lunedì 11 agosto 2008

esuberi alitalia: chi racconta storie?

Berlusconi ha annunciato che con la fantomatica cordata italiana (che ha però bisogno di un partner straniero) gli esuberi saranno 7000, meno di quanto previsto quando si ipotizzava al fusione con Air france.
da: "....Per risollevare le sorti di Alitalia il governo italiano sta trattando «con una grande compagnia straniera». Lo ha annunciato al Tg1 il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, specificando che l'esecutivo da lui guidato farà «una alleanza che si porrà sul piano internazionale. Esattamente l'ipotesi opposta della svendita ad Air France che voleva fare il precedente governo - ha sottolineando il premier - e che comportava tra l'altro 7 mila esuberi. Esuberi ce ne sono di sicuro, cercheremo di ridurli al minimo."...
http://www.corriere.it/politica/08_agosto_07/berlusconi_alitalia_997ac41c-64ae-11dd-8c8a-00144f02aabc.shtml


Peccato che il 10 gennaio fosse stato pubblicato un articolo dove gli esuberi erano 2200.......
Comunque, è interessante andare a fare una ricerca nell'archivio di Repubblica: si scoprono un sacco di vecchi articoli sugli esuberi Alitalia e i vari tentativi di salvataggio....sarebbe comico se non fosse tragico...
vedi ad esempio: http://ricerca.repubblica.it/repubblica?query=esuberi%20alitalia&view=archivio


greg
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Nuova flotta e 1700 esuberi ecco Alitalia targata Air France
Repubblica — 10 gennaio 2008 pagina 44 sezione: ECONOMIA

ROMA - Arriva trafelato, col suo gessato blu, seguito dallo staff italo-francese che gli è rimasto incollato in ogni spostamento. La no-stop romana di Jean-Cyril Spinetta sta per chiudersi («Ho l' aereo tra poche ore, un aereo Alitalia», si affretta a dire). Ha con se quel piano di 100 pagine che prevede genericamente l' addio a Malpensa e la scelta di Fiumicino come hub. Nel progetto, conferma, «ci sono al massimo 1700 esuberi», in Alitalia Fly. E da sabato prossimo, quando verrà siglato l' accordo per la trattativa in esclusiva, ci saranno 8 settimane per arrivare all' offerta vincolante e alla fusione. Spinetta, nel corso del primo incontro in terra italiana con la stampa, tenuto ieri in un affollatissimo hotel del centro di Roma, parla del suo progetto, senza però mostrare troppo del piano che i sindacati confederali temono sia non facile da gestire. Dalle indiscrezioni di giornata cominciano a filtrare dei numeri: in quelle 100 cartelle ci sarebbero almeno 500 tagli in più oltre i 1.700 confermati dal presidente. Si salirebbe infatti a quota 2200 esuberi considerando anche il personale di terra. «Niente di drammatico» sottolineano le fonti interpellate da Repubblica. Quanto alla flotta, a terra resterebbero tra i 22 e i 25 aerei: alcuni perché poco capienti, altri (i Boeing 767) perché non più in linea con quanto ha in mente il management francese che punta su una flotta omogenea, con «i più moderni 777-200» tagliati su misura sulla nascente compagnia italo-franco-olandese. Un vettore di primissimo livello, nelle intenzioni del navigato manager che ha portato in cima alle classifiche Air France: «Non vogliamo solo rilevare Alitalia ma costituire un campione europeo che sia competitivo» assicura Spinetta. Un progetto ambizioso che non dimentica, però, i rischi. Az Servizi, ad esempio è uno di quei temi scivolosi sui quali si può innestare la reazione molto dura di Cgil e Cisl. Nell' incontro avuto al mattino al ministero dell' Economia, Spinetta avrebbe rassicurato Tommaso Padoa-Schioppa sia sul tema della forza lavoro sia su Malpensa. Az Service, invece, viene considerato «un asset importante per il futuro vettore, ma - dice Spinetta - non dobbiamo perdere di vista le cause alla base dei problemi che affliggono Alitalia. È un nodo, questo, che affronteremo in modo equo, senza strappi». Dietro l' ufficialità di queste parole Air France avrebbe l' intenzione di tenere nel perimetro del gruppo la manutenzione "leggera" lasciando al suo destino la manutenzione "pesante" che comunque dovrebbe cadere tra le solide braccia di Finmeccanica. In proposito, dopo l' incontro con il manager francese la leader dell' Ugl, Renata Polverini, ha spiegato che in caso di mantenimento di Az Service nel perimetro Alitalia, la quota del Tesoro nella nuova holding sarebbe del 5%. Allo stesso modo per lo scalo milanese ci sarebbe qualche spiraglio: alcune rotte, ha confermato lo stesso manager francese, potrebbero restare a Malpensa: «Noi - ha confermato - non abbiamo intenzione di abbandonare Milano: nel lungo raggio manterremo varie destinazioni e saremo attenti a ricreare tutti quei collegamenti che si riveleranno necessari». Quindi, ci sono diverse tratte di lungo raggio salvate dai tagli: sette o otto contro le tre previste da aprile. Insomma, il numero uno della più grande compagnia al mondo, dicono fonti vicine all' esecutivo «ha capito di aver vinto, ma non vuole certo stravincere». Il nuovo titolo del super-gruppo, con l' offerta pubblica di scambio al 100% di adesioni, sarà quotato anche a Milano, oltre ad Amsterdam e Parigi. - LUCIO CILLIS