Segnalato su "la repubblica delle donne" di sabato 11 luglio 2009.......
Brescia ha ospitato tre monologhi dell'ingegner Stefano Bertolini.
Responsabile della qualità del prodotto in un'azienda di elettronica, digiuno di biologia, geologia, paleontologia, cosmologia e altro, sa che gli scienziati da secoli complottano per farci prendere primati per parenti e lanterne per galassie.
Grazie a "un percorso personale" ha scoperto che 6mila anni fa sono comparse le specie, tutte uguali a quelle odierne; le rocce, tutte fatte con argilla acidificata e bagnata; e l'umanità, generata dai 56 figli di Adamo ed Eva.
Pur essendo fratelli e sorelle, hanno avuto una discendenza priva di difetti genetici, perché erano dotati di Dna fresco di creazione.
Dopo lo stermìnio del Diluvio, Noè e congiunti hanno ripopolato la Terra, conservando così la purezza etnica finché, giunti alla città di Babele, i pronipoti non inventarono le lingue e le razze.
Lo show dell'ingegnere, dopo il tour nelle chiese mormone, ha debuttato nel Museo di scienze naturali dì Brescia. Con il Patrocinio dell'Assessore alla cultura (!)
un commento da www.pikaia.eu
C’era una volta il Museo di Scienze Naturali di Brescia...
...e poi arrivò il creazionismo patrocinato dal comune di Brescia...
C’era una volta il Museo di Scienze Naturali di Brescia che era solito allietare i suoi soci ed amici con serie di conferenze ed attività, tutte naturalistiche. C’erano una volta le scettiche conferenze del CICAP, le bucoliche “serate micologiche del lunedì” e ancora, le intriganti osservazioni al microscopio di mineralogia e gemmologia, i divertenti esperimenti di “fisica divertente”...
Ma l’idillio favolistico non è destinato a durare: un fatto di estrema gravità sconvolgerà la scientifica vita dei soci ed amici delle Scienze Naturali, più precisamente dal 19 al 21 giugno. Ecco infatti che sbuca il mostro tentacolare del creazionismo, le cui appendici sono ben più appiccicose del Mostro Volante degli Spaghetti. Titolo: “Trilogia delle origini in occasione del 200esimo anniversario della nascita di Darwin e 150esimo anniversario della pubblicazione de L’origine delle specie”, contributo fornito dall’AISO, Associazione Italiana Studi sulle Origini.
L’altisonante nome dell’AISO dovrebbe far capire, a chi non conoscesse l’operato di questa associazione, che ci si trova di fronte a *rullo di tamburi* creazionisti italiani. L’originalissimo contributo è ad opera di Stefano Bertolini ingegnere esperto di semiconduttori e bibbia (?), connubio specialistico che l’ha condotto direttamente al creazionismo. Il mandante di questo orrore non è però una strega cattiva ma il Comune di Brescia.
Le tre conferenze, di cui diamo subito una sinossi sono: “Gli animali si evolvono?”, sinossi: no. Gli animali sono stati creati da Dio come scritto nella Bibbia (il dubbio rimane sulle centinaia di migliaia di altre specie non animali…); “La Terra e la sua età”, sinossi: la geologia è schiava del complotto darwiniano, la Terra infatti ha circa 6000 anni come scritto nella Bibbia; “Provenienza delle razze”, sinossi: le razze sono un’invenzione della cospirazione darwinista mentre l’uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio, come scritto nella Bibbia. Punto. L’Ing. Bertolini ci assicura che il ciclo di conferenze risponderà alle domande che l’uomo si è sempre posto: da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?, il ciclo di conferenze ci salverà dal nichilismo di un mondo senza Dio – anche perché il sito dell’AISO recita “Noi non riusciamo ad immaginare uno scienziato privo di questa fede; fede in un Creatore, che “per mezzo delle sue opere” e della sua “rivelazione”, si rivela all'uomo ed è presente nel mondo.” Come dire, non si stenta a crederlo.
La collaudata serie di tre conferenze verrà ripresentata ad nauseam in varie altre sedi, certamente più appropriate del Museo di Storia Naturale di Brescia, ovvero varie chiese cristiane evangeliche, avventiste del settimo giorno etc. etc.
Bell’anniversario darwiniano! Sarebbe stato meglio evitare – ma siccome così non sembra essere, si potrebbe ancora rimediare con un assenteismo totale delle tre serate da parte dei soci e amici del Museo. Infatti ciò che il mostro tentacolare del creazionismo più teme è il silenzio. Questo sì sarebbe un vero “…e vissero felici e contenti” celebrando Darwin e la teoria dell’evoluzione.
(...)
i bresciani non vogliono crederci. Ieri erano una ventina, bimbi compresi e nessun creazionista, al museo di scienze naturali dov’è andata in scena la prima serata dello show Ing. Stefano Bertolini contro Teoria dell’evoluzione.
Ma lei come ha fatto a ridursi così? chiede alla fine della recita un fisico mosso a pietà dal giovane ingegnere dall’accento inglese.
L’ingegnere s’offende. Il maleducato osa muovergli un ”attacco personale” mentre lui parla dei fatti scientifici cui è approdato seguendo un “percorso personale”. Detto percorso l’ha tenuto lontano dalla logica, dal concetto di informazione, dal secondo principio della termodinamica, dall’astrofisica e come d’obbligo per i creazionisti, dalla biologia. Però l’ha portato alla laurea in ingegneria elettronica e alla fede nelle verità della Genesi, da prendersi alla lettera.
Giorgio Tarditi Spagnoli , da www.pikaia.eu