martedì 21 agosto 2012

COMBATTERE L'EVASIONE FISCALE E' POSSIBILE (volendo...)

La signora Elena si chiede perchè è dal 1973 che esistono le disposizioni in materia di fisco...inapplicate.
Se vogliamo fare la storia degli ultimi 20 anni (e con riflessi anche sul futuro) basta fare due conti:
si dice che gli evasori di un certo peso siano almeno il 10% della popolazione. 
Ipotizzando che gli evasori fiscali, nel loro interesse, votino per il mondo berlusconiano, visto che in Italia vota più o meno il 50% degli aventi diritto, questo 10% vale il doppio: il 20%. Un bello zoccolo duro, no?
Quello che non capisco è l'incapacità degli altri partiti di spiegare agli italiani onesti, ai lavoratori dipendenti, ai pensionati, che se questi ladri pagassero le tasse tutti staremmo meglio. Ma forse più o meno tutti, pur di danneggiare gli avversari, hanno deciso di delegare queste cose a Beppe Grillo, nel bene e nel male.
gg


Pochi giorni fa, mio figlio, studente all'università di Firenze, ma residente a Vibo Valentìa, ha ricevuto una raccomandata da parte della Guardia di Finanza di Firenze con la quale gli veniva richiesto di compilare un questionario
nel quale doveva indicare con precisione tutti i diversi immobili da lui occupati nel corso degli anni di università, a che tìtolo li aveva occupati (comodato gratuito,locazione,ecc.),il nome dei proprietari degli stessi immobili, il canone di locazione e l'eventuale presenza o meno di un regolare contratto. Lo scopo, del tutto meritorio, del questionario è abbastanza evidente: si tratta di far emergere gli eventuali affitti «in nero» e, di conseguenza, le relative evasioni fiscali. Quello che mi ha fatto pensare, piuttosto, è il fatto che nella richiesta si fa riferimento (cito testualmente) agli artìcoli 32, comma l,n.8bise33,comma3delDpr600/1973 e 51, comma 2 del Dpr 633/1972, in sostanza disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi.
Vale a dire che è dal 1973 che vigono disposizioni che permettono l'accertamento di eventuali evasioni, anche in materia di affitti, eppure non ho mai ricevuto prima richieste simili, né per me, che nel 1973 ero iscritta proprio all'università diFirenze, né, più tardi, per mia figlia, che ha frequentato l'università a Perugia negli anni 2000-2006, né, a quanto mi risulta, hanno mai ricevuto simili richiesteimieicoetanei,né i lorofigli. Dunque gli strumenti per combattere l'evasione li hanno sempre avuti ma non li hanno mai voluti utilizzare?
Elena Chiti


Faccio un paio di conti in tasca alle banche italiane finanziate con alcune centinaia di miliardi provenienti dalla Bce, non per senso di invidia nei loro confronti ma per far capire a quella mente sopraffina che ha appena consegnato la dichiarazione di guerra agli ambasciatori  dell'evasione  organizzata che forse ha sbagliato indirizzo. Con 300 miliardi in cassa le banche, grazie al meccanismo della creazione del denaro dal nulla, riescono ad erogare prestiti e mutui per somme anche 50 volte superiori. Grazie all'effetto combinato dei mutui alle stelle che succhiano un terzo dei redditi e il fattore di moltiplicazione gli utili delle banche dovrebbero schizzare verso l'alto. E con essi dovrebbero schizzare le tasse che le banche pagano. Traducendo in numeri comprensibili a tutti, i tassi dei mutui sono aumentati del 103% tolta la parte dei crediti in sofferenza gli utili bancari sono raddoppiati. Chiunque si mettesse di fronte ad un computer del ministero delle Finanze dovrebbe vedere un flusso di imposte che arrivano da quella fonte almeno doppia, aumento che dovrebbe rendere inutile nell'ordine: l'Imu, le addizionali sui carburanti l'aumento Iva e altro. A quanto pare non è accaduto.
Emma Scotti

dalle lettere a La repubblica, 19 agosto 2012