mercoledì 23 gennaio 2013

Elezioni politiche 2013 - 1 esodati parte 2

INVIATO A MEDIA - GOVERNO - PRINCIPALI...
Comitato Esodati Bancari 20 gennaio 23.35.36
INVIATO A MEDIA - GOVERNO - PRINCIPALI POLITICI - FORZE SOCIALI - SINDACATI - ABI E BANCHE

Facciamo seguito all'appello inviato unitamente alla Rete Nazionale degli Esodati e da noi sottoscritto, per informarLa che il Comitato Degli Esodati Bancari ed il Comitato degli Esodati dei Ferrovieri, aderenti alla Rete Nazionale degli Esodati, si riuniranno in assemblea il giorno 22 gennaio p.v. alle ore 17,30 presso i locali dell'"Associazione 3 giugno" in piazza San Marcello 5 (via del Corso) a Roma, per discutere e dare avvio alle opportune iniziative atte a tutelare i diritti degli esodati dei Fondi di Solidarietà di Settore colpiti dalle recenti manovre/tasse sulle pensioni, imposte dal Governo Monti e dall'ultimo Governo Berlusconi.
Senza ricordare ancora una volta le ragioni degli esodati, attualmente, dopo oltre 1 anno dall'ultima riforma delle pensioni, ci troviamo senza avere ancora ricevuto la più volte sbandierata lettera di salvaguardia che da vari esponenti politici e di governo, oltre che da dirigenti Inps, era stato assicurato e garantito sarebbe stata inviata entro breve termine, a tutti i beneficiari.
Tale fatto, non altrimenti motivabile, fa sospettare la temuta incapienza dei fondi deliberati a copertura della salvaguardia dei primi 65.000 esodati ed immaginare che tale ritardo possa essere strumentale a non far emergere il problema, immediatamente.
Il disagio, l'angoscia, il timore che tale situazione d'incertezza provoca in tante persone deve essere eliminato il prima possibile.
La situazione di precarietà ed incertezza, d'altronde, era già stata gravemente alimentata dagli interventi del precedente Governo, negli anni 2010 e 2011, con le leggi 122/10, 111/11 e 148/11 che avevano ritardato il momento della corresponsione della pensione a cittadini cessati dal lavoro in vigenza di leggi che garantivano la pensione in data diversa da quella imposta dalle citate riforme pensionistiche.
Riforme dei due ultimi Governi che tutti sono concordi nel ritenere non dettate dal bisogna di mettere in sicurezza il sistema pensionistico ma solo dal bisogno di fare cassa attraverso una tassa imposta ad una categoria di cittadini.
Ora si rende necessario che lo Stato comunichi ai primi 65.000 ed ai secondi 55.000, la loro salvezza.
Non è pensabile che in un Paese democratico e civile, a distanza ormai di oltre 1 anno, non siano chiari e certi i dati nè sia dato sapere chi, quanti e quando gli esodati andranno in pensione, prevaricando e azzerando la dignità di cittadini che hanno lavorato una vita, onorando il contratto stipulato tra Stato e lavoratore ma che al momento di ricevere la pensione, non sono tutelati dalle leggi perchè queste si modificano in modo retroattivo.
Non è possibile ancora vivere in una incertezza che uccide la speranza e contribuisce a bloccare la ripresa economica.
Non crediamo di essere eccessivi ma è sufficiente considerare che circa 400.000 nuclei familiari (con almeno altrettanti nuclei familiari di amici e parenti stretti) hanno bloccato o ridotto drasticamente i loro consumi per paura del futuro.

I Lavoratori titolari di prestazione straordinaria a carico di FONDI DI SOLIDARIETA’ DI SETTORE chiedono, pertanto:

l’immediato invio, a tutti i 65.000 esodati, presunti salvaguardati , della comunicazione di salvaguardia che si esplica nella certificazione alla pensione.

per coloro che sono cessati tra il 31/10/2008 ed il 04/12/2011 si chiede l’eliminazione della penalizzazione legata al prolungamento delle finestre di uscita (legge 122/2010) e/o alla speranza di vita (leggi 111/11 e 148/11) ovvero il rinnovo automatico e tempestivo dell'intervento del Fondo sociale estendendolo anche alla copertura degli ulteriori mesi necessari a maturare il diritto alla pensione a seguito dell'incremento della c.d. "speranza di vita" .

Non è possibile che queste cose accadano in un paese civile ed è ovvio che ogni nostro sforzo sarà indirizzato a sostenere chi s'impegnerà, esplicitamente, pubblicamente ed in modo chiaro, a garantire la veloce soluzione dei problemi, ripristinando il patto sottoscritto tra Stato e cittadini.

Comitato degli Esodati Bancari
Comitato degli Esodati dei Ferrovieri
Aderenti alla Rete nazionale dei comitati degli esodati