lunedì 1 luglio 2013

JP Morgan e i diritti dei lavoratori

Lo sapevate che includere "i diritti dei lavoratori tra le tute­le costituzionali" è di grave detrimento all'economia? Che i Paesi dell'Europa meridionale patiscono le nefaste conseguenze "delle idee socialiste"? E addirittura concedono "licenza di protestare" alle categorie sociali che si ritengono le­se nei loro interessi? Se non lo sapevate, ve lo spiega un prezio­so documento di analisi politica della banca d'affari JPMorgan (celebre anche tra i non addetti dopo la catastrofe finanziaria del 2008), che pare concepito apposta per alimentare le più fo­sche paranoie dei nemici di Wall Street, quelli che vedono com­plotti tecno-pluto-giudaico-massonici dietro ogni stormir di foglie.
Mettiamola così: il documento di JPMorgan (vedi Repubbli­ca di ieri, pagina 2), quanto a ottusità ideologica, è speculare al­le più puerili sortite anti-sistema. Basterebbe uno studente di li­ceo appena sveglio per mettere in ridicolo la teoria dell'Europa mediterranea prigioniera di pregiudizi "socialisti" e zavorrata da Costituzioni che si impicciano dei diritti di chi lavora. L'obie­zione ovvia è che sono cento volte più "socialiste" le democra­zie del Nord Europa: ma non sembrano patirne troppo. JPMorgan si ripresenti più preparata alla prossima sessione d'esami.

Michele Serra, Repubblica 22 giugno 2013