Se
vuoi essere felice, innanzitutto, non invidiare. Secondo una
scherzosa, ma veritiera, definizione, «dicesi ricco l'uomo che,
all'anno, guadagna 100 dollari in più del marito della sorella di
sua moglie». Ma felicità e ricchezza sono sovrapponibili? Solo in
parte, e fino a una certa soglia, ci dicono Bruno S. Frey e Claudia
Frey Marti in Economia
della felicità (il
Mulino), una vera e propria stimma
di
tutti gli studi empirici che sono stati condotti sull'argomento. Da
cui emerge che felicità e ricchezza non fanno riferimento a
parametri assoluti, ma sono influenzati dalla nostra tendenza a fare
confronti con le persone che ci circondano.
A saper resistere e
trovare in se stessi il proprio centro, evitando di farsi
condizionare dal prossimo, forse è dunque un buon trucco - da sempre
suggerito dai filosofi - per evitare l'infelicità.
Nel
volume c'è un utilissimo decalogo che traduce in consigli pratici le
scoperte empiriche di cui tratta. Sono ordinati a partire dai meno
importanti fino a quelli veramente decisivi.
1.«Non
preoccuparti se non sei un genio». L'intelligenza non rende più
felici: essa innalza il livello delle aspettative e rende meno
soddisfatti in generale.
2.
«Guadagna di più, ma solo fino a un certo punto». Un reddito
relativamente più alto fa aumentare la soddisfazione per la vita
solo in misura ridotta e fino a un determinato punto.
3.
«Invecchia con grazia». Le persone più anziane sono in media più
felici, a patto di non subire un peggioramento delle condizioni di
salute o una diminuzione del reddito.
4.
«Smetti di paragonare il tuo aspetto a quello degli altri».
Mettersi a confronto con le fotomodelle o i divi del cinema non
contribuisce alla felicità.
«Sii
religioso, oppure credi in un altro sistema». Credere in qualcosa
dà senso e scopo alla vita e riduce il senso di solitudine.
6.«Aiuta
il tuo prossimo». Il volontariato rende felici.
7.«Non
desiderare troppo». Avere aspettative più basse è un modo efficace
per aumentare la soddisfazione nei confronti della propria vita.
8.
«Stringi delle amicizie e considerale preziose». Le relazioni
sociali contribuiscono in modo essenziale alla soddisfazione per la
vita.
9.
«Sposati». Il matrimonio dà sicurezza e fa aumentare il benessere,
almeno nel breve periodo. D'altro canto il divorzio non rende
infelici come si crede, perché nel giro di non molto si ritrova il
vecchio equilibrio.
10.
«Sfrutta al meglio le tue caratteristiche genetiche». Per diventare
più felici è utile sviluppare tratti del carattere e stili di vita
che promuovano il benessere, ad esempio: ridurre il consumo di
televisione e trascorrere più tempo con gli amici.
A
sovrastare questi dieci comandamenti, alcuni dei quali ricordano i
suggerimenti dei filosofi delle scuole antiche, stoici, scettici,
epicurei, c'è una sorta di metaprincipio: non orientare in modo
troppo deciso i tuoi pensieri e le tue azioni verso la felicità. La
felicità non deve essere il tuo scopo, ma il sottoprodotto di una
vita vissuta nella massima pienezza possibile.
Armando
Massarenti, il sole 24 ore, 12 maggio 2012