Chiara questa lettera del consigliere PD, relativa alle case di riposo bresciane e non solo. Chissà quanti pensionati bresciani si rendono conto di queste manovre, degli assurdi sprechi quali la rimozione della pensilina di Piazza Rovetta, del demenziale acquisto del terreno a Guidizzolo e di altre amenità sulle quali chissà chi ci ha guadagnato, non certo la cittadinanza...
Un consiglio al PD: trovate anche il sistema di farle sapere, queste cose, in tempo per le prossime elezioni. Trovare subito il tempo per ripulire, aggiornare, cancellare i vecchi siti e pagine web, inserire sul sito pdbrescia.it le lettere ai giornali e le varie iniziative locali (evidenziando meglio il ruolo del blog, ad esempio).
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LA
POLEMICA
Servizi
sociali - le scelte dell'ass. Maione
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Replico
alla lettera dell'assessore Maione del 13 agosto. Poche parole,
perché già da solo si contraddice e palesa le difficoltà che
incontra nella gestione di un settore così delicato come i
servizi sociali. Va tutto bene per Maione! Va tanto bene che le
assistenti sociali sono in agitazione e i cittadini si
lamentano.
Va
così bene che dal 2008 al 2012 jl bilancio dei servizi sociali
è passato da 54,6 a 40,4 milioni di euro. Un taglio secco del 25^%.
Un
record imbattibile.
Confermo:
la Giunta Paroli riduce i posti letto nelle Case di riposo. Ha
una sede sola, Maione, dove contestare la mia affermazione: il
Consiglio comunale. Faccia una documentata comunicazione;
spieghi perché
ha trasferito parte dell'assistenza domiciliare e dei posti
letto a Casa di Dio. Si difenda dall'accusa di vendere l'immobile che
ospita una Casa di riposo, solo per fare cassa. Per mettere in
equilibrio un bilancio fallimentare. Questi i dati che
l'assessore fa finta di non conoscere. O, peggio, non conosce.
Oggi
sono ospiti a Villa De Asmundis, Istituto Arvedi eVilla Elisa, 178
anziani. Decidendo di chiudere le prime due Rsa e di riunire
nella nuova gli anziani, il Comune perde 69 posti letto (21+48).
Nel
2006, per far fronte all'aumento delle richieste di ricovero e al
considerevole numero degli anziani fragili -soli, ultra
settantacinquenni con gravi patologie - la Giunta Corsini
ritenne prioritaria la realizzazione della nuova Rsa Arici-Sega, con
la previsione di 120 posti letto. A tale scopo in pochi mesi la
Fondazione Gnutti e l'ing.
Artemio Apollonio regalarono il progetto e il compianto assessore
Mario Venturini si adoperò per mettere a disposizione l'area a
San Polo, proprio accanto alla vecchia Casa di riposo
dismessa. Costo: 12 milioni di euro, una parte coperto da
finanziamento regionale, il resto con l'avanzo disponibile del
bilancio comunale. In questo modo la Fondazione Brescia Solidale
che ha in gestione le Case di riposo del Comune avrebbe potuto
contare su 73 posti in più (120-47 già ex Arici-Sega).
Di
questa realizzazione la Giunta Paroli non ha alcun merito. Anzi,
contesto a Maione il ritardo. L'appalto bandito nella
primavera del 2008, infatti, non ha ancora dato un risultato
concreto. Ma l'assessore ci tranquillizza, garantendo che i
lavori termineranno entro la fine marzo 2013. Ovviamente la settimana
prima delle elezioni! Maione si difende poi con due argomentazioni
abbastanza singolari e contraddittorie.
La
prima, vantando gli accordi con altre Rsa della Provincia, che
mettono a disposizione i loro posti letto liberi. Cioè
l'assessore, per colmare il taglio, ritiene corretto che i nostri
anziani trovino ricovero fuori città. Al tempo stesso
celebra la chiusura di Villa de Asmundis di Rivoltella del Garda,
perché
consente agli anziani finalmente di rientrare in città. E allora
perché non restare sul lago? In questi giorni d'estate così
suggestivo e fresco. O solo i ricchi possono permetterselo?
La
seconda, richiamando l'attenzione sull'accreditamento per la
copertura dei costi sanitari dei nuovi posti letto (dallo
stesso confermati in 73) che a Suo dire non ci sarebbe e sui costi in
generale delle nostre Rsa, in ragione del fatto che piccole Case di
riposo sono per Lui diseconomiche. A parte il fatto che tutti i
posti letto sono accreditati, vuoi perché la nuova Rsa è
costruita con finanziamento regionale, vuoi perché i posti ex
Arici-Sega non sono formalmente cancellati. Ma se lo fossero,
non è l'assessore Maione a vantare in ogni pubblica occasione
autorevoli amicizie regionali, tali da consentirgli
miracolistiche realizzazioni? La realtà, purtroppo, è la stessa del
Comune. Anche la Regione di Formigoni ordina di tagliare e
chiudere. Sul disagio e la sofferenza non si fanno tagli! La
differenza sta proprio qui: Maione ritiene di risparmiare 20 euro per
ogni posto letto di Villa De Asmundis. Io, no. Il servizio
sociale è una priorità!
Credo
che avrebbe dovuto evitare che si spendessero soldi pubblici per
amene feste e pranzi, per Miss Padania, per il torneo del Trota,
per la pensilina, per l'area nomadi di Guidizzolo, per una
inutile sede unica.
Questi
alcuni esempi, purtroppo irrecuperabili. Ma l'assessore può
ancora porre rimedio al catalogo di sprechi della Giunta Paroli,
prima di tagliare le Case di riposo.
Alzi
la voce in Giunta.
Eviti
che si spendano, per esempio, 3,5 milioni di euro per l'abbattimento
della torre Tintoretto.
È
la cifra che può colmare i tagli ai servizi sociali del 2012 ed
evitare, come annunciato dal sindaco, l'aumento dell'Imu. E tante
famiglie potrebbero continuare a godere di servizi e contributi.
Il juke box dell'ufficio di Maione suona «Bocca di Rosa» di De
André, della quale, in conclusione della sua lettera, mi dedica
un bel frammento. Per uno come Lui, di bocca buona, basta e avanza.
Fabio
Capra
Consigliere
Pd
Comune
di Brescia
lettere
al Giornale di Brescia , domenica 19 agosto 2012
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