Chissà a che punto è questa ricerca...alla luce anche dell'articolo apparso su "Repubblica" il 31 dicembre 2008 "batterie - scariche troppo presto e il nuovo hi tech rimane senza energia ".
Sono convinto che il "futuro" sarà giocato sull'evoluzione delle batterie (per quanto riguarda l'energia) e sull'evoluzione del design (per quanto riguarda la riduzione degli imballaggi all'origine). Vedremo...buon 2009 a tutti!
Giorgio Gregori
Chiamare dal cellulare senza bisogno di usare batterie, ma soltanto il calore della propria mano. Registrare i battiti del cuore e inviare il referto senza consumare energia, ma con l' impulso degli stessi battiti. E ancora: misurare la pressione del sangue e trasformarla in segnale elettrico. Sono le applicazioni future, realizzabili grazie agli sviluppi di un campo di ricerche che ha di mira la trasformazione in fonti di energia alternativa di vibrazioni, variazioni di luci, cambi di temperatura. La corsa al risparmio energetico ha messo in moto i laboratori tecnologici e gli scienziati guardano in tutte le direzioni pur di anticipare soluzioni innovative. Una delle strade imboccate è "il raccolto ambientale", come è stata prontamente ribattezzata la capacità di trasformare in energia le variazioni registrate nell' ambiente. A prima vista, l' apporto generato da questa "raccolta" sembrerebbe marginale. Ma non lo è, vista la gara che si è messa in moto per sviluppare soluzioni dedicate. Il governo federale della Germania, paese in prima linea nell' attenzione alle problematiche ambientaliste, ha stanziato 500 milioni di euro per finanziare programmi di ricerca che includano questo tema. E, sempre per restare in Germania, il Fraunhofer Iss, Institute for Integrated Circuits, ha appena presentato un semiconduttore basato su un generatore elettrico che trasforma le differenze di temperatura in energia elettrica. Temperature di ogni tipo. Anche quella del corpo. L' apparecchio, infatti, inserito in un capo di abbigliamento e indossato è capace di usare il corpo umano come fonte di energia. Il principio di base è lo stesso dell' orologio che si ricarica muovendo il polso o anche semplicemente camminando. Ma siamo a uno stadio molto più avanzato, la trasformazione di impulsi minimi in energie più potenti. L' apparecchio del Fraunhofer Iss, per esempio, utilizza una speciale "pompa" che consente di trasformare variazioni di temperatura di pochi milliampere in impulsi elettrici più potenti. Il perno di tutto è il passaggio tra le microvariazioni alla macropotenza. E qui si scatena la fantasia degli scienziati. Ma anche quella delle industrie. L' inglese Perpetuum ha realizzato spirali magnetiche che si alimentano autonomamente. E si studiano le potenziali applicazioni nel campo medico, degli elettrodomestici e automobilistico, con batterie che si alimentano con il movimento di ruote e il surriscaldamento di pneumatici. - DI PAOLA JADELUCA
Repubblica — 15 ottobre 2007 pagina 29 sezione: AFFARI FINANZA