giovedì 16 febbraio 2012

l'ispettore del lavoro e l'esercito dei precari

Questa lettera è stata pubblicata qualche giorno fa nella rubrica delle lettere al direttore di Repubblica.
Una delle porcate del governo berlusconi è stata quella di depotenziare i controlli sulle assunzioni.
E' così difficile stabilire che un lavoratore, qualsiasi la forma di assunzione sia, deve essere segnalato PREVENTIVAMENTE dal datore di lavoro via web all'Ufficio del Lavoro (o qualsiasi altro ufficio predisposto, basta stabilirne uno a livello nazionale) ?
Questo vale per qualsiasi lavoratore, anche con una chiamata con brevissimo preavviso: non mi si venga a dire che una Esselunga qualsiasi (è solo un esempio) non avrebbe il tempo di segnalare via web i dati di una persona chiamata la mattina per lavorare il pomeriggio! Anche il più povero dei "caporali" ha un telefonino....
Eviteremmo così la squallida situazione di constatare incidenti sul lavoro di gente per la quale si dice " e pensare che oggi era il suop primo giorno di lavoro".


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Dalla mia esperienza quotidiana di ispettore del lavoro vedo moltiplicarsi a dismisura  lavori atipici, specie quello a chiamata o intermittente, per evadere contributi e tasse. Bar, ristoranti, alberghi e negozi occupano soltanto lavoratori a chiamata. La paga viene data in nero, i contributi non dichiarati. Abbiamo ispezionato aziende che gestiscono più negozi e che hanno un lavoratore a tempo indeterminato per ogni punto vendita e quattro o cinque a chiamata i quali, interrogati, sono costretti a mentire agli ispettori di­chiarando che, guarda caso, quello è il primo giorno che vengono chiamati al lavoro. Ed il fenomeno è in continua espansione.

Brano Nobile
b.nobile@inwind.it