Non abbiamo bisogno di nucleare e rigassificatori semplicemente perchè il 40% dei nostri consumi energetici sono sprechi; non abbiamo bisogno di inceneritori perchè il 40% dei nostri rifiuti sono imballaggi che possono essere eliminati o riutilizzati e la raccolta differenziata è quasi inesistente in tutto il centro sud Italia; non abbiamo bisogno di nuovi quartieri, neanche ecologici, perchè le nostre città stanno già scoppiando.
Solo su una cosa siamo d’accordo: serve un ambientalismo del fare. Serve fare impianti di piccola taglia che producono energia da fonti rinnovabili: in Gran Bretagna hanno calcolato che con un sistema distribuito di produzione energetica si può fare a meno di 5 centrali nucleari. Servono semafori e illuminazione pubblica a LED che risparmiano il 60% di energia. Serve coibentare le case esistenti senza costruirne di nuove, per consumare e pagare 10 volte di meno per il riscaldamento e il raffrescamento. Serve introdurre il vuoto a rendere sugli imballaggi e il compostaggio obbligatorio per gli scarti organici. Serve portare la raccolta differenziata al 70% non solo in Veneto e in Lombardia, ma in tutta Italia. Servono centinaia di impianti di compostaggio, di piattaforme per il riciclaggio e di impianti per trattare i rifiuti residui a freddo ottenendo sabbie sintetiche per l’edilizia, come si fa a Treviso.
Ci sono centinaia di cose concrete da fare subito, ma nessuna di quelle sognate dal Ministro nel suo “paese delle meraviglie”.