Con il decreto Omnibus, approvato dalla Camera, il Governo non ha voluto in alcun modo abbandonare il progetto nucleare in Italia, ma solo rinviare “il giudizio emotivo” delle cittadine e dei cittadini che hanno dimostrato, con il recente voto antinucleare della Sardegna, di essere decisamente contrari al ritorno del nucleare in Italia.
Nonostante questo colpo di mano degno di un paese autoritario, il nostro Governo, succube delle lobby economiche favorevoli al nucleare, sta cercando di imporre un provvedimento, mai fino ad ora adottato, al fine di sovvertire l’istituto democratico del referendum.
Infatti, per poter scippare definitivamente il referendum sul nucleare, il provvedimento dovrebbe essere convertito in legge entro il 30 maggio prossimo, per poi essere definitivamente cancellato dal giudizio della Corte di Cassazione, ma è ancora tutto da verificare perché i tempi tecnici per definire l’intera operazione, prima del 12 giugno, non ci dovrebbero essere.
Mentre risulta chiaro l’obiettivo di confondere ulteriormente le idee alle cittadine ed ai cittadini per impedire loro, il raggiungimento del quorum anche per gli altri referendum. Questo tentativo è palese ed ampiamente dimostrato anche grazie all’assordante silenzio che si è creato ad arte attorno ai quattro quesiti referendari.
Contro questa sciagurata logica che, oggi, il Governo vorrebbe imporre al paese che invitiamo la maggioranza delle cittadine e dei cittadini bresciani ad una grande mobilitazione democratica per la salvaguardia del diritto al voto per i referendum del 12 e 13 giugno. Riteniamo fondamentale che il popolo italiano si possa esprimere democraticamente e direttamente su scelte essenziali che riguardano l’esistenza individuale e collettiva, la salute, la sicurezza e la tutela dell’ambiente.
Per queste ragioni chiediamo che non si scippi il nostro diritto a poter decidere in prima persona sui beni comuni essenziali; è una questione vitale per la nostra democrazia. Giù le mani dai Referendum!
Brescia, 26 maggio 2011
Per il Comitato referendario bresciano - Vota SI’ per fermare il nucleare
Infatti, per poter scippare definitivamente il referendum sul nucleare, il provvedimento dovrebbe essere convertito in legge entro il 30 maggio prossimo, per poi essere definitivamente cancellato dal giudizio della Corte di Cassazione, ma è ancora tutto da verificare perché i tempi tecnici per definire l’intera operazione, prima del 12 giugno, non ci dovrebbero essere.
Mentre risulta chiaro l’obiettivo di confondere ulteriormente le idee alle cittadine ed ai cittadini per impedire loro, il raggiungimento del quorum anche per gli altri referendum. Questo tentativo è palese ed ampiamente dimostrato anche grazie all’assordante silenzio che si è creato ad arte attorno ai quattro quesiti referendari.
Contro questa sciagurata logica che, oggi, il Governo vorrebbe imporre al paese che invitiamo la maggioranza delle cittadine e dei cittadini bresciani ad una grande mobilitazione democratica per la salvaguardia del diritto al voto per i referendum del 12 e 13 giugno. Riteniamo fondamentale che il popolo italiano si possa esprimere democraticamente e direttamente su scelte essenziali che riguardano l’esistenza individuale e collettiva, la salute, la sicurezza e la tutela dell’ambiente.
Per queste ragioni chiediamo che non si scippi il nostro diritto a poter decidere in prima persona sui beni comuni essenziali; è una questione vitale per la nostra democrazia. Giù le mani dai Referendum!
Brescia, 26 maggio 2011
Per il Comitato referendario bresciano - Vota SI’ per fermare il nucleare