mercoledì 22 agosto 2012

Brescia - servizi sociali - le scelte dell'Ass. Maione

Chiara questa lettera del consigliere PD, relativa alle case di riposo bresciane e non solo. Chissà quanti pensionati bresciani si rendono conto di queste manovre, degli assurdi sprechi quali la rimozione della pensilina di Piazza Rovetta, del demenziale acquisto del terreno a Guidizzolo e di altre amenità sulle quali chissà chi ci ha guadagnato, non certo la cittadinanza...

Un consiglio al PD: trovate anche il sistema di farle sapere, queste cose, in tempo per le prossime elezioni.  Trovare subito il tempo per ripulire, aggiornare, cancellare i vecchi siti e pagine web, inserire sul sito pdbrescia.it le lettere ai giornali e le varie iniziative locali (evidenziando meglio il ruolo del blog, ad esempio).
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LA POLEMICA
Servizi sociali - le scelte dell'ass. Maione

Replico alla lettera dell'assessore Maione del 13 agosto. Poche parole, perché già da solo si contraddice e pa­lesa le difficoltà che incontra nella ge­stione di un settore così delicato co­me i servizi sociali. Va tutto bene per Maione! Va tanto bene che le assisten­ti sociali sono in agitazione e i cittadini si lamentano.
Va così bene che dal 2008 al 2012 jl bilancio dei servizi so­ciali è passato da 54,6 a 40,4 milioni di euro. Un taglio secco del 25^%. Un re­cord imbattibile.
Confermo: la Giunta Paroli riduce i po­sti letto nelle Case di riposo. Ha una sede sola, Maione, dove contestare la mia affermazione: il Consiglio comu­nale. Faccia una documentata comunicazione; spieghi perché ha trasferi­to parte dell'assistenza domiciliare e dei posti letto a Casa di Dio. Si difenda dall'accusa di vendere l'immobile che ospita una Casa di riposo, solo per fare cassa. Per mettere in equili­brio un bilancio fallimentare. Questi i dati che l'assessore fa finta di non conoscere. O, peggio, non cono­sce.
Oggi sono ospiti a Villa De Asmundis, Istituto Arvedi eVilla Elisa, 178 an­ziani. Decidendo di chiudere le prime due Rsa e di riunire nella nuova gli an­ziani, il Comune perde 69 posti letto (21+48).
Nel 2006, per far fronte all'aumento delle richieste di ricovero e al conside­revole numero degli anziani fragili -soli, ultra settantacinquenni con gra­vi patologie - la Giunta Corsini ritenne prioritaria la realizzazione della nuova Rsa Arici-Sega, con la previsio­ne di 120 posti letto. A tale scopo in pochi mesi la Fondazione Gnutti e l'ing. Artemio Apollonio regalarono il progetto e il compianto assessore Ma­rio Venturini si adoperò per mettere a disposizione l'area a San Polo, pro­prio accanto alla vecchia Casa di ripo­so dismessa. Costo: 12 milioni di eu­ro, una parte coperto da finanziamento regionale, il resto con l'avanzo di­sponibile del bilancio comunale. In questo modo la Fondazione Bre­scia Solidale che ha in gestione le Ca­se di riposo del Comune avrebbe po­tuto contare su 73 posti in più (120-47 già ex Arici-Sega).
Di questa realizzazione la Giunta Pa­roli non ha alcun merito. Anzi, conte­sto a Maione il ritardo. L'appalto ban­dito nella primavera del 2008, infatti, non ha ancora dato un risultato con­creto. Ma l'assessore ci tranquillizza, garantendo che i lavori termineranno entro la fine marzo 2013. Ovviamente la settimana prima delle elezioni! Maione si difende poi con due argo­mentazioni abbastanza singolari e contraddittorie.
La prima, vantando gli accordi con al­tre Rsa della Provincia, che mettono a disposizione i loro posti letto liberi. Cioè l'assessore, per colmare il taglio, ritiene corretto che i nostri anziani tro­vino ricovero fuori città. Al tempo stesso celebra la chiusura di Villa de Asmundis di Rivoltella del Garda, per­ché consente agli anziani finalmente di rientrare in città. E allora perché non restare sul lago? In questi giorni d'estate così suggestivo e fresco. O so­lo i ricchi possono permetterselo?
La seconda, richiamando l'attenzio­ne sull'accreditamento per la copertu­ra dei costi sanitari dei nuovi posti let­to (dallo stesso confermati in 73) che a Suo dire non ci sarebbe e sui costi in generale delle nostre Rsa, in ragione del fatto che piccole Case di riposo so­no per Lui diseconomiche. A parte il fatto che tutti i posti letto sono accredi­tati, vuoi perché la nuova Rsa è costru­ita con finanziamento regionale, vuoi perché i posti ex Arici-Sega non sono formalmente cancellati. Ma se lo fos­sero, non è l'assessore Maione a vanta­re in ogni pubblica occasione autore­voli amicizie regionali, tali da consen­tirgli miracolistiche realizzazioni? La realtà, purtroppo, è la stessa del Co­mune. Anche la Regione di Formigo­ni ordina di tagliare e chiudere. Sul disagio e la sofferenza non si fan­no tagli! La differenza sta proprio qui: Maione ritiene di risparmiare 20 euro per ogni posto letto di Villa De Asmun­dis. Io, no. Il servizio sociale è una prio­rità!
Credo che avrebbe dovuto evitare che si spendessero soldi pubblici per ame­ne feste e pranzi, per Miss Padania, per il torneo del Trota, per la pensili­na, per l'area nomadi di Guidizzolo, per una inutile sede unica.
Questi al­cuni esempi, purtroppo irrecuperabi­li. Ma l'assessore può ancora porre ri­medio al catalogo di sprechi della Giunta Paroli, prima di tagliare le Ca­se di riposo.
Alzi la voce in Giunta.
Evi­ti che si spendano, per esempio, 3,5 milioni di euro per l'abbattimento del­la torre Tintoretto.
È la cifra che può colmare i tagli ai servizi sociali del 2012 ed evitare, come annunciato dal sindaco, l'aumento dell'Imu. E tante famiglie potrebbero continuare a go­dere di servizi e contributi. Il juke box dell'ufficio di Maione suo­na «Bocca di Rosa» di De André, della quale, in conclusione della sua lette­ra, mi dedica un bel frammento. Per uno come Lui, di bocca buona, basta e avanza.

Fabio Capra
Consigliere Pd
Comune di Brescia

lettere al Giornale di Brescia , domenica 19 agosto 2012

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