Riporto la lettera a "repubblica" di Guglielmo Gargara Firenze pubblicata il 3 gennaio 2008.
Concordo con lui: sono convinto che uno dei più grandi problemi che potremo trovarci ad affrontare sarà il pericolo di vecchie (e nuove malattie) derivanti dalla mobilità derivante da migrazioni e turismo e dai cambiamenti climatici.
greg
---
"Ho letto su «Repubblica» che nella Regione Veneto in via sperimentale le vaccinazioni obbligatorie vengono abolite, in nome delle libera scelta dei genitori.
La libertà di non vaccinare in «tutti i casi» il proprio figlio può essere in alcuni casi una limitazione della libertà degli altri.
Ho insegnato «Microbiologia» alla facoltà di medicina di Firenze dal 1950 al 1998. Ho sempre avuto nelle mie lezioni e nei miei scritti un occhio di riguardo per la epidemiologia delle malattie infettive. Ebbene, la vaccinazione per le malattie a contagio interumano serve per proteggere non solo il singolo individuo, ma soprattutto per bloccare la diffusione dell'agente infettivo e quindi proteggere la comunità, pertanto deve essere obbligatoria ed a cura dello Stato, mentre quella per malattie a contagio non interumano protegge il singolo individuo e deve essere lasciata alla libera scelta.
Prendo due esempi: la vaccinazione anti-poliomielite protegge la comunità ed ha portato alla scomparsa, o quasi, della malattia, proprio perché obbligatoria, mentre la vaccinazione contro il tetano, che non è a trasmissione interumana, protegge i singoli individui e non blocca l'infezione, pertanto può essere lasciata a libera scelta."