martedì 29 maggio 2012

Cemento tossico a base di ceneri


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Dagli inceneritori, alle nostre case
Cemento tossico a base di ceneri 
 
C\ sentiamo spesso ripetere la favola del­l'inceneritore che chiude il ciclo dei ri­fiuti, portando a zero lo scarto in uscita. Noi ribattiamo sempre come sia necessa­ria una discarica per le ceneri prodotte dall'incenerimento dei rifiuti (30% in pe­so).
Ma i sostenitori dei forni replicano così: "Le ceneri non verranno sistemate in qualche buco, anzi saranno un utile ingrediente per i cementifici durante la produzione di calcestruzzo". Il dubbio che non sia proprio così sempli­ce ci viene ogni volta che transitando dal­la tangenziale nord osserviamo i teloni verdi che nascondono 100 mila ton­nellate di ceneri del vecchio inceneri­tore, ancora senza destinatario. Una dislocazione "momentanea" di 11 anni...
L'utilizzo delle ceneri nei cementifici lo ab­biamo sempre visto come follia pura: I ri­fiuti che abbiamo fatto uscire dalle nostre case vi fanno ritorno in una forma ben più pericolosa.
Oggi è uscita una notizia che lo prova a chiare lettere: a Musestre, provincia di Treviso, è stata abbattuta una nuova abitazione a causa della scarsa qua­lità del cemento, risultato insufficiente­mente a reggere l'edificio. Vittima dell'accaduto la farmacista Elisa­betta Merloni, che si stava facendo co­struire casa dalla Cfr sas di Rizzo & C, che a sua volta aveva acquistato il cemento dalla Mac Beton spa.
Ben 5 perizie hanno evidenziato che il ce­mento usato, "magrone", era di qualità scadente a tal punto da costringere all'ab­battimento dell'edificio. L'avvocato Vincenzo Todaro ha chiesto un milione di danni a Cfr ed analogo provve­dimento verrà replicato nei confronti della Mac Beton.
"Ci troviamo di fronte" ha raccontato l'av­vocato "ad un caso simile a quello di San Giuliano, la scuola dove morirono 27 per­sone, delle quali la maggior parte bambi­ni".
Per fortuna la casa non era ancora abitata e si è potuto evitare la tragedia. Nel cemento erano presenti ceneri, diossine, metalli pesanti, sostanze tossico nocive che avrebbero dovuto essere smaltite in discariche speciali e che invece erano finite nei muri di quella casa. Se la casa non avesse cedu­to, la tragedia si sarebbe trasformata in un avvelenamento a lungo termine. Questo sarebbe il futuro a cui ci dovrem­mo abituare, con l'idea di smaltire le ce­neri dell'inceneritore dentro i cementifici, che arricchirebbero di mille virtù i cemen­ti per le case, le scuole, gli uffici degli ita­liani.
L'impatto ambientale delle ceneri dei pro­cessi di incenerimento è stato studiato a fondo, con risultati sconcertanti. Si riteneva infatti che le ceneri pesanti fossero (in seguito al processo termico ad alte temperature) inerti e stabili. Oggi invece si sa che il lisciviato delle ce­neri pesanti contiene, oltre che metalli pe­santi, anche composti organici tossici. Nelle ceneri pesanti e leggere prodotte da 5 inceneritori francesi nei primi anni del 2000, sono stati trovati composti organici in una concentrazione compresa tra 2 e 50 g/kg peso secco.
(Rendek E, Ducom G, Germain P. Asses-ment of MSWI bottom ash organic carbon behavior: A biophysicochemical approach. Chemosphere 2007;67:1582-1587) Studi più recenti, pubblicati nel 2006, hanno identificato nelle ceneri anche altri composti di interesse tossicologico, quali cloro-organici, trovati nelle ceneri di un in­ceneritore per rifiuti ospedalieri, in funzio­ne in Turchia, le cui concentrazioni, nelle ceneri pesanti (espresse come quantità di cloro organico) erano tra 0,014 e 1,879 mg/kg e nelle ceneri leggere tra 0,004 e 0,062 mg/kg.
(Durmusoglu E, Bakoglu M, Karademir A, Kirli L. Adsorbable Organic Halogens (AOXs) in Solid Residues from Hazardous and Clinica! Waste Incineration. J Environ Sci Health, Part A 2006;41:1699 - 1714.) Anche nelle ceneri leggere di un inceneri­tore operativo a Milano (dati pubblicati nel 2005) sono stati trovati cloro-organici: penta cloro benzene (31 ng/g), esacloro
benzene (34 ng/g), orto trifenil ben­zene (72 ng/g) e meta trifenil ben­zene (4.4 ng/g); questi composti sono stati trovati anche nei liscivia­ti, dopo test di lisciviazione con ac­qua di queste stesse ceneri leggere. Nelle ceneri pesanti prodotte da 4 inceneritori svedesi con forni a gri­glia sono stati trovati Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA). La somma dei 16 IPA, che l'Environmental Protection Agency consiglia di misurare, era a concentrazioni comprese tra 480 e 3.590 mg/kg di ceneri. Lo studio ecotossicologico più esteso è stato realizzato da Lapa et al. Ceneri pe­santi prodotte da 7 inceneritori (3 in Bel­gio, gli altri in Francia, Germania, Italia, e Regno Unito) sono state sottoposte a 5 di­versi test di ecotossicità. Tutti i campioni testati, tranne uno, sono stati classificati come ecotossici, in quanto almeno uno dei test biologici è risultato positivo con supe­ramento dei limiti stabiliti in precedenza. La domanda sorge spontanea: Qual'è la situazione delle nostre case? Sono co­struite con cemento "arricchito" di ceneri da inceneritori? I proprietari e gli abitanti di questi eventuali edifici ne sono al cor­rente?
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse
via Zaniboni 1 - 43126 Parma
La parte scientifica è tratta da: Impatti ambientali delle ceneri e dei resi­dui solidi prodotti dall'incenerimento di ri­fiuti urbani: rassegna bibliografica A cura di Federico Valerio - Istituto Nazio­nale ricerca sul Cancro, S.S. Chimica Am­bientale, Genova: http://gestionecorrettarifiuti.it/pdf/impatto-ceneri.pdf


Tera e Acqua Aprile-Maggio 2012