lunedì 4 giugno 2012

Cooperativa Teatro Laboratorio chiude dopo 38 anni


C'erano dei ragazzi che, tanto tempo fa, pensavano di cambiare il mondo con il teatro e la musica.
Ma come titola il primo LP di George Harrison dopo la separazione dei Beatles, “All Things Must Pass” - “Tutte le cose devono passare”.
Il 30 maggio scorso, dopo 38 anni, ha cessato l'attività la Cooperativa Teatro Laboratorio di Brescia.

Come c'è chi ricorda, della sua vita, i suoi vent'anni come la parte migliore, così con la chiusura della Cooperativa anche i miei bellissimi vent'anni diventano più lontani.
Ne avevo ventuno nel 1974, quando la fondai insieme ad un gruppo di ragazzi e ragazze dai grandi sogni.
Oltre a me, appassionato di musica e tradizioni popolari, c'erano le sorelle Paola e Ancilla Garbelli, Fausto Ghirardini (che oggi fa il regista) e sua sorella Alba, Gigi Bandera, Loris Ramponi, Carla Cavaliere, Daniele Predolini e Daniela, Adriano Bertoni. Vorrei ricordare Walter Savelli, il miglior musicista che ho mai incontrato, morto a vent'anni in un incidente stradale mentre faceva un servizio militare. Era veramente incredibile, sia dal punto di vista musicale che umano. Lui aveva portato nel gruppo anche William Frerotti, un ragazzone con problemi psichici che aveva bisogno di essere aiutato, e nel gruppo svolgeva il ruolo del “gigante buono”.
Ci chiamavamo “GGIP Gruppo giovani di iniziativa popolare” e ci riunivamo in una chiesetta sconsacrata al Villaggio Sereno di Brescia.
Era un periodo ricchissimo di iniziative, in particolare ci affascinava il mondo dell'animazione teatrale, del teatro di strada. Iniziammo una attività di animazione nelle scuole elementari, il sabato mattina. Io già lavoravo, ero il più “ricco” della compagnia e avevo una cinquecento rossa che faceva funzione di furgone, talvolta trasportavamo dei pannelli sul tetto senza portapacchi, tenendoli fermi con le mani....
Poi decidemmo di reinventare la tradizione della “vecchia” di metà quaresima al Villaggio Sereno, come già facevano in “campo Féra”. Fu un grande successo, si ripetè per qualche anno, spontaneamente, non c'erano finanziamenti pubblici di alcun tipo.
Altri ragazzi si aggregavano al gruppo, talvolta solo per divertirsi, alcuni hanno contribuito molto.
Gli interventi nelle scuole furono sempre più richiesti, tanto che decidemmo di chiamarci “Gruppo Teatro Laboratorio”, furono creati anche i primi spettacoli teatrali.
Qualche anno dopo riuscimmo ad avere in concessione un seminterrato in Via Battaglie: proiettavamo film d'essai, si facevano corsi di teatro, provavamo e mettevamo in scena gli spettacoli della Compagnia che si era trasformata in Cooperativa Teatro Laboratorio, erano arrivati a collaborare Maura, Enzo Bianchetti,  Mario Evangelista, Marilisa, Antonio Giacometti, Corrado Guarino, Marina, Rossella, Vania Giacomelli e altri che non ricordo.
La Cooperativa partecipò anche al Festival di Santarcangelo di Romagna, e organizzò varie rassegne di “teatro di figura” (burattini, marionette, ombre) a Brescia, venendo invitata ad altre rassegne simili.
Ricordo che quando ci fu il terremoto in Campania nel 1980 io, Ancilla, Paola, Mario e Loris eravamo imbarcati per Palermo, al museo dei pupi dovevamo rappresentare la versione teatrale del film di Silvano Agosti “L'Arca di Cioè”. Una esperienza incredibile, tra litigiose compagnie di pupari siciliani, i generosissimi marionettisti del Cairo che al nostro spettacolo si rotolavano per terra dalle risate anche se non capivano nulla, e il marionettista inglese Percy Press portava il suo “Punch and Judy” che sapeva recitare in qualsiasi lingua, anche l'esperanto, dialogando col pubblico!
Purtroppo il 1 maggio del 1987 Paola e Ancilla Garbelli, ritornando la notte da Cervia dove avevano lavorato per il festival dei burattini, probabilmente a causa di un colpo di sonno, persero la vita uscendo di strada.
Da allora il mio rapporto con la Compagnia e con il teatro si è interrotto, ho ancora oggi una difficoltà emotiva ad assistere ad uno spettacolo teatrale.
La Compagnia ha continuato comunque, e pochi anni fa ha cercato di portare vitalità al quartiere di Sanpolino, creando il “Piccolo Teatro Libero”. Avevo avuto dei contatti in un paio di occasioni con Walter, gentilissimo, responsabile dell'organizzazione, che mi aveva proposto di scambiarci qualche idea per organizzare qualcosa, poi per un motivo o per l'altro non se ne è fatto nulla.
Purtroppo per ora l'avventura finisce qui.
Ma nel corso della storia ci sono sempre stati, da qualche parte, dei ragazzi che hanno pensato di cambiare il mondo con la musica, il teatro o quant'altro.
E prima o poi questo periodo di crisi passerà, ci sarà spazio per nuove compagnie e i bambini torneranno a sorridere.
Chissà chi sono , dove sono, i bambini e le bambine che avevamo fatto ridere nel 1974....oggi hanno più o meno 46 anni?
“Buongiorno” “Eh, si fa presto a dire buongiorno” era la prima battuta del primo spettacolo di animazione.
“Qui c'era un campo, qui c'era un contadino. Oggi c'è un villaggio con tanta gente gente che non si parla. Che ne dite, bambini, come possiamo fare per essere tutti più felici?”