mercoledì 7 maggio 2008

Verona: quale pena per chi aggredisce, uccide o rende invalido?

Uno stralcio dall'articolo di Enrico Benerandi, pubblicato da "La Repubblica" di lunedi 5 maggio:
"Un fascista, un nazista? Sicuramente un invasato e un prepotente. Ma al responsabile della Digos veronese, Luciano Iaccarino, Raffaele si è presentato sfatto e in lacrime, come se gli fosse cascato il mondo addosso. "Perché ha capito quello che rischia", commenta il magistrato. Se Nicola Tommasoli, la sua vittima, sopravviverà, gli anni di carcere potrebbero essere solo 3 o 4 (per il reato di lesioni gravissime). Ma se, come è purtroppo probabile, il disegnatore meccanico di Negrar dovesse morire, l´imputazione diventerebbe omicidio preterintenzionale, e la pena salirebbe anche a 14 anni. "Una sanzione rigorosa sarebbe auspicabile", commenta il procuratore aggiunto di Verona, Mario Giulio Schinaia."

In pratica, "se la vittima sopravviverà", non importa come, se rimane paralizzato o altro, il suo aggressore se la cava con tre o 4 anni? Magari con qualche sconto...? E' un po' lo stesso discorso delle vittime di guerra, di attentati o incidenti: si contano i morti, ma tutti si dimenticano dei feriti, dei sopravvissuti, come se fosse una fortuna, per loro e per i loro carnefici, che siano sopravvissuti...