venerdì 30 ottobre 2009

agosti, il ballo degli invisibili

Sto leggendo questo libro, molto bello. Racconti di tre pagine, frutto degli incontri di ogni giorno. Molto poetico. A mio parere, potrebbe essere usato come una specie di breviario, leggendo goni giorno un racconto nuovo......


S. Agosti "IL BALLO DEGLI INVISIBILI" Ediz. l'Immagine, Roma, 2007

SERGIO ZAVOLI dalla prefazione del libro.

"Caro Silvano,
Sei tra i pochi che mi ricordano una frase dettami da Fellini: "L'immaginazione è il modo più alto di pensare." Federico, con gli occhi, non sbagliava mai; e tu neppure con le tue utopie, le tue Shangri-là trasformate in metafore anche civili, con quel bisogno di equità, di pace.
Tienile vive per noi, fa come quando il più dolce dei nostri amici andava avanti per tenerci il posto! Tu sei tra quelli, sempre più rari, quasi scomparsi. Incontaminato."
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Il Ballo degli invisibili di Silvano Agosti è una raccolta di racconti , o meglio , come dice l’autore, di romazi brevi. Una raccolta tra impegno civile e leggenda.

Silvano Agosti è una persona sorprendente a partire dalla biografia, nato a Brescia nel 1938 uscì di casa a diciassette anni per andare a vivere a Londra, visitò tutta l’Europa e poi … partì a piedi per visitare il Medio Oriente.

Nel 1960 tornato a Roma si iscrisse al centro sperimentale di cinematografia, vinse il ciak d’oro, visse a Mosca dove si specializzò sull’opera di Ejzenstejn e ,tra le altre cose, lavorò con Bellocchio alla scenografia de “I pugni in tasca”.

Nel 1967 venne censurata in Italia la sua prima regia “il giardino delle delizie” ma fu ripagato dall’invito alla esposizione universale di Montreal. Diresse con Bellocchio, Petraglia e Rulli “Matti da slegare”.

La biografia di Agosti dimostra la sua curiosità per il mondo e l’essere umano ed il suo desiderio di mettersi in gioco.

Intorno agli anni 80 inizia la sua produzione letteraria che include “l’UOMO PROIETTILE” (candidato al Premio Strega) , “la ragion pura” e ”Lettere dalla Kirghisia” .

Un autore definito da molti “poetico e feroce”, predilige i rapporti umani ai rapporti di potere , vive a Roma e non chiude mai la porta di casa… ecco..un autore che mi piace ma soprattutto una persona che mi piace…

“L’arte è semplicemente un meccanismo per ricordare agli esseri umani che sono loro il vero capolavoro purché invece di imprigionare in sé la vita si limitino ad ospitarla. «Poiché - come dice Lucrezio - la vita a nessuno è data in proprietà, ma a tutti in uso»”. Silvano Agosti