venerdì 3 gennaio 2014

Angelo Branduardi - Scarborough Fair



Angelo Branduardi sta facendo un tour in Germania, poi in Francia e infine in Italia, presentando il suo nuovo disco "Il rovo e la rosa".
Seguo Branduardi dal suo primo disco, e vari suoi lavori sono veramente molto belli, in particolare il periodo che va da "la Luna" al triplo dal vivo "In Concerto", un bellissimo spettacolo, mi ricordo ancora in Piazza a Cremona con lui sul palco c'era perfino il Banco del Mutuo Soccorso e un gruppo di suonatori di Launeddas.
Però......a parte il fatto che poi nel tempo a mio parere l'ispirazione si è persa, e soprattutto la voce è diventata noiosa, una critica ho da fargli: lui saccheggia abilmente nel patrimonio musicale inglese e scozzese, ma dal punto di vista culturale (ovvero almeno spiegare un pò da dove trae le fonti)....zero. Nel suo ultimo cd, infatti, i testi risultano di Luisa Zappa Branduardi, le musiche risultano di Angelo Branduardi "liberamente ispirate alle "ballads" del periodo elisabettiano".
Beh, i testi sono libere traduzioni delle ballate inglesi e scozzesi, e le musiche sono rielaborazioni (e neppure con troppa fantasia) appunto delle antiche ballate. I diritti d'autore se ne vanno tutti in tasca alla coppia Branduardi e signora, con l'eccezione del "Geordie" nella versione di De André, anch'essa una antica ballata letteralmente tradotta dal Faber. Magari tra un pò qualcuno penserà che i pezzi siano farina del loro sacco e non antiche ballate (come succede spesso appunto con Geordie, che molti pensano sia stata composta da De André)?
Magari i concerti saranno bellissimi - non so quanti e quali musicisti saranno sul palco- comunque a me il disco sembra molto lagnoso, lento.....unica eccezione il bel lavoro di arrangiamento di Francesca Torelli all'arciliuto nella "suite per arciliuto e voce" che comprende i famosissimi Geordie, Scarbourough Fair e Greensleeves...