ave Maria di Schubert era stata composta per un lied ispirato al poema “La signora del lago” di Sir Walter Scott. Il testo, in lingua tedesca, è l’invocazione di una giovane ragazza esiliata, costretta a vivere in una caverna, perché la Vergine metta fine alle sue sofferenze. Si compone di tre strofe che iniziano e finiscono con le parole ‘Ave Maria’. Per questo motivo, in seguito venne cantata con le testuali parole della preghiera, in lingua latina. Bollare il brano, perché in altri lieder dello stesso ciclo possa manifestarsi una convivenza peccaminosa della protagonista, mi sembra veramente, questo sì, peccaminoso.

AVE MARIA DI GOUNOD - Riguardo all’Ave Maria di Gounod, uomo profondamente cattolico, che fu a un passo dal prendere i voti, si trattava di una melodia per violino, accompagnata da un pianoforte che eseguiva il Preludio n°1 del Clavicembalo ben temperato di Bach; successivamente venne rielaborata per canto e orchestra, anche in questo caso col testo in latino della preghiera. E qui, gli unici che possono scandalizzarsi sono i cultori della musica di Bach, in questo brano umilmente ridotta ad accompagnamento (non rielaborata). Il fatto poi di vietarne l’esecuzione a un matrimonio in chiesa, perché uno dei musicisti era protestante e l’editore ebreo, mi sembra una fastidiosa manifestazione di integralismo, che mal si accorda col pensiero di Benedetto XVI: «…popoli di differenti fedi possano cooperare uno con l’altro per il bene della persona umana…» (dal messaggio inviato, il 3 agosto scorso, al Sacerdote Supremo del Tempio Buddista del Monte Hiei, in Giappone).

Testo in latino della preghiera:
Ave Maria
Gratia plena
Dominus tecum
Benedicta tu in mulieribus
Et benedictus fructus ventris tui Jesus
Sancta Maria
Mater dei
Ora pro nobis pecatoribus
Nunc et in hora mortis nostrae

Luigi Zuntini www.corriere.it