Il protagonista del cartoon è un improbabile addetto alla sicurezza in una centrale
La Svizzera blocca gli episodi in cui i pasticci di Homer sul lavoro rischiano di causare incidenti nucleari
MILANO - Intoppo nel settore 7G. Homer Simpson, ispettore alla sicurezza presso la centrale nucleare di Springfield, viene svegliato di colpo dalla sirena d'allarme. Centinaia di tasti sulla sua postazione di controllo lampeggiano a intermittenza. È iniziato il processo di fusione del nocciolo. «Devo pensare, ora concentrati», dice Homer in evidente stato di panico. «Ci deve essere un coso da qualche parte che ti dice come far funzionare questa roba». E poi esclama: «Il manuale, il manuale!», che però è grosso quanto un elenco telefonico. Mancano pochi secondi alla fusione del nocciolo ma Homer, premendo a casaccio uno dei bottoni, riesce a sventare la catastrofe.
Dopo l'incidente nucleare di Fukushima I, la televisione svizzerotedesca SRF non trasmetterà più gli episodi dei Simpson che trattano di sicurezza atomica. Tutte le puntate verranno attentamente analizzate dai responsabili di rete, quelle «inopportune», tagliate. «Per quale motivo? Proprio ora che sarebbe interessante capire», si lamentano i fan della serie.
RATTI FOSFORESCENTI - Homer Simpson lavora come addetto alla sicurezza pur non avendo nessuna qualifica. Per queste ragioni l'impianto di Springfield ha rischiato più volte il collasso. Gli esempi sono numerosi: ratti fosforescenti che corrono nei corridoi; tubi e bidoni che perdono liquido radioattivo; rifiuti smaltiti in un parco giochi; barre di plutonio usate come fermacarte; perdite delle torri di raffreddamento tappate con gomma da masticare; scheletri nelle fondamenta e così via. Un portavoce di SRF non ha saputo spiegare con esattezza secondo quali criteri si è deciso per una censura. «Verrà deciso caso per caso. Se per esempio scoppiasse la centrale, sarebbe sicuramente inopportuno trasmettere la puntata», il commento di un portavoce al giornale tedesco Taz.
SATIRA E REALTA' - Al momento dunque, - anche se non è ancora chiaro fino a quando -, alcune puntate finiranno sotto la lente d'ingrandimento della redazione di SFR. Verranno meticolosamente «ripulite» o sostituite. Ma a quale scopo? Siamo sicuri che tali sequenze siano realmente «inappropriate»? Se guardiamo attentamente gli episodi ci rendiamo conto che Matt Groening, il creatore della serie, ha toccato un nervo scoperto. Con la sua satira ha centrato l'obiettivo. Ovviamente non troveremo in nessuna centrale atomica del mondo un Homer Simpson. Tuttavia, la storia della Tepco (Tokyo eletric power corporation), la società che gestisce la struttura giapponese di Fukushima, dimostra ancora una volta che la realtà ha quasi superato la satira.
SPRINGFIELD COME FUKUSHIMA? - La centrale nucleare di Springfield viene gestita in maniera approssimativa, il reattore funziona nonostante numerose violazioni delle norme. Tutto viene messo a tacere. Esattamente la stessa cosa è accaduta con la Tepco: ha falsificato i dati sulla sicurezza di Fukushima; nel 2002 il presidente e quattro manager del colosso energetico del Sol levante rassegnarono le dimissioni per lo scandalo; nel 2006 il governo nipponico chiese la revisione dei dati dichiarati perchè palesemente falsi. Ma non solo: affianco alle truffe ci sono morti sul lavoro e sin dagli anni '80 ci sono stati incidenti agli impianti con conseguenti fughe di vapori e liquidi radioattivi nell'ambiente. Oltre a ciò, i dispacci di Wikileaks che accusano il Giappone confermano: «Tokyo sapeva del rischio nucleare». Nei forum i fan dei Simpson a questo punto si chiedono: se le persone devono sopportare tutto questo, allora perchè non la relativa satira? Tra parentesi: i Simpson sono stati inventati da Matt Groening nel 1987, un anno dopo Chernobyl.
da.www.corriere.it