mercoledì 21 gennaio 2009

inquinamento e velocità nella tangenziale di Brescia

Lettera al Direttore del Giornale di Brescia:

Gentile direttore,

in questi giorni si è ricominciato a parlare dell’inquinamento dell’aria con particolare riferimento alla centralina del Villaggio Sereno. La zona sud della città è quella più penalizzata, anche perché attraversata da dodici corsie di marcia parallele: sei dell’autostrada A4 e sei della tangenziale sud, con la terza corsia appena terminata dopo decenni di polemiche e di lavori iniziati, sospesi e solo ora terminati. Ora i cinque chilometri di strada che attraversano la città hanno una corsia in più, mentre rimangono le due corsie sui restanti trenta chilometri tra Sirmione e Ospitaletto. Con l’inaugurazione della terza corsia, il limite di velocità su questi cinque chilometri è stato innalzato da 80 km/h a 110 km/h. Qual è il vantaggio? Se percorriamo tutti i cinque chilometri a 110 invece che a 80, risparmiamo esattamente un minuto. Ma cosa comporta questo minuto? Oltre a un incremento notevole del rumore, un aumento delle emissioni di NOx (ossidi di azoto) del 36% (pari a circa 40.000 kg all’anno in più) e di PM10 (le polveri sottili) del 23%, pari a circa 2200 kg all’anno: tutto ciò è il risultato delle maggiori emissioni degli autoveicoli che corrono di più. E proprio nella zona della città con l’aria più inquinata, zona che è anche la più densamente popolata dell’intero percorso della tangenziale sud. Inoltre che senso ha lanciarsi a 110 chilometri all’ora per soli cinque chilometri per poi trovare subito un restringimento dove il limite giustamente si abbassa? Non a caso circa un mese fa, c’è stato un incidente mortale proprio nel tratto dove la strada passa da tre a due corsie.

Un minuto giustifica il peggioramento della qualità dell’aria per tutti i cittadini e il pericolo per gli automobilisti? Sicuramente no, saremmo senz’altro disposti a impiegare un minuto in più per percorrere cinque chilometri: è meglio per la nostra sicurezza e per la salute di tutti, e soprattutto di chi vive vicino alla tangenziale. Per questi motivi è necessario che l’amministrazione provinciale ci ripensi: velocità non oltre i 90 km/h previsti per le strade statali e segnaletica orizzontale e verticale più chiara ed efficace nei due punti in cui la strada si restringe. Errare è umano, perseverare …



Ettore Brunelli



Paolo Vitale