martedì 24 dicembre 2013

Convegno Internazionale sulla Musica Popolare Ponte Caffaro 13-16 dicembre 2013





 Avevo una grande sensazione di felicità al termine dei 3 giorni del Convegno Internazionale sulla Musica Popolare che si è tenuto a Ponte Caffaro dal 13 al 16 dicembre scorsi. Un piccolo/grande convegno. Piccolo, perché fortunatamente non ci sono quelle folle che spesso rovinano i festival per troppo successo. Grande, per la qualità dei relatori e dei musicisti, per la simpatia degli organizzatori, per l'atmosfera che si è creata. Lascio alla ottima ed esaustiva relazione di Marcello Rizza, pubblicata su “Vallesabbianews.it”, i dettagli di tutto quanto è successo. http://www.vallesabbianews.it/notizie-it/Alle-radici-del-Folk-26758.html



Da parte mia, non posso che complimentarmi con Gigi Bonomelli per l'entusiasmo dimostrato nell'organizzare il tutto e nello scegliersi lo staff: quando in un convegno di musica popolare incontri ragazze innamorate di Laurie Anderson (!!) e veri esperti di progressive (wow!!) allora pensi che forse c'è una speranza per il futuro dell'umanità.....
Il festival è stato impegnativo anche fisicamente perché.....le conferenze iniziavano al mattino senza ritardo, si andava a pranzo tutti insieme, spettatori, relatori, musicisti, si ricominciava al pomeriggio, la sera concerto e poi......post concerto fino alla chiusura dei bar (in pratica le tre di notte). La prima sera per scaldarmi mi sono accontentato di una tisana, poi mi sono adeguato agli usi locali, il che la mattina portava a risvegli problematici.
Ma il risveglio di lunedì, per me, è stato veramente eccezionale. Visto che (nonostante tutto) ho l'abitudine di alzarmi prestissimo, nella sala per la colazione ho incontrato uno ancora più mattiniero di me: il prof. Bruno Pianta, forse il più importante etnomusicologo italiano, con quale abbiamo discusso per un'ora di alcune ballate italiane e straniere: una lezione universitaria in piena regola, lui cantava varie versioni differenti della stessa ballata raccolte in valli diverse. E quando gli ho esposto un mio dubbio, circa un termine di una ballata scozzese che non riuscivo a tradurre (earthen lake), mi ha promesso di fare una ricerca in merito. Il mattino dopo, la soluzione era già in questa email:

Caro Giorgio,
Allora ho dato un'occhiata al Child (The three ravens, nr. 26 - sta nel primo volume) e ho integrato con qualche ricerca su internet.
Dunque, si tratta di una roba inglese, di gusto alquanto letterario, di cui sembra si conosca il possibile autore. La teoria è che il testo originale sia inglese (il cavaliere ucciso non può essere divorato dai corvi, perchè i suoi cani fanno buona guardia, i suoi falchi scacciano gli uccelli e la sua amata -metaforicamente, la "daina", "fallow doe" lo trasporta alla sua tomba, "earthen lake"). Lake sarebbe una forma arcaica per "fosso", quindi "fosso nella terra", altra metafora per "tomba". Queste arcaizzazioni, confermate da "leman", ossia "amata" del'ultima strofa nel Child, mi danno l'mpressione di avere la stessa funzione delle formule delle ballate piemontesi (la "dama gentil" , il "bel galante", la "bela fija") cioè di suggerire una "antichità" della storia.
Le versioni scozzesi sembrerebbero delle feroci parodie (in chiave anti-inglese?) nelle quali cani falchi e amata scaricano il morto, e i corvi si abboffano.
Spero che questo ti possa servire; e siccome il tutto mi è costato circa dieci minuti, non c'è bisogno che mi ringrazi!
Saluti e buone feste
Bruno 


Ecco il video integrale della conferenza degli inglesi Mike Higgins e Janet Maj, musiche e danze inglesi.











In un tentativo di "ballo multietnico" , dopopranzo, i Sonadur di Ponte Caffaro fanno ballare i presenti, ma i più “imbranati” nell'entrare nello spirito dei passi bagolinesi sono un ragazzino timido seduto e uno spilungone sulla sinistra: sono due artisti marocchini che sul palco invece sono danzatori abili e scatenati!










 Infatti, in altro filmato si vede il ragazzo che balla sul sagrato della chiesa di Ponte Caffaro, osservato dai danzatori inglesi di morris.




Marcello Rizza ha  pubblicato su Valsabbianews.it un bellissimo articolo sul festival, corredato da fotografie:
http://www.vallesabbianews.it/notizie-it/Alle-radici-del-Folk-26758.html