Bello l'articolo di Bernardo Valli "Passeggiando tra le vie di Baghdad" pubblicato su "La repubblica" il 25 maggio 2009.
Mi è piaciuto il finale:
"....Faccio un salto ad Al Bataween, il vecchio quartiere ebraico rimasto da più di mez-
zo secolo senza ebrei. Durante la guerra, nel 2003, era uno degli angoli più animati della città, dove potevo trovare panini e salsicce nelle improvvisate cucine ali ' aperto degli im -migrati maghrebini. C'era, mi dicevano, anche un anziano ebreo che non aveva mai voluto abbandonare l'Iraq. Adesso alcuni ebrei sarebbero ritornati con la speranza di recuperare i beni confiscati alle loro famiglie più di mezzo secolo fa. Ma in realtà è una leggenda. A spingermi a ritornare ad Al Bataween è soprattutto il ricordo di un bellissimo libro di Naim Kattam, un ebreo iracheno professore di arabo (emigrato in Canada), in cui raccontalasua giovinezza, negli anni Trenta e Quaranta, quando gli ebrei erano un terzo della popolazione di Bagdad, e pensavano di essere integrati nella società araba. L'italiano Sereni, che visitò l'Iraq a quell'epoca, scopri una sola differenza tra ebrei e musulmani: i primi chiudevano le botteghe il sabato e i secondi il venerdì. Il libro di Naim Kattam si chiama «Addio Babilonia"