giovedì 10 aprile 2008

viabilità a Brescia

(lettera inviata al Direttore del Giornale di Brescia ma MAI PUBBLICATA))
Tra i temi della campagna elettorale, emerge quello della viabilità. Ritengo che forse il principale problema della giunta uscente sia stato il trovarsi a voler realizzare contemporaneamente un po’ troppe cose: Lam, metropolitana, messa in sicurezza degli incroci sostituiti dalle rotonde, piste ciclabili, la viabilità della “Freccia Rossa” e del comparto Milano, alle quali si sono sommati e ancora si sommano i lavori programmati dalla Provincia in territorio comunale di ampliamento della tangenziale. Sono imprese che avrebbero messo in crisi qualsiasi città anche se affrontati uno per volta, figuriamoci tutti insieme.
La stretta interdipendenza di questi fattori è dimostrata dal fatto che gli ingorghi non sono costanti: dipendono dall’evoluzione dei cantieri (vedi ad esempio al mattino ore 8.00, tratto via Maggia /incrocio della Volta: talvolta file interminabili, altre tutto va via liscio).
E ovviamente c’è chi, in questa campagna elettorale, se eletto vorrebbe ribaltare tutto: riaprire il centro cittadino al traffico, in nome della presunta italica libertà di fare ognuno quello che gli pare, rimuovere piste ciclabili e le corsie LAM per gli autobus. Come si dice a Brescia, fare e disfare è tutto lavorare….Ho più di cinquant’anni e ben mi ricordo il traffico allucinante che c’era in Corso Martiri e in Via Pace, il parcheggio in Piazza Loggia, l’orribile situazione in Corso Garibaldi intasata dalle auto. E il favoleggiato traffico ad “onda verde” di Via XX Settembre andava a chiudersi ad imbuto, ieri come oggi, quando si trattava di congiungersi con Via Diaz.
Per quanto riguarda le ZTL, forse sarebbe opportuno ricordare che esistono da tempo, solo che…era difficile farle rispettare: il polverone è nato quando è stato introdotto un metodo (un po’ complicato, per la verità) di controllo degli accessi automatizzato e sono cominciate le multe senza guardare in faccia nessuno.
E’ curioso inoltre notare che proprio sul sito web del candidato sindaco più avverso alla loro esistenza compare un sondaggio nel quale su 289 votanti è in testa con il 29,8% chi le ritiene “importanti per la tutela del nostro centro”, seguito dal 19% che pensa siano “una giusta scelta ambientale”, e solo il 14,5% le ritiene “una penalizzazione per i commercianti “ (dati alle 21.23 del 9 aprile 2008).
Forse, più che seguire slogan dallo scarso respiro e la cui realizzazione costerebbe ancora soldi ai cittadini sarebbe opportuno che il nuovo Consiglio Comunale prevedesse, terminati tutti i lavori, di potenziare veramente la rete dei trasporti pubblici (la metropolitana coprirà solo una piccola parte della città) in modo che i bresciani siano veramente invogliati a lasciare a casa l’auto. Progetti realizzati ci sono , in tutta Europa: basta cercare in internet “mobilità sostenibile”, e non c’è neppure bisogno di scomodare costosi consulenti….
Giorgio Gregori - Brescia