L'intelligenza è niente senza un tocco di pigrizia
Hans Magnus Enzensberger, nato a Kaufbeuren, in Germania, nel 1929, è una dette più importanti figure detta cultura europea: poeta, filosofo, saggista, giornalista, traduttore. Il brano che segue è tratto da Hammerstein o dell'ostinazione, pubblicato da Einaudi nel 2008.
Erich von Manstein, il futuro feldmaresciallo condannato nel 1949 per crimini di guerra, nelle sue memorie ha espresso su Kurt Hammerstein il seguente giudizio: «Proveniva come me dal 3° reggimento guardie di fanteria e insieme al generale von Schleicher era forse una delle persone più intelligenti che abbia mai conosciuto. Aveva coniato l'espressione "le norme sono per gli stupidi", e intendeva tutte le persone nella media, una frase che lo caratterizzava. In guerra sarebbe stato un condottiero eccezionale. Come comandante in capo dell'esercito in tempo di pace non coglieva l'importanza di occuparsi anche del lavoro minuto, e del resto provava un senso di compassione verso l'"operosità",una caratteristica, diceva, ormai indispensabile all'uomo medio. Dal canto suo, ne faceva un uso moderato, visto che, con la sua intelligenza rapida e la mente acuta, poteva permetterselo». (...)
Un giorno, quando chiesero ad Hammerstein da quale punto di vista valutasse i suoi ufficiali, disse: «Li divido in quattro tipi. Ci sono ufficiali intelligenti, laboriosi, stupidi e pigri. Il più delle volte due di queste caratteristiche coincidono. Se sono intelligenti e laboriosi, devono entrare nello stato maggiore generale. Poi ci sono gli stupidi e pigri che costituiscono il 90% di ogni esercito e sono adatti per compiti di routine. Chi è intelligente e insieme pigro si qualifica per gli incarichi di comando più elevati, perché dispone della chiarezza mentale e della stabilità emotiva per prendere decisioni difficili. Bisogna guardarsi da chi è stupido e laborioso e non affidargli responsabilità, perché combinerà solo disastri».