Dovevamo essere molti di più!.....forse che gli abitanti di San Polo a Brescia si illudono di fermare la diossina e la radioattività tappandosi in casa, o fuggendo a pascolare nei centri commerciali lontani da San Polo?
il testo del volantino distribuito al presidio e agli automobilisti di passaggio
DOPO LA DIOSSINA E IL PCB ANCHE IL CESIO 137 DALL' ALFA ACCIAI
Giovedì 27 gennaio, tre camion contenenti 70 tonnellate di polveri di fusione nella lavorazione dell'acciaio, provenienti dalla ditta bresciana Alfa Acciai, sono entrati nella ditta Portovesme srl del Sulcis iglesiense in Sardegna contaminati da materiale radioattivo.
Il portale di controllo radiometrico interno all'azienda sarda al momento dell'ingresso ha rilevato su due camion la presenza di cesio 137 in quantità di 700 e più di 1000 becquerel per metro cubo, il terzo è risultato incontaminato (Il tetto massimo fissato è di 500 becquerel per metro cubo). La notizia verrà pubblicata solo il 30 gennaio sul quotidiano telematico "qui Brescia" e il 31 gennaio sul giornale di Brescia e il Bresciaoggi oltre che nei notiziari e sui quotidiani nazionali.
Come abitanti dei quartieri di S. Polo e di Brescia e come comitato spontaneo contro le nocività siamo indignati e allarmati perché nonostante questa cosa sia successa, il direttore dell'alfa acciai Giuseppe Cavalli assieme ai tecnici del Noe e dell'arpa di Brescia sostengono che non sono state rilevate tracce di cesio 137 all'interno dell'azienda e che i sistemi di controllo sono tutti in buono stato.
Siamo indignati perché secondo i dati asl a S. Polo ci si ammala e si muore di tumore più che nelle altre parti della città in proporzione alla popolazione che abita i quartieri, mentre l'amministrazione locale continua a sostenere che la situazione è sotto controllo e che i tecnici prima o poi troveranno dei dati che chiariranno a tutti come sta la situazione.
Siamo indignati perché anche in passato queste cose sono già successe e perché da molti anni esiste già un deposito di cesio 137- all'interno del quartiere che non è mai stato messo in sicurezza da nessuno.
Meno di un mese fa in un'assemblea pubblica, l'assessore all'ambiente Vilardi ha sostenuto l'efficacia dell'osservatorio dell'Alfa Acciai e garantito in un assemblea pubblica la trasparenza e la garanzia della sicurezza ambientale di questa azienda.
Siamo indignati perché gli unici dati concreti purtroppo ad oggi sull'inquinamento sono le perdite umane che si sono registrate in questi ultimi anni.
Siamo indignati perché nonostante la situazione sanitaria a S. Polo sia grave, le amministrazioni locali e regionali, in accordo con imprenditori senza scrupoli, continuano a progettare nuovi eco-mostri, lucrando sulla pelle della gente, all'interno di una possibile area naturalistica come il "parco delle cave" che potrebbe risolvere la situazione invivibile di questo quartiere e dell'intera città.
OGGI SIAMO FUORI DALL' ALFA ACCIAI PER NON STARE A GUARDARE LA DISTRUZIONE SISTEMATICA DEL TERRITORIO IN CUI VIVIAMO PER FAR SENTIRE LA NOSTRA RABBIA A CHI CI IMPONE UN FUTURO DI MALATTIA E MORTE PER NON LASCIARE CHE ALTRE VITE UMANE PAGHINO PER LE FOLLI SCELTE DI CHI AMMINISTRA QUESTA CITTÀ BASTA CESIO- BASTA PCB- BASTA DIOSSINA- BASTA AMIANTO- BASTA CEMENTO
COMITATO SPONTANEO CONTRO LE NOCIVITÀ
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