mercoledì 28 settembre 2011

come concretizzare il programma della P2

 Leggendolo, si capisce che il governo attuale è proprio il governo del fare (cioè attuare) questo programma, e magari anche più in là.

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mostre foto naturalistiche a Brescia e Sarezzo

come ogni anno, al museo di scienze naturali di via Ozanam a Brescia le bellissime foto dei vincitori del premio "Wildlife photographer of the year", aperto fino al 31 ottobre.
La vincitrice è del fotografo ungherese Bence Màté, con "a marvel of ants" (una meraviglia di formiche) scattata in Costarica alle formiche mangiafoglie. Uno spettacolo da vedersi dal vivo, io me lo sono gustato al Parco Manuel Antonio in Costarica, veramente incredibile.
AVVERTENZA IMPORTANTE PER I VISITATORI DELLA MOSTRA: SPALMARSI DI AUTAN BRACCIA E FACCIA, perchè come l'anno scorso la prima sala è infestata da zanzare MOLTO MOLTO incazzate.
Le foto sono bellissime, ci sono anche tutti i dettagli tecnici, che invidia certe foto fatte da ragazzini di 10 anni.....
la mostra è visitabile dal lunedi al venerdi 9.00 - 19.00
sabato e domenica 14.30-17.30


Sarezzo: La terza edizione della mostra collettiva di Fotografia Naturalistica dell' associazione fotografica NaturaLife!

Dopo il grande successo degli anni precedenti e i tantissimi riscontri positivi,  nella splendida cornice di Palazzo Avogadro di Ponte Zanano di Sarezzo (BS) saranno esposte la bellezza di 62 stampe Fine Art di 50x70 cm!!

L'inaugurazione, come da tradizione accompagnata da un ricco buffet, è programmata per Venerdi 7 Ottobre alle ore 20.30.

La mostra sarà visitabile nei giorni di Sabato 8 Ottobre dalle ore 15 alle ore 19 e Domenica 9 Ottobre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.


La valigia di sopravvivenza

 Michele Serra, Repubblica, 23 settembre 2011

Ieri ben tre amici (autorevoli) mi hanno detto: sento che siamo sull'orlo della catastrofe. Italiana e mondiale. Non essendo scaramantico, non avevo scongiuri da fare. A meno che sia, a suo modo, uno scongiuro il piccolo gioco mentale che da qualche mese, e forse da qualche anno, si innesca ogni volta che qualcuno mi dice: arriva la catastrofe. Il gioco è questo. La catastrofe è arrivata.
Devo decidere a cosa rinunciare,che cosa tenere.Casa,vestiti, mezzi di locomozione, consumi culturali, elettronica, vacanze, viaggi, oggetti, abitudini. Un inventario ingombrante, che già a pensarlo suggerirebbe di alleggerirsi.

Studio seek

Bellissimo il lavoro di queste due fotografe, Sarah Cooper e Nina Gorfer, http://studioseek.se/seek.asp
C'era un servizio sull'ultimo numero de "la repubblica delle donne" dedicato ald un reportage in kirghizistan

martedì 27 settembre 2011

land grabbing un altro nome purtroppo da imparare...


drammatica la correlazione tra affari, cambiamenti climatici, povertà e sovrapopolazione!

IL RAPPORTO: Fenomeno Land Grabbing, scandalo risorse scippate. (di ANTONIO CIANCIULLO)

Gli Stati e le multinazionali fanno incetta di pianure fertili, fonti, pascoli, boschi. Li sottraggono ai paesi troppo poveri. La terra
resta lì, ma i suoi frutti vanno altrove, nei forzieri dei paesi che hanno fatto cassa con l'inquinamento PIANURE fertili, fonti,
pascoli, boschi: sono questi i beni di cui gli Stati e le multinazionali cominciano a fare incetta nell'era della scarsità di risorse.

sono tornate le api

Carlo Petrini: "Sono tornate le api. Ora lasciamole in pace"

 
(La Repubblica, 26 settembre 2011)
carlo petrini, presidente slow foodLe api in Italia sono tornate. Vi ricordate che anni fa regolarmente se ne denunciavano morie impressionanti? Bene, da quasi tre anni il Ministero dell’Agricoltura ha sospeso l’utilizzo dei pesticidi che secondo gli apicoltori erano i principali responsabili dell’uccisione delle api e oggi finalmente: «Vien da dire che un altro mondo è possibile - dichiara Francesco Panella, il Presidente di Unaapi, l’associazione nazionale apicoltori – non soltanto la produzione di miele ha avuto un incremento per ogni annata, ma le api non sono mai state così bene, belle e floride, capaci di lavorare meglio e di più. Non si registrano più morie». E, secondo il rapporto dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria di quest’anno, la produzione di miele nel 2010 è aumentata del 26,3% rispetto al 2009. Niente di tutto ciò è avvenuto in Francia, per esempio, dove i pesticidi incriminati sono ancora consentiti.
 

tante domande a berlusconi (anche dalla lega...)

 in un numero della "Padania" dell'8 luglio 1998, rimosso (chissà perchè....) dal sito della Padania (era a: http://www.lapadania.com/1998/luglio/08/080798p04a1.htm) ma che si può trovare qui:

http://www.beppegrillo.it/documenti/lapadania_10domande.pdf  
si facevano una decina di domande ancora d'attualità....

di seguito la trascrizione. 


domenica 25 settembre 2011

il paradosso americano: obama vuole meno armi. ma se ne vendono dl piu'


il timore dl leggi piu restrittive, dopo l'elezione del 2008, ha spinto i cittadini a riarmarsi, e le azioni di un produttore come sturm ruger sono salite in tre anni del 400 per cento
di alessandro carlini (venerdi di repubblica 23 settembre 2011


Doveva essere il presidente che metteva un freno alla vendita di armi negli stati uniti. invece, dati alla mano, barack obama sarà ricordato come i'inquilino della casa bianca che ha favorito, suo malgrado, un boom della diffusione di pistole e fucili. la national rifle association, potentissima lobby del settore, ha duramente criticato obama sin dalia sua elezione nel 2008, agitando io spauracchio di leggi sempre più restrittive sul porto d'armi, in violazione del diritto di autodifesa sancito dal secondo emendamento della costituzione.

Corsi CGIL per industriali

IMPARERANNO COME  SI CONTESTA IL GOVERNO

.  «No,  Emma,  i  capelli  così  non  vanno»:
come un’esperta hairstylist, Susanna Camusso applica un gatto arrabbiato sulla chioma piastrata della
presidente di Confindustria, bagna il tutto con un
secchio d’acqua ed ecco in pochi secondi un perfetto look da pasionaria da corteo. L’impeccabile tailleur giace su una sedia, sostituito da magliazza del
Lidl e sciarpone da precaria.
Nella stanza accanto decine di imprenditori, seduti
a  gambe  incrociate,  stanno  imparando  a  usare  un
megafono con l’aiuto di Maurizio Landini. E altrettanti  industriali  sono  in  fila  fuori  dalla  porta  della
sede della Cgil milanese, dove da ieri si tiene “L’appalto  al  cielo”.  Corso  di  Protesta  e  Contestazione
Antigovernativa per Padroni.

giovedì 22 settembre 2011

la telefonata di Berlu a ballarò

Decalogo del Berlusconiano Medio

dal blog di Andrea Scanzi 20 settembre 2011 
 
Da mesi, anzi anni, si sente parlare di premier-Draghi, Orge & Olgettine, minorenni, statue di Priapo, crocifissi rotanti, ritmi colossali e mignottocrazia. Eppure Silvio Berlusconi, che di questo Regno Priapico è il gran (oddio: piccolo) demiurgo, non perde voti. O meglio, ne perde, ma non quanto si crederebbe – o spererebbe – dall’altra parte.

Perché ciò accade? Il primo motivo è che gli elettori berlusconiani non leggono né gli editoriali della De Gregorio, né le riflessioni di Galimberti. Il secondo è che gli elettori berlusconiani credono perfino a Massimo Corsaro (ieri all’Infedele l’ho visto grintoso: “Luxuria fa la pipì come me, ma ha il vezzo di volerla fare nel bagno delle donne“. Daje). Il terzo è che gli elettori berlusconiani sono dei Berlusconi frustrati. Se criticassero Lui, criticherebbero le loro aspirazioni più recondite e desiderate.

Chi si scandalizza di fronte all’intervista di Terry De Nicolò, dimostra di non avere capito nulla del suo paese (passato e presente), avendo l’astratta convinzione che tutti gli italiani siano cresciuti con i film di Nanni Moretti e i libri di Stefano Benni. La realtà è appena diversa.

Esiste un facile Decalogo del Berlusconiano Medio, che dimostra come questo scandalo non incida – se non minimamente – sulle convinzioni di chi lo vota. Eccolo.

mercoledì 21 settembre 2011

Lo strano silenzio della Chiesa

di BARBARA SPINELLI

IL SOSTEGNO che i vertici della Chiesa continuano a dare a Berlusconi è non solo uno scandalo, ma sta sfiorando l'incomprensibile. Che altro deve fare il capo di governo, perché i custodi del cattolicesimo dicano la nuda parola: "Ora basta"? Qualcosa succede nel loro animo quando leggono le telefonate di un Premier che traffica favori, nomine, affari, con canaglie e strozzini? Non sono sufficienti le accuse di aver prostituito minorenni, di svilire la carica dimenticando la disciplina e l'onore cui la Costituzione obbliga gli uomini di Stato? Non basta il plauso a Dell'Utri, quando questi chiamò eroe un mafioso, Vittorio Mangano? Cosa occorre ancora alla Chiesa, perché si erga e proclami che questa persona, proprio perché imperterrita si millanta cristiana, è pietra di scandalo e arreca danno immenso ai fedeli, e allo Stato democratico unitario che tanti laici cattolici hanno contribuito a costruire?

Cavaliere, risponda...

lunedì 19 settembre 2011

Perché serve una eco-scienza

Perché serve una eco-scienza
di Zygmunt Bauman

Il concetto di "Natura" è entrato nel nostro vocabolario con un'aura di santità: indicava la Creazione divina e, come tutto ciò che è divino, evocava l'esperienza del «numinoso», ossia quel peculiare intreccio di terrore, paura e adorazione che, come nella celebre proposta di Rudolf Otto, costituì l'avvio dell'idea di Dio e tutt'ora ne rimane la vera essenza. Per questa ragione la "Natura" significava anche un qualcosa che torreggia al di sopra della comprensione e del potere d'agire degli uomini, e con cui pertanto essi non potevano trafficare: la Natura, proprio come il Dio che l'aveva concepita e fatta venire all'essere, doveva essere riverita e adorata. La semplice idea di interferire o di immischiarsi con la Natura era ritenuta al contempo inane, implausibile e sacrilega. In verità, come ha mostrato il grande filosofo russo Mikhail Bakhtin, le elevate catene montuose e gli sconfinati mari hanno indotto fin da tempi immemorabili un «timore cosmico» che nella prospettiva di Bakhtin costituiva l'origine di ogni fede religiosa.

venerdì 16 settembre 2011

un giorno in un paese di merda morì il re

di Marco Travaglio, da "Il fatto quotidiano" venerdi 16 settembre

Un giorno, in un paese di merda lontano lontano,
morì il re. Ma non si poteva dire. La sua corte di
servi, mignotte, papponi, ladri, stallieri,
menestrelli, nani, avvocati, scribi e farisei,
dipendeva in tutto e per tutto da lui e non era affatto
certa che il successore continuasse a mantenerla. Così, a
palazzo, si misero d’accordo per non far uscire la notizia.
Il medico legale, chiamato a constatare il decesso del
sovrano, fu murato vivo in un sottoscala col suo referto.
La notizia trapelò presso qualche gazzetta del regno, ma
gli editori erano tutti finanziati dal re o dalla corte e
dunque fu agevole bloccare i necrologi. Le televisioni,
poi, erano tutte nelle sue mani (a parte una, controllata
da un’opposizione sfigata e inetta) e cantavano le sue lodi
a reti unificate. Un notiziario era diretto da un vecchio
biscazziere divenuto mezzano in tarda età. Un altro, il più
visto, aveva alla guida una cantatrice calva che parlava
con la zeppola, nota più per le note spese che per le note
politiche, e appestava il regno con “editor iali” ch e
superavano in cortigianeria quelli del
biscazziere-mezzano.

giovedì 15 settembre 2011

l'orso sui monti bresciani

il  ritorno dell’ orso sui   monti   bresciani
Chi è, dove sta, cosa fa

venerdì 23 settembre 2011, ore 21.00
museo Civico di  scienze  naturali - via  ozanam 4, brescia
introducono:
Paolo  Nastasio
Ersaf
Stefano Srmiraglio
Conservatore museo Civico di scienze  naturali
intervengono:
  Elena Tironi
  direzione Generale  sistemi  verdi e Paesaggio
  di  regione  lombardia
  Carlo Frapporti
  WWF  italia

Molto interessante, ho già visto questa conferenza un paio di settimane fa a Tignale, dove è riapparso l'orso.

i 40 anni di Greenpeace

Che avventura...c'è da dire che le "imprese" documentate nelle foto e nei video sono solo una parte di un grosso lavoro svolto dai volontari, che si danno da fare per tavolini, rapporti con la stampa, azioni dimostrative. Il tutto a loro carico, anche i rischi giudiziari....Una attività spesso difficle, come difficile è creare, gestire, fare vivere un gruppo di appoggio locale che, a differenza di altre associazioni, NON riceve una lira (o euro) dall'organizzazione nazionale. E comunque, a Brescia, è stata una bella avventura durata quasi una ventina d'anni. Il tutto crollò l'11 settembre 2001: mi avevano prospettato di andare, unico italiano,  a New York per l'anniversario dell'associazione, c'era da fare una azione contro il governo Bush e poi una settimana di open ship, cioè fare visitare ai cittadini la nave a vela di Greenpeace. Fortunatamente NON ci sono andato, però comuque stavamo organizzando a Brescia una festa di compleanno al Parco Gallo. Con l'attentato, ovviamente la festa non si fece, e con le torri crollò anche il morale del gruppo di Appoggio di Brescia che non si riprese mai più.


http://www.repubblica.it/ambiente/2011/09/14/foto/quarant_anni_di_greenpeace-21663308/1/

Così Pechino spegne Internet

È il web il grande nemico della Cina, il solo a spaventare i leader del partito comunista. È scoppiata la più costosa guerra invisibile del secolo. Ma il prezzo di una società disconnessa è insostenibile anche per la seconda potenza del mondo. Il Paese è scosso da una pericolosa contraddizione: vanta il record di oltre 450 milioni di cybernauti, ma anche il primato delle barriere. La tentazione di isolare virtualmente la nazione dalla comunità globale risale a tredici anni fa. La sfida è cancellare la sete collettiva di verità presentandola come cedimento individuale alla menzogna


Pechino. La Cina oggi controlla il pianeta degli uomini e dei soldi. Ciò che gli sfugge è il mondo delle idee, l´unico essenziale per la stabilità di qualsiasi potere autoritario. Internet, più del dissenso ufficiale, è il grande nemico di Pechino, probabilmente l´ultimo, il solo a spaventare ormai i leader del partito comunista. La tentazione di spegnere la Rete, isolando virtualmente la nazione dalla comunità globale, risale a tredici anni fa: niente web niente tentazioni di libertà, hanno concluso i censori cinesi, ed è scoppiata la più costosa guerra invisibile del secolo.

domenica 11 settembre 2011

altri 11 settembre da ricordare...

Mi piacerebbe che l’11 settembre venisse istituito in Italia, e
per sempre, come Giorno della Memoria per commemorare
i morti della funivia del Cermis, i cui fili sono stati tranciati da
un aereo militare americano i cui piloti (ovviamente mai processati) si stavano divertendo a
volare un po’ troppo basso, e per ricordare anche l’ufficiale
Calipari, ucciso a sangue freddo e in circostanze fumose che nessuno ha mai avuto voglia di
chiarire, dal soldato americano Lozano (ovviamente mai pro-cessato)

Manfredi Quatraro (lettera a il fatto quotidiniano 11 set 2011)