domenica 4 novembre 2012

Telenarcosi per Silvio

COME NEUTRALIZZARE BERLUSCONI USCITO DEFINITIVAMENTE DI SENNO?

TELENARCOSI PER SILVIO
Michele Serra da “L'Espresso” 8 nov 2012

Come neutralizzare Silvio Berlusconi uscito definitivamente di senno, riuscendo al tempo stesso a tutelare la sua salute e a proteggere la popolazione civile?


TELENARCOSI
Usata con successo nei parchi nazionali di tutto il mondo e sperimentata, in Italia, sull’orso marsicano e sullo stambecco del Gran Paradiso, la telenarcosi è la soluzione più accreditata. Si tratta di colpire a distanza l’animale imbizzarrito con un dardo di narcotico, prelevarlo, curarlo amorevolmente in un centro di recupero e quindi rilasciarlo in un habitat dove possa sopravvivere senza difficoltà, procurarsi il cibo, accoppiarsi. Si discute se il luogo ideale per liberare Berlusconi sia un bordello di Tangeri o i sobborghi residenziali di Medellin. Secondo ambienti vicini al presidente Putin, la Casa di Riposo per anziani dittatori di Mosca, che già ospitò Bokassa e, secondo la leggenda, venne fondata da Tamerlano, avrebbe un appartamento già pronto per l’amico Silvio, nell’ala detta scherzosamente “dei moderati”.

DARGLI RAGIONE
«Mai contraddire i matti, è inutile e pericoloso», dicevano i nostri vecchi. È opinione di alcuni esperti che adottare questo metodo con Berlusconi servirebbe a rabbonirlo e a valorizzare gli aspetti concilianti e collaborativi del suo carattere. Secondo il protocollo stilato dal collegio di psichiatri che ha in cura l’ex premier, il trattamento è in quattro fasi: 1 – Dire a Berlusconi che i giudici sono persone cattive che lo
odiano perché lui è molto buono. 2 – Con un trucco televisivo, fargli apparire in sogno la sua mamma che gli dice che, fra tutti i bambini del mondo, lui è il più bello e il più bravo, lo chiama piccio paccio puccio e gli dà tanti tanti bacini. 3 – Fargli credere che è diventato Presidente della Repubblica per acclamazione popolare. 4 – Rinchiuderlo in un piccolo Quirinale Due, costruito a sue spese e identico al Quirinale vero, ma in scala uno a dieci, dove vivrà felice fino alla fine dei suoi giorni.

LE AMAZZONI
Affidare definitivamente Berlusconi al gruppo detto “delle amazzoni”: Santanché, Mussolini, Biancofiore, Brambilla. È una soluzione inumana, ma definitiva, come spiega l’etologo Patrick Walligan nel celebre saggio “L’impatto sociale del fanatismo femminile”. Secondo l’autorevole studioso «spesso lo sbocco naturale del culto del Maschio Alfa è il cannibalismo rituale. Al termine di una lunga cerimonia orgiastica, che nel gergo tribale viene definita “cena elegante”, il branco delle donne, discinte e urlanti, farebbe a pezzi Berlusconi e lo divorerebbe per assumerne la forza». In una nota diffusa in serata, il
segretario del Pdl Alfano ha definito il cannibalismo rituale «estraneo alle tradizioni dei moderati».

IL RAPIMENTO
Rapire Berlusconi e tenerlo in ostaggio qualche anno, giusto il tempo necessario perché gli italiani lo dimentichino e, soprattutto, lui si dimentichi di noi. I servizi segreti avrebbero già stanziato un’enorme somma per finanziare il rapimento di Berlusconi e il suo successivo mantenimento a Sant’Elena o all’Elba. Ma in una nota riservata dei servizi italiani si legge che «è molto difficile riuscire a formare il
commando di non udenti che, dopo avere rapito Berlusconi, può sopravvivere alle spaventose cazzate che il sequestrato comincerebbe a dire già pochi istanti dopo il sequestro».

TRIBUNALE DELL’AJA
Il Tribunale dell’Aja sta analizzando l’esposto di un gruppo di cittadini italiani, molto spaventati, che chiedono di aprire un fascicolo nei riguardi di “un uomo dal volto sfigurato e dall’eloquio farneticante,
definito dalla giustizia del suo Paese delinquente abituale, che sostiene di essere il capo dei moderati”. Il Tribunale non ha ritenuto credibile questo racconto e ha archiviato il caso Berlusconi tra le leggende della fantazoologia, tra lo Yeti e Bigfoot.