martedì 15 marzo 2011

Giuliano Ferrara e un Paese per vecchi

Un Paese per vecchi. Questi sono gli elettori di B e clienti di Ferrara. I vecchi che sono cresciuti con il TG1, che la sera non sanno che fare e che bevono quello passa la televisione generalista, i vecchi che dopo il brodino non hanno nemmeno la forza di cambiare il canale.
I vecchi che riescono purtroppo a leggere, per difetti alla vista, solo i titoli de "il giornale" a corpo grosso. Che riescono ad udire solo le urla di Sgarbi.
E gli altri italiani? Per me, Giuliano Ferrara non esiste. IL TG1 l'ho abolito da tempo, in TV in diretta guardo (e non sempre) ballarò, annozero (dipende dagli ospiti) il bellissimo "le storie" di Corrado Augias, Che tempo che fa, Report e qualcun altro. 
Le serate si possono riempire in vari modi piacevoli, leggendo , scrivendo, facendosi le coccole, navigando in internet, incontrando amici.
Questo, almeno, finchè la visione del TG1 e di Ferrara non sarà obbligatoria per legge.
Impossibile? Per me, l'Italia sta scivolando lentamente verso una Corea del Nord con il rischio che morto il Bossi padre ci si ritrovi con il Bossi figlio.
E consiglio la visione del magnifico film "Farenheit 451", dopo 1 ora e 15 minuti: "sono venuti a portarli via, erano diversi da noi. vede lassù? (inquadrano un'antenna, poi un'altra, poi un'altra) Sulla loro casa non c'è niente". Fantascienza? No, stiamo arrivandoci pian piano. Mobilitiamoci tutti, facciamo votare i referendum di giugno!!! Svegliamo i "vecchi" e facciamo pensare ai loro nipoti!

gg